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TMW RADIO - Bisoli: "Ero vicinissimo al Siena. Cagliari? Ci sono cascato, per me valeva l'Europa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 28 dicembre 2021, 18:58Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Bisoli: "Ero vicinissimo al Siena. Cagliari? Ci sono cascato, per me valeva l'Europa"

tmwradio
Pierpaolo Bisoli intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore Pierpaolo Bisoli è intervenuto in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista inizia dagli allenatori made in Italy: "Io ci credo, spero che alcuni dei nostri ragazzi vadano fuori a far vedere di che pasta sono fatti. Penso a Italiano, che a Firenze sta dando un'identità: magari poi la Fiorentina può perdere, ma stiamo vedendo ciò che vogliono i tifosi. Poi c'è Zanetti, sennò, che a Venezia propone un calcio frizzante".

Tra chi dovrà lottare per salvarsi c'è il Cagliari.
"Sono uno di quelli che c'è cascato anche quest'anno, dicendo che il Cagliari avrebbe dovuto lottare per la parte sinistra del campionato e anzi stare a ridosso dell'Europa League. Hanno dei problemi da qualche anno e la costante è che servono due-tre allenatori per salvarsi: lo scorso è stato fantastico Semplici a salvare la squadra ma poi c'è stato di nuovo il ribaltone. La vedo dura per Mazzarri: ormai c'è da tante partite ma manca la continuità. Ora li attende una rivoluzione, vediamo se basterà".

Quanto ha perso il Cagliari senza Nainggolan?
"Tantissimo. Lo conosco bene e so che valore abbia e quanto sia legato al Cagliari: anche senza la condizione, per loro avrebbe tirato fuori energie che non aveva. Però hanno tenuto Nandez, Marin e preso Strootman... Sono giocatori importanti. Eppure non riescono a lottare per ciò che dice la carta".

La Juventus vale la posizione che ha?
"No. Non dimentichiamoci le prime partite perse per sfortuna: già con 6 punti in più sarebbero quarti, che è il valore della rosa. Chi è rimasto sembra appagato e per i giovani non è facile giocare alla Juve: è un anno di transizione, può starci. Allegri doveva stravolgere le idee passate e per me ancora più di Ronaldo, grande perdita, per lo spogliatoio è mancato Chiellini, un emblema".

Hanno sbagliato la strategia di successione?
"Il punto è dover giocare solamente per vincere. Quindi se scendi in campo e non lo fai, sei soggetto a critiche. Quello di De Ligt sono convinto sia un investimento importantissimo che li ripagherà, gli altri che hanno preso erano indietro per il target. La squadra era anziana, hanno dovuto fare un aggiornamento".

Il Pisa è ripartito nonostante Lucca sia rimasto a secco.
"Bravo D'Angelo a togliergli responsabilità: non ricordiamoci che questo ragazzo veniva dalla C ed ha cominciato a leggere titoli di giornale che lo volevano addirittura in Nazionale. Il Pisa è rimasto con merito in prima posizione".


Chi è la favorita in Serie B?
"C'erano squadre come Monza e Parma che erano candidate a vincere e che invece sono attardate. Ci sono squadre molto attrezzate, almeno sette-otto, per le prime posizioni: il campionato si è livellato verso l'alto".

SPAL, Reggina e Parma le sorprese in negativo?
"Sì, perché avrebbero dovuto lottare per i vertici. Sono convinto però che con Beppe (Iachini, ndr) il Parma ritroverà la strada: li ha fatti allenare anche il 26, in Serie B si vince anche con la cultura del lavoro e non solo per la qualità. Il Parma ha tutto per lottare per le prime due posizioni".

Chi il giocatore emergente della Serie B?
"Uno è Fagioli della Cremonese, di proprietà Juventus. Ha personalità, anche in situazioni difficili tenta la giocata. L'altro è Toure del Pisa, uno che fa la differenza per fisicità e voglia di giocare. Sprizza forza, sembra uno dei primi Kessié".

La Serie C sembra sempre più ultima ruota del carro, per considerazione.
"Dovrebbe essere la palestra dei giovani e invece questi spesso vengono fatti giocare solo per creare minutaggio e questo è sbagliatissimo. Innanzitutto perché crei illusioni, poi perché i giovani se son bravi li metti. Io facevo giocare ragazzi di 16 anni... Dopo due anni da titolari poi questi ragazzi spariscono. Molti che giocano in Serie C lo fanno perché sono delle carte d'identità".

Le piace l'esempio Sudtirol?
"Hanno un grande direttore sportivo e una società importante, se andate a vedere poi non è che giochino tutti questi giovani! Credo che quest'anno, dopo aver costruito lo stadio nuovo e col loro centro sportivo, puntino a salire in Serie B. Dovranno vedersela con una corazzata come il Padova ma sono davvero bravi".

Era stato contattato dal Siena?
"Con Perinetti eravamo a un passo, poi non so cosa sia successo ma è stato mandato via e ho perso la possibilità di andare. Eravamo ai dettagli, ormai: con lui ci sarebbe stata la possibilità di costruire qualcosa ma poi sono cambiati i vertici e hanno scelto un altro allenatore. La proprietà mi sembra forte".