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Milan-Salisburgo 4-0, le pagelle: il gesto di Tomori è decisivo. Così come lo strepitoso Giroud
Milan-Salisburgo 4-0 (14' Giroud, 46' Krunic, 57' Giroud, 90+1' Messias)
MILAN (di Simone Bernabei)
Tