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Il mercato tedesco: tempi e modi difficilmente attuabili in Italia. Rose e Upamecano gli ultimi casi
C'è un'usanza tutta tedesca di annunciare gli ingaggi di giocatori e allenatori con considerevole anticipo. Dayot Upamecano al Bayern Monaco e Marco Rose al Borussia Dortmund sono gli esempi di questi giorni. La peculiarità sta nel fatto che si parla di trasferimenti tra club che se non sono proprio nemiche sono sicuramente rivali. Il Lipsia a oggi è la seconda forza della Bundesliga nonché una realtà sempre più consolidata.
Nella settimana di Siviglia-Dortmund i gialloneri hanno il loro allenatore per il futuro, ma annunciato dal Borussia Monchengladbach. Che fra una settimana se la vedrà col Manchester City. Il Bayern annuncia per voce del ds l'ingaggio di Upamecano, poco prima che il Lipsia scenda in campo e in un periodo caldissimo per il club, impegnato in Champions contro il Liverpool. Difficilmente una situazione simile potrebbe capitare in Italia: quando ci hanno provato le conseguenze sono state disastrose. Tornando in là con gli anni la Juventus annunciò Carlo Ancelotti a gennaio 1999 come allenatore della stagione seguente. Lippi aveva dato l'addio anticipato pur volendo restare in panchina: una situazione poi divenuta insostenibile e precipitata fino alle dimissioni dello stesso a febbraio, che hanno portato la dirigenza bianconera ad anticipare l'arrivo del tecnico di Reggiolo.
Ancelotti che al contrario è stato annunciato al Bayern addirittura nel dicembre 2015, quando Guardiola era ancora in sella. E lo stesso tecnico catalano viene annunciato a gennaio 2013, prossimo a sostituire Jupp Heynckes. I bavaresi sono specialisti in questi annunci in grande anticipo: la programmazione alla base di tutto, per non dover rincorrere all'ultimo minuto. Da qui gli annunci di Kimmich (anche lui dal Lipsia, a gennaio 2015), Pavard (dallo Stoccarda, a gennaio 2019), Lucas Hernandez (dall'Atlético, a marzo 2019), Süle e Rudy (dall'Hoffenheim, a gennaio 2017), Leon Goretzka (dallo Schalke, gennaio 2018) e soprattutto Robert Lewandowski, strappato ai nemici del Borussia Dortmund già a gennaio 2014. Creando anche un certo imbarazzo, basti pensare che il polacco si ritrovò a giocare una finale di Coppa di Germania sapendo già di giocare per gli avversari da lì a luglio.
Non sono mancati gli attriti: Nagelsmann ha palesato fastidio nei confronti dei bavaresi per la tempistica usata. Lui fu annunciato dal Lipsia addirittura con un anno d'anticipo, prima di cominciare la sua ultima stagione all'Hoffenheim. Allo Schalke non hanno preso per niente bene lo "scippo" di Nubel, che oltre ad essere il portiere dei Knappen era anche il capitano. Annunciato lo scorso gennaio gli è stata tolta come prima cosa la fascia, venendo anche in qualche occasione relegato in panchina. Non tutti insomma la prendono bene.
Nella settimana di Siviglia-Dortmund i gialloneri hanno il loro allenatore per il futuro, ma annunciato dal Borussia Monchengladbach. Che fra una settimana se la vedrà col Manchester City. Il Bayern annuncia per voce del ds l'ingaggio di Upamecano, poco prima che il Lipsia scenda in campo e in un periodo caldissimo per il club, impegnato in Champions contro il Liverpool. Difficilmente una situazione simile potrebbe capitare in Italia: quando ci hanno provato le conseguenze sono state disastrose. Tornando in là con gli anni la Juventus annunciò Carlo Ancelotti a gennaio 1999 come allenatore della stagione seguente. Lippi aveva dato l'addio anticipato pur volendo restare in panchina: una situazione poi divenuta insostenibile e precipitata fino alle dimissioni dello stesso a febbraio, che hanno portato la dirigenza bianconera ad anticipare l'arrivo del tecnico di Reggiolo.
Ancelotti che al contrario è stato annunciato al Bayern addirittura nel dicembre 2015, quando Guardiola era ancora in sella. E lo stesso tecnico catalano viene annunciato a gennaio 2013, prossimo a sostituire Jupp Heynckes. I bavaresi sono specialisti in questi annunci in grande anticipo: la programmazione alla base di tutto, per non dover rincorrere all'ultimo minuto. Da qui gli annunci di Kimmich (anche lui dal Lipsia, a gennaio 2015), Pavard (dallo Stoccarda, a gennaio 2019), Lucas Hernandez (dall'Atlético, a marzo 2019), Süle e Rudy (dall'Hoffenheim, a gennaio 2017), Leon Goretzka (dallo Schalke, gennaio 2018) e soprattutto Robert Lewandowski, strappato ai nemici del Borussia Dortmund già a gennaio 2014. Creando anche un certo imbarazzo, basti pensare che il polacco si ritrovò a giocare una finale di Coppa di Germania sapendo già di giocare per gli avversari da lì a luglio.
Non sono mancati gli attriti: Nagelsmann ha palesato fastidio nei confronti dei bavaresi per la tempistica usata. Lui fu annunciato dal Lipsia addirittura con un anno d'anticipo, prima di cominciare la sua ultima stagione all'Hoffenheim. Allo Schalke non hanno preso per niente bene lo "scippo" di Nubel, che oltre ad essere il portiere dei Knappen era anche il capitano. Annunciato lo scorso gennaio gli è stata tolta come prima cosa la fascia, venendo anche in qualche occasione relegato in panchina. Non tutti insomma la prendono bene.
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