Lega Serie A, 5 centrocampisti da tenere d'occhio: c'è Gaetano

Il successo dell’Italia all’Europeo 2020 ha portato a galla il grande potenziale che il movimento giovanile italiano e la Serie A TIM possono sviluppare in ogni reparto. Il centrocampo di Mancini, parte del segreto di quella straordinaria affermazione, vantava campioni come Barella, Locatelli, Jorginho e Pessina che, dopo essersi affermati nei vivai delle nostre squadre, si erano conquistati la convocazione sui campi della A. Oggi, così come allora, una nuova generazione di prospetti cresciuti nelle giovanili dei nostri club si sta prendendo la scena sul palcoscenico principale del calcio italiano. Da sottolineare che quattro di loro sono cittadini del Bel Paese.

Andrea Cambiaso, a soli 17 anni, lascia il settore giovanile del Genoa per intraprendere un percorso di crescita nelle leghe minori. Il giovane ligure matura esperienze in Serie D e in Serie C con le maglie di Albissola, Savona e Alessandria, poi un breve passaggio all’Empoli con cui vince il campionato di Serie B prima del grande tuffo in A con i colori del Grifone, la squadra della sua città. Nella sua prima annata sotto i riflettori della massima serie, Andrea dimostra una spiccata vocazione all’attacco - con un contributo di 4 assist e 1 goal in 26 presenze - e una buona versatilità, provando di saper giocare sia da terzino che da centrocampista esterno indifferentemente su entrambe le fasce. L’anno successivo al Bologna, Thiago Motta lo sfrutta prevalentemente come terzino sinistro, e lui conclude la stagione con 32 presenze e 3 assist in campionato. Quest’anno il definitivo salto di qualità alla Juventus dove parte inizialmente a sinistra per poi sportarsi definitivamente a destra da novembre in poi. In bianconero realizza 2 goal e 3 assist in 26 gare in A, a cui bisogna aggiungere un goal e un assist nei 102’ disputati in Coppa Italia Frecciarossa. L’highlight della stagione di Cambiaso è il tap-in con cui al 96’ firma il successo bianconero sull’Hellas Verona. La fin qui l’ottima annata alla Juventus è valsa anche la prima convocazione in nazionale, con il CT Spalletti che lo ho valuto schierare in entrambe le amichevoli giocate dall’Italia negli USA dal 21 al 24 marzo.

Promessa delle giovanili del Napoli classe 2000, Gianluca Gaetano agli esordi della sua carriera trova poche occasioni per mettersi in mostra nella formazione di casa, raccogliendo solo qualche spezzone di gioco tra Serie A TIM, Coppa Italia e Champions League. Nel gennaio 2020 passa in prestito alla Cremonese in Serie B dove Bisoli lo utilizza come jolly offensivo schierandolo centrocampista, trequartista o ala a seconda dell’occorrenza. La prima esperienza in grigiorosso è positiva e si conclude con 3 goal e 2 assist in 15 presenze, numeri che convincono le due società a rinnovare il prestito del calciatore per un altro anno. La seconda stagione a Cremona va ancora meglio: Gaetano contribuisce con 7 reti, 5 assist e tanti lampi di classe alla promozione del club lombardo in A. Tornato alla base, il ragazzo di casa fatica a ritagliarsi un ruolo all’interno del dream team di Spalletti che vincerà lo Scudetto, realizzando una rete e un assist in 8 presenze. La musica non cambia neanche sotto le gestioni Garcia e Mazzari, allora a gennaio arriva la chiamata di Ranieri che intuisce, a ragione, l’impatto che il canterano azzurro potrà avere in Sardegna. Nelle 6 partite fin qui giocate con i rossoblù, Gianluca ha messo a referto 3 marcature, un goal ogni 2 match. Il primo, un tiro a giro col contagiri a superare Provedel, è una lettera di presentazione al popolo sardo. Il secondo arriva di testa contro l’Udinese, mentre il terzo con una conclusione secca a seguito di uno slalom in area della Salernitana.

