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…con Massimiliano Mirabelli
Nicolò Zaniolo vola in Turchia. Al Galatasaray. “È una sconfitta per tutti. Zaniolo è un grande talento per la Nazionale Italiana. Con tutto il rispetto per il campionato turco non è certamente andato in un torneo top come poteva essere la Premier, la Liga o la Ligue 1. Non è un affare buono per nessuno. Sarebbe stato bello se le parti avessero ricucito. Ma soltanto chi è dentro le cose conosce i fatti”, dice a Tuttomercatoweb il direttore sportivo del Padova, Massimiliano Mirabelli.
Il Milan ci ha provato…
“Se fosse andato al Milan Zaniolo sarebbe approdato in un top club rimanendo nel campionato italiano. È un ragazzo giovane, sarebbe stato più opportuno se fosse andato al Milan. Adesso la domanda è: quanto resisterà nel campionato turco? E per il futuro chi lo vorrà dovrà pagare la clausola. Zaniolo ora dovrà fare bene”.
Direttore il suo ex Milan fatica.
“Sento critiche su Pioli e Maldini che non mi trovano d’accordo. Stanno facendo un grande lavoro. È fisiologico che ci sia una flessione, bisogna ricordare che il Milan è ad un passo dalla qualificazione in Champions. Non condivido le critiche. Non si può passare dall’esaltazione di Pioli al definirlo un brocco, spero che il Milan se lo tenga”.
Il Napoli ha lo Scudetto in tasca?
“Guai a dirlo ad un napoletano. Stanno facendo un grandissimo lavoro. Bisogna stare in silenzio e continuare a seguire il grande lavoro di Spalletti”.
Quanto vale oggi Kvaratskhelia?
“Tanto. Di solito quando arrivano questi giocatori c’è sempre da avere a che fare con l’impatto e l’adattamento. Invece lui ha bruciato tutte le tappe, si è inserito immediatamente. È un campione, bravo il
Napoli a scovarlo. Farà gola a tanti”.
Quello di gennaio non è stato un mercato entusiasmante.
“Chiacchiere e perdite di tempo hanno fatto da padrone. Al di là del momento particolare che attraversiamo c’è da dire che gennaio non è mai stato scintillante. Prima c’era qualcosa che faceva rumore”.
E il suo Padova?
“Abbiamo dato seguito ad un percorso iniziato quest’estate. Pensavamo di soffrire un po’ meno, dobbiamo riprenderci. Ma è stato un mercato in linea con le indicazioni della proprietà. Abbiamo fatto un mercato intelligente. Ci sentiamo soddisfatti di quanto fatto, speravamo di fare qualche uscita in più ma chi ad esempio era fuori lista e lo rimane anche oggi ha preferito restare con la certezza di stare un anno fermo (Monaco, ndr). Ma questo è tutto frutto di contratti che ho ereditato”.
Obiettivo playoff o vi guardate le spalle?
“Contro la Pergolettese potevamo dare una svolta. Ora vogliamo conquistare i punti per mantenere la categoria. Dobbiamo essere umili, con le nostre mancanze abbiamo sprecato delle opportunità”.
Il Milan ci ha provato…
“Se fosse andato al Milan Zaniolo sarebbe approdato in un top club rimanendo nel campionato italiano. È un ragazzo giovane, sarebbe stato più opportuno se fosse andato al Milan. Adesso la domanda è: quanto resisterà nel campionato turco? E per il futuro chi lo vorrà dovrà pagare la clausola. Zaniolo ora dovrà fare bene”.
Direttore il suo ex Milan fatica.
“Sento critiche su Pioli e Maldini che non mi trovano d’accordo. Stanno facendo un grande lavoro. È fisiologico che ci sia una flessione, bisogna ricordare che il Milan è ad un passo dalla qualificazione in Champions. Non condivido le critiche. Non si può passare dall’esaltazione di Pioli al definirlo un brocco, spero che il Milan se lo tenga”.
Il Napoli ha lo Scudetto in tasca?
“Guai a dirlo ad un napoletano. Stanno facendo un grandissimo lavoro. Bisogna stare in silenzio e continuare a seguire il grande lavoro di Spalletti”.
Quanto vale oggi Kvaratskhelia?
“Tanto. Di solito quando arrivano questi giocatori c’è sempre da avere a che fare con l’impatto e l’adattamento. Invece lui ha bruciato tutte le tappe, si è inserito immediatamente. È un campione, bravo il
Napoli a scovarlo. Farà gola a tanti”.
Quello di gennaio non è stato un mercato entusiasmante.
“Chiacchiere e perdite di tempo hanno fatto da padrone. Al di là del momento particolare che attraversiamo c’è da dire che gennaio non è mai stato scintillante. Prima c’era qualcosa che faceva rumore”.
E il suo Padova?
“Abbiamo dato seguito ad un percorso iniziato quest’estate. Pensavamo di soffrire un po’ meno, dobbiamo riprenderci. Ma è stato un mercato in linea con le indicazioni della proprietà. Abbiamo fatto un mercato intelligente. Ci sentiamo soddisfatti di quanto fatto, speravamo di fare qualche uscita in più ma chi ad esempio era fuori lista e lo rimane anche oggi ha preferito restare con la certezza di stare un anno fermo (Monaco, ndr). Ma questo è tutto frutto di contratti che ho ereditato”.
Obiettivo playoff o vi guardate le spalle?
“Contro la Pergolettese potevamo dare una svolta. Ora vogliamo conquistare i punti per mantenere la categoria. Dobbiamo essere umili, con le nostre mancanze abbiamo sprecato delle opportunità”.
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