ESCLUSIVA TC - SALVATORE ARONICA: "Il grande punto di forza del Cagliari è l'attacco. I sardi, soprattutto dal punto di vista psicologico, hanno tutte le carte in regola per rimanere in serie A. Vedo in affanno il Frosinone, che pure gioca bene"

Aveva una tempra e una “garra” fuori dal comune. Proprio la sua grinta, unitamente alla resistenza e al senso della posizione, controbilanciava una tecnica non troppo raffinata: Salvatore Aronica da Palermo, coriaceo difensore con alle spalle una lunga militanza soprattutto tra le fila di Crotone, Messina, Reggina e Napoli, in tutta la sua carriera ha messo a segno soltanto una rete. Ma dalla cintola in giù rappresentava una sicurezza, tanto da venire impiegato con regolarità da quasi tutti gli allenatori che l’hanno avuto a disposizione.

Salvatore, puntiamo il focus sulla lotta per evitare la retrocessione. A due mesi dalla fine del campionato quali formazioni le sembrano più e meno in forma tra quelle che puntano a mantenere la categoria?

“Adesso la battaglia entrerà nel vivo. Le ultime giornate dissiperanno tutti i dubbi e riveleranno chi è veramente attrezzato per rimanere in serie A. La Salernitana ormai è spacciata, ma tutte le altre se la giocheranno a viso aperto e alla pari. Vedo ben messo l’Empoli, che dall’arrivo di Davide Nicola pratica un ottimo calcio e ha anche dimostrato di poter cogliere risultati importanti. Anche il Lecce ha cambiato mister, quindi nei prossimi due mesi avrà sicuramente delle motivazioni e degli stimoli in più. Questo vale anche per il Sassuolo di Ballardini.

Vedo in affanno il Frosinone, che dopo un ottimo avvio di stagione adesso sta segnando il passo.”

Proprio riguardo il Frosinone, cosa crede che sia successo nell’arco del campionato alla compagine ciociara? Nel girone d’andata vinceva e divertiva, mentre ora fa fatica a trasformare la gran mole di gioco prodotta in risultati positivi. In più la retroguardia continua a fare acqua da tutte le parti…

“Loro hanno attaccanti giovani di grande valore. A mio avviso c’è stata un’involuzione proprio a livello di reparti: in fase difensiva i gialloblù subiscono davvero troppo, e di conseguenza ultimamente hanno smarrito quell’equilibrio e quello smalto che li avevano contraddistinti in avvio di campionato. Le squadre di Di Francesco praticano un calcio piacevole, aggressivo e avvolgente, ma probabilmente col passare dei mesi le avversarie hanno iniziato a prendere le contromisure e, al contempo, il rendimento dei ciociari è calato. Anche in fase offensiva, da un paio di mesi, stanno pagando qualcosa. A mio avviso però tecnicamente la rosa è buona, quindi il Frosinone competerà fino alla fine, e con valide credenziali, per ottenere la salvezza.”

Salvatore, parliamo del Cagliari di Claudio Ranieri. Come inquadra la formazione isolana? Quali sono i suoi pregi e i suoi difetti e, a suo parere, quante chance ha di restare in serie A?

“Il Cagliari ha enormi possibilità di centrare il suo obiettivo. In panchina siede un allenatore navigato ed esperto, ma il grande punto di forza degli isolani è l’attacco: davanti possono contare su elementi di qualità e di comprovata esperienza come Pavoletti, Petagna e Lapadula. In più gli acquisti di Jerry Mina e di Gaetano a gennaio hanno completato l’organico, aggiungendo solidità e fosforo. Credo che, soprattutto dal punto di vista psicologico, il Cagliari abbia tutte le carte in regola per confermare la categoria.”

Lunedì 1 aprile è in programma Cagliari-Verona: chi vincerà si tirerà significativamente fuori dai bassifondi della classifica. I tre punti per i rossoblù potrebbero valere oro, anche in considerazione del calendario particolarmente impegnativo che li attende nel mese di aprile.

“All’Unipol Domus il fattore campo può diventare decisivo. Lo stadio sarà gremito in occasione di uno scontro diretto che ha un’importanza doppia, perché oltre a guadagnare tre punti il Cagliari avrà l’occasione di sottrarli a una diretta concorrente. Sarà una tappa fondamentale, dopo la sconfitta di Monza, per ripartire e per affrontare le prossime giornate col vento in poppa.”