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Giulini: "Salvezza? Abbiamo bisogno di tutti. Ora arriva il momento caldo in cui ci giochiamo tutto"TUTTO mercato WEB
giovedì 21 marzo 2024, 18:00Primo piano
di Maria Laura Scifo
per Tuttocagliari.net

Giulini: "Salvezza? Abbiamo bisogno di tutti. Ora arriva il momento caldo in cui ci giochiamo tutto"

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha parlato a margine dell'evento tenutosi a Monte Claro in occasione della giornata internazionale contro il razzismo. Queste le sue parole riprese da TMW: "In questi anni abbiamo fornito molteplici esempi, con varie modalità e iniziative, sul nostro ruolo prima di tutto sociale di fronte a tante piaghe che ci affliggono: una di queste è il razzismo e occorre essere sempre in prima linea nel cercare di educare, la giornata di oggi ci vede accanto alle istituzioni, agli studenti e gli insegnanti nel promuovere principi corretti e nel far capire che siamo tutti uguali. Non ci sono distinzioni alcune fra religioni, razze, colore della pelle. Tutte le etnie devono convivere e volersi bene all'interno di una società che ormai è totalmente multiculturale in ogni contesto. Ci fa enorme piacere essere parte attiva in questa giornata e sono questi gli eventi che servono per migliorare il mondo in cui viviamo”.

Il momento della squadra - “Per noi è importante lo spirito che questa squadra ha dimostrato anche a Monza, al di là del gol bellissimo segnato da Maldini. Questa è la strada che abbiamo intrapreso nelle ultime gare, che per un po’ avevamo abbandonato. Ora sarà complicatissimo, bisognerà lottare sempre, partite come quelle di Monza e Empoli devono essere di insegnamento per capire cosa dobbiamo fare per salvarci. A volte raccogli tre punti con poco merito, altre perdi quando magari meritavi un punto. Di sicuro l’atteggiamento dimostrato a Monza e Empoli - e non a caso faccio riferimento a queste due gare in trasferta perché è sotto questo aspetto che siamo mancati nel corso della stagione - ci porterà a racimolare quei punti che mancano per raggiungere l’obiettivo. Non sarà facile, speriamo di recuperare gli infortunati, e che tutti capiscano che ognuno deve mettere il proprio mattoncino: mi riferisco ai giocatori, allo staff, a tutto l’ambiente Cagliari. In questo senso, quanto accaduto a Monza, con la curva del Settore Ospiti e il resto dello stadio pieno dei nostri colori, con i tifosi che ci hanno supportato di continuo, è qualcosa di straordinario. Mi ha ricordato gli esodi di tanti anni fa nella storia del Cagliari, questa vicinanza ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo”.

Come dissi in conferenza stampa dopo Cagliari-Lazio, non è Claudio Ranieri oppure il singolo giocatore che ci salva, ma lo faremo tutti insieme e remando uniti verso il medesimo traguardo. Abbiamo bisogno di tutti a partire dai capitani come Pavoletti, Deiola, Nandez, ma anche Aresti e Mancosu che ci soffiano alle spalle da fuori, chi è arrivato l’anno scorso per riportarci in Serie A, i giovani col loro entusiasmo. Questa grande unione e i valori che si rafforzano giorno dopo giorno sono fondamentali per noi. Il mister ha portato grande unione da quando è tornato, anche a Selargius come in ogni occasione nella quale ci spostiamo raccogliamo il calore dei nostri tifosi. Tanti piccoli aspetti, che prima dell’arrivo di mister Ranieri era stato più difficile mettere in atto, contribuiscono alla causa e ci hanno unito ulteriormente. Come abbiamo compiuto il miracolo a Bari dovremo farlo anche quest’anno. Ora arriva il momento caldo in cui ci giochiamo tutto, dobbiamo vivere per quest’obiettivo. Non sappiamo quando e come arriverà ma faremo tutti di tutto per ciò accada”

Caso Acerbi - "Non ho visto esattamente quale sia stato il labiale, se ci sia stato un insulto o meno, e di quale entità. È difficile quindi giudicare non sapendo cos'è successo realmente. Quello che penso è che se ci fosse qualcosa di eclatante, chiaro, evidente, registrato - e quindi purtroppo arrivato a casa di tutti i bambini e di tutti gli adolescenti che invece vogliamo indirizzare verso tutt'altro - andrebbe punito e andrebbe fatto in maniera molto severa. Qualora, viceversa ci siano dei dubbi su ciò che può essere stato detto - ha precisato -, credo che tutti noi dovremmo capire che si tratta di normali dinamiche di campo come ne accadono tante. A volte in campo si eccede anche verbalmente, ma tutto termina con il fischio finale e con un abbraccio. Questa è la grande e fondamentale distinzione in questo caso e ogni volta che ci sono situazioni così delicate: senza certezze - ha ribadito Giulini - è sbagliato e controproducente strumentalizzare e continuare a parlarne".

Infine in chiusura il ricordo di Joe Barone: "In queste ore il mio pensiero e quello di tutto il Cagliari va a Joe Barone, alla sua famiglia, al presidente Commisso e alla Fiorentina. Abbiamo perso un dirigente illuminato, una persona dotata di grande carisma, lealtà e competenza. Col suo entusiasmo, ha portato al calcio italiano un importante impulso sotto tanti punti di vista, ci mancherà. Per questo oggi a Selargius abbiamo deciso di giocare con il lutto al braccio ricordandolo anche con il minuto di silenzio, era il minimo che potessimo fare".