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ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE PANCARO: "Domani all'Unipol Domus vedo una partita senza una favorita: sarà un confronto tutto da vivere. Il segreto del Cagliari è stato quello di non mettere mai in discussione Ranieri, neanche nei momenti più difficili"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 18 aprile 2024, 16:43Primo piano
di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net

ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE PANCARO: "Domani all'Unipol Domus vedo una partita senza una favorita: sarà un confronto tutto da vivere. Il segreto del Cagliari è stato quello di non mettere mai in discussione Ranieri, neanche nei momenti più difficili"

Cinque stagioni vissute in Sardegna ad arare la fascia destra. A difendere e a spingere, a contrastare e a crossare. Giuseppe “Pippo” Pancaro, lanciato dall’esperienza cagliaritana verso una carriera luminosa e decorata, conserva ancora un posto speciale nel suo cuore per la compagine rossoblù. E applaude Claudio Ranieri e i suoi ragazzi, artefici di un girone di ritorno di spessore ben diverso rispetto a quello di andata.

Giuseppe, adesso è davvero un altro Cagliari. Riesce a far punti anche conto le big, impresa che pareva utopistica soltanto un paio di mesi fa.

“La squadra ha svoltato. È stata molto brava anche la società a non mettere mai in discussione Ranieri nei momenti più complicati della stagione: a mio avviso è proprio dalla fiducia incondizionata dimostrata al tecnico che parte la rincorsa virtuosa che sta portando i sardi a ottenere meritatamente i risultati che stanno conseguendo nell’ultimo periodo. E che, mi auguro, alla fine li condurrà alla salvezza. Ranieri, del resto, nella sua lunga carriera ha dimostrato di saper gestire qualsiasi tipo di situazione.”

Ora il Cagliari, rispetto al girone d’andata, pratica un calcio più aggressivo e propositivo: in certi momenti riesce anche a fare pressing alto, e spesso si schiera con un trequartista dietro alle due punte o con due seconde punte dietro a un centravanti. La morale è che, anche nelle zone basse della classifica, alla fine il coraggio e l’intraprendenza premiano, a discapito dell’attendismo e del difensivismo a oltranza?

“La tendenza sembrerebbe essere questa. Non subire passivamente e cercare di proporre calcio porta a ottenere dei risultati migliori. Poi dipende anche dal tipo di giocatori che si ha in rosa, ma personalmente sono sempre più convinto del fatto che si debba essere artefici del proprio destino. E questa, chiamiamola così, ‘seconda versione’ stagionale del Cagliari, più aggressiva e coraggiosa, mi piace molto.”

Domani all’Unipol Domus arriva una Juventus in apparente flessione, ma sempre pericolosissima. A che tipi di rischi andrà incontro il Cagliari e che gara dovrà impostare la formazione rossoblù per strappare almeno un punto?

“Sarà una partita molto importante per entrambe le squadre, che devono ancora raggiungere i rispettivi obiettivi. La Juve sembra non attraversare un periodo brillante, ma poi ha sempre delle frecce molto acuminate al proprio arco: giocatori in grado di risolvere il match in qualsiasi momento. D’altro canto, il Cagliari come dicevamo sta vivendo forse il periodo migliore della sua stagione, e – così come è sempre stato anche in passato – oggi è molto difficile andare a giocare in casa dei rossoblù. Per queste ragioni quella di domani, a mio parere, sarà una sfida senza una favorita: un confronto tutto da vivere.”

Giuseppe, qual è il punto di forza principale di questo Cagliari e, se c’è, quale la “debolezza” su cui lavorare – in caso di mantenimento della categoria – nel mercato estivo?

“Sull’eventuale punto di debolezza credo ci sarà tutto il tempo di lavorare nel corso dell’estate: nel frattempo arrivare alla salvezza, visto come era iniziato il campionato, sarebbe già un risultato straordinario. Il punto di forza è la compattezza granitica che contraddistingue tutto il gruppo: dai giocatori alla società all’allenatore. Quando ci metti voglia e spirito di sacrificio anche la condizione fisica cresce esponenzialmente: non a caso oggi il Cagliari sembra atleticamente esplosivo.”

A ben vedere c’è qualche curiosa analogia tra questa rimonta salvezza che sta compiendo il Cagliari e quella che tentaste voi nel 1997, culminata nello sfortunato spareggio di Napoli: in entrambi i casi a un girone d’andata deficitario ha fatto da contraltare un girone di ritorno col vento in poppa, caratterizzato da una media punti quasi da qualificazione europea.

“Noi purtroppo pagammo a caro prezzo il grande sforzo compiuto per rimontare dai bassifondi proprio nelle ultimissime gare, alle quali arrivammo stanchi e provati. Per questo non riuscimmo a coronare una rincorsa che fu comunque eccezionale. La sensazione è che invece questo Cagliari possa riuscire nell’impresa, sull’onda lunga delle ultime prestazioni e degli ultimi risultati.”