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Il Napoli fa la gara che avrebbe dovuto fare l'Inter. E stravince 4-1
E' finita 4-1 la sfida tra Napoli e Inter, posticipo della 37esima giornata di Serie A. Una gara che certifica il buon momento di forma della squadra di Ancelotti e le difficoltà in questo rush finale dei nerazzurri che adesso, in virtù del pareggio dell'Atalanta sul campo della Juventus, sono quarti in classifica, con un solo punto di vantaggio sul Milan quinto e soprattutto con un'ultima partita da disputare tutt'altro che banale, a San Siro contro l'Empoli.
Avrebbe dovuto fare la partita l'Inter. Contro un Napoli che da qualche settimana non ha più nulla da chiedere al campionato, la squadra di Spalletti non è riuscita a imporsi, è andata sotto in occasione del primo tiro in porta dei padroni di casa e non è riuscito più a raddrizzarla. Per meriti degli avversari, per un po' di sfortuna, ma soprattutto per i tanti (troppi) errori difensivi. Il primo poco dopo il quarto d'ora, una palla banale persa in uscita da Asamoah ha permesso a Zielinski di calciare dai 28 metri, un missile potente e preciso finito sotto l'incrocio dei pali.
In avvio, prima della rete dell'1-0, non s'era vista una brutta Inter. Ma dopo la rete del centrocampista polacco la squadra di Spalletti è colpevolmente sparita dal terreno di gioco per una ventina di minuti. In quel frangente il Napoli aveva spazi a disposizione ma non li ha sfruttati. Ed è così che all'intervallo si è rientrati negli spogliatoi con un vantaggio di misura, e con i nerazzurri che sul finale di frazione si sono affacciati dalle parti di Karnezis in un paio di circostanze (bella la parata di Karnezis su Lautaro al 36esimo).
Maglie più larghe nella ripresa. L'inserimento di Icardi al posto di Politano ha consegnato alla ripresa un'Inter decisamente più offensiva, e quindi anche più vulnerabile in fase difensiva. E proprio quest'ultimo aspetto ha fatto la differenza: perché da un lato il Napoli è stato bravo e fortunato nel non subire gol fino a quando il match non era ormai in ghiaccio, dall'altro s'è risparmiato gli errori in fase di rifinitura della prima frazione e ha iniziato a segnare gol a raffica. Al 61esimo, Mertens con un colpo di testa ha sfruttato nel migliore dei modi un cross di Callejon. Dieci minuti dopo, Fabian Ruiz ha spedito in fondo al sacco un pallone servito da Milik. Poi lo stesso spagnolo sette minuti dopo ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A.
Il gol di Icardi dal dischetto a meno di dieci dal termine è servito solo per rendere un po' meno amara la sconfitta dell'Inter. Non la sostanza, perché i giochi per i nerazzurri sono più aperti che mai. E come lo scorso anno, sarà l'ultima giornata a decretare se l'Inter parteciperà o meno alla prossima Champions League.
Avrebbe dovuto fare la partita l'Inter. Contro un Napoli che da qualche settimana non ha più nulla da chiedere al campionato, la squadra di Spalletti non è riuscita a imporsi, è andata sotto in occasione del primo tiro in porta dei padroni di casa e non è riuscito più a raddrizzarla. Per meriti degli avversari, per un po' di sfortuna, ma soprattutto per i tanti (troppi) errori difensivi. Il primo poco dopo il quarto d'ora, una palla banale persa in uscita da Asamoah ha permesso a Zielinski di calciare dai 28 metri, un missile potente e preciso finito sotto l'incrocio dei pali.
In avvio, prima della rete dell'1-0, non s'era vista una brutta Inter. Ma dopo la rete del centrocampista polacco la squadra di Spalletti è colpevolmente sparita dal terreno di gioco per una ventina di minuti. In quel frangente il Napoli aveva spazi a disposizione ma non li ha sfruttati. Ed è così che all'intervallo si è rientrati negli spogliatoi con un vantaggio di misura, e con i nerazzurri che sul finale di frazione si sono affacciati dalle parti di Karnezis in un paio di circostanze (bella la parata di Karnezis su Lautaro al 36esimo).
Maglie più larghe nella ripresa. L'inserimento di Icardi al posto di Politano ha consegnato alla ripresa un'Inter decisamente più offensiva, e quindi anche più vulnerabile in fase difensiva. E proprio quest'ultimo aspetto ha fatto la differenza: perché da un lato il Napoli è stato bravo e fortunato nel non subire gol fino a quando il match non era ormai in ghiaccio, dall'altro s'è risparmiato gli errori in fase di rifinitura della prima frazione e ha iniziato a segnare gol a raffica. Al 61esimo, Mertens con un colpo di testa ha sfruttato nel migliore dei modi un cross di Callejon. Dieci minuti dopo, Fabian Ruiz ha spedito in fondo al sacco un pallone servito da Milik. Poi lo stesso spagnolo sette minuti dopo ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A.
Il gol di Icardi dal dischetto a meno di dieci dal termine è servito solo per rendere un po' meno amara la sconfitta dell'Inter. Non la sostanza, perché i giochi per i nerazzurri sono più aperti che mai. E come lo scorso anno, sarà l'ultima giornata a decretare se l'Inter parteciperà o meno alla prossima Champions League.
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