Cresciuto nella scuola calcio del Pontedera, Samuele Ricci passa gli ultimi anni della maturità nella vicina Empoli, venendo integrato in prima squadra a soli 18 anni nella stagione 2019/20. Il centrocampista classe 2001 trova subito la fiducia della società, terminando la prima stagione in azzurro con 30 presenze. La seconda, quella della vittoria della Serie B con Dionisi in panchina, vede Samuele crescere nel ruolo di mezz’ala sinistra del centrocampo a 3, migliorando anche il suo apporto in zona goal con 2 reti e 4 assist. Dopo 12 partite con l’Empoli al debutto in massima serie, il Torino decide di regalare Ricci a Juric, che lo riadatta nel suo centrocampo a 4 nella posizione di mediano.  Il giovane toscano si conquista un posto di primo piano nel progetto tecnico dell’allenatore serbo grazie ad un carisma innato che in campo lo fa sembrare un veterano, e in 2 annate e mezzo coi granata Ricci colleziona 64 presenze in A impreziosite da 3 goal e 4 assist. In questa stagione, una sola marcatura ma di livello, con un bell’assolo palla al piede che marchia il 2-0 Toro sul Cagliari.

Da Camposampiero, in provincia di Padova, arriva Giovanni Fabbian, che viene notato dall’Inter ai tempi dell’under 15 col club biancoscudato, formazione con la quale vince il campionato nazionale. Passato nelle giovanili della società nerazzurra, il classe 2003 dimostra di possedere notevoli doti realizzative, diventando uno dei protagonisti del trionfo interista nel campionato Primavera 2021/22 con 8 marcature e 4 assistenze. Non ancora 20enne, disputa la prima stagione da professionista alla Reggina in Serie B senza che il suo contributo in zona goal risenta del passaggio di categoria: in 37 partite giocate in cadetteria con la maglia amaranto, Fabbian registra 8 reti e serve un assist. Neanche il grande salto in Serie A TIM scalfisce la propensione al goal del centrocampista veneto, che in 845’ in campionato col Bologna realizza 5 marcature e 2 assist. I goal fin qui sono tutti pesanti: si comincia con quello last minute di rapina che vale i tre punti contro il Cagliari e si chiude con la ribattuta vincente che manda in estasi gli emiliani contro l’Empoli al 94’. Valorizzato dal modulo di Thiago Motta che ne esalta la capacità d’inserimento, Fabbian è entrato stabilmente a fare parte dell’attuale Under-21, con cui è andato a segno contro la Lettonia nel weekend appena trascorso in un match di qualificazione agli europei.

L’appena 19enne Valentin Carboni è il nome più giovane della lista. Figlio d’arte dell’ex Catania Ezequiel, il classe 2005 nato a Buenos Aires approda insieme al fratello Franco nel vivaio dell’Inter, dove si mette subito in luce con la Primavera di Chivu nell’anno del titolo. Il talento argentino resta parcheggiato nel calcio giovanile per un’altra stagione, mentre Inzaghi gli concede i primi 5 spezzoni di gara in Serie A TIM.  La chiamata di Galliani in estate rappresenta la svolta perché Carboni a Monza trova i minuti e la fiducia necessari per spiegare le ali. Il primo goal da professionista giunge nel finale della sfida casalinga con la Juventus quando sigla l’illusorio pareggio biancorosso, ma il primo vero e proprio Carboni show arriva nella trasferta di Frosinone: Valentin impressiona il pubblico dello Stirpe con le sue giocate, trascinando i brianzoli alla vittoria con 1 goal e 2 assist e diventando uno dei primi quattro giocatori nati dal 2005 ad avere almeno due reti e due assist nei migliori cinque campionati europei. Il talento cristallino del trequartista portegno ha attirato anche l’attenzione della Selección argentina, intenzionata a non lasciarsi scappare un prospetto dal futuro roseo.

A riportarlo è il sito ufficiale della Lega Serie A.