Yamal: "Più liberi dopo l'annuncio di Xavi, ma sa che tutti vorremmo restasse al Barça"
Dopo le anticipazioni di ieri sera, sono arrivate tutte le dichiarazioni di Lamine Yamal, esterno del Barcellona classe 2007, al Mundo Deportivo: "Risultati migliori da quando Xavi ha annunciato il suo addio? Se lo vedo più libero? Sì, penso che siamo più liberi. I risultati si vedono, stanno migliorando, ma penso che fosse anche una questione per la squadra: dare una svolta e iniziare a giocare meglio".
Le piacerebbe che Xavi restasse?
"Sarei felice se Xavi fosse ancora qui, ma a 16 anni non credo di poter andare nel suo ufficio a chiederglielo (ride, ndr). Penso sappia che tutti noi vogliamo che continui".
Ha guadagnato sette chili di massa muscolare in un anno.
"Sì, dalla preseason. Sei e qualcosa. Quest'anno ho preso circa quattro chili di peso e due centimetri di altezza. Adesso sono a 1,81. Non ho un margine massimo di altezza. Se faccio molti pesi a settimana? Cosa mi dicono i preparatori atletici con un piano in base alla mia età".
Il cibo è molto più pianificato. Cosa ha smesso di mangiare e bere?
"Prima andavo con i miei amici e mangiavo tutto quello che vedevo. Ora cosa c'è nel club. E da bere, acqua. Messi mangiava più pesce? Sì, cerco di mangiare più pesce perché prima era più carne e da lì non mi muovevo".
Perché le piaceva Neymar più di altri?
"Perché mi faceva andare a vedere le partite, mi faceva divertire, era uno spettacolo, era bello vederlo giocare. Penso che alla fine averlo guardato così tanto a volte da solo mi porti a imitarlo e poi penso e dico 'Guarda, ha fatto questo'".
E i passaggi li ha imparati da Messi?
"Cercare di assomigliare a Messi in quel modo è difficile. Ma il giocatore che ricordo averli fatti era lui e se può essere simile, allora ci proveremo".
Dello spogliatoio attuale, quale veterano le dà il miglior consiglio?
"Penso che tutti, tutti i capitani, i veterani, mi aiutano molto e mi parlano molto. La litigata con Lewandowski? Era qualcosa a cui, è vero, è stata data molta attenzione, ma non era niente di più. Il giorno dopo ho fatto la selezione e siamo tornati ed era tutto a posto".