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Melis: "Cellino istintivo. Ed è il segreto del suo successo"
Massimo Cellino è fra i presidenti più controversi del calcio italiano. 41 allenatori diversi dal 1992 fra Cagliari, Leeds e Brescia. Una fama di mangia-allenatori confermata dai numeri e che gli ha portato anche quelche nemico. C'è chi però difende il suo modus operandi, come Giorgio Melis, ex tecnico delle giovanili del Cagliari e anche per un breve periodo allenatore della prima squadra, quando raccolse l'eredità di Massimiliano Allegri: "Per quel che mi riguarda Massimo Cellino è il miglior presidente che il Cagliari abbia mai avuto. Intuisce prima degli altri l'evolversi della situazione. È una persona straordinaria, capisce di calcio e se ritiene opportuno cambiare guida tecnica è perché intravede la possibilità di salvarsi. Diego (Lopez, ndr) ha tutte le carte in regola per far bene a Brescia".
Però il numero di allenatori che ha esonerato è di gran lunga superiore alla media
"Cellino è un istintivo. Se avesse ragionato troppo non avrebbe ottenuto quel che ha ottenuto in carriera. Lui si innamora della squadra, lo fa perché vuole bene al Brescia. Deve raggiungere l'obiettivo della salvezza e deve raggiungerlo in qualche modo. E lui sta facendo di tutto per arrivare a centrarlo. Gli aguro che ci riesca".
Non tutti gli allenatori sono dello stesso avviso
"Parlo per me e posso dire che è un presdente straordinario, che mi ha fatto crescere e con cui ho condiviso tante cose. È un conoscitore di calcio, c'è stato modo di scambiarsi opinioni in modo costruttivo. A Cagliari ha fatto un lavoro eccezionale lasciando anche in eredità la cittadella sportiva. Ho lavorato per anni nel settore giovanile e posso dire che ci ha dato un'identità incredibile".
Però il numero di allenatori che ha esonerato è di gran lunga superiore alla media
"Cellino è un istintivo. Se avesse ragionato troppo non avrebbe ottenuto quel che ha ottenuto in carriera. Lui si innamora della squadra, lo fa perché vuole bene al Brescia. Deve raggiungere l'obiettivo della salvezza e deve raggiungerlo in qualche modo. E lui sta facendo di tutto per arrivare a centrarlo. Gli aguro che ci riesca".
Non tutti gli allenatori sono dello stesso avviso
"Parlo per me e posso dire che è un presdente straordinario, che mi ha fatto crescere e con cui ho condiviso tante cose. È un conoscitore di calcio, c'è stato modo di scambiarsi opinioni in modo costruttivo. A Cagliari ha fatto un lavoro eccezionale lasciando anche in eredità la cittadella sportiva. Ho lavorato per anni nel settore giovanile e posso dire che ci ha dato un'identità incredibile".
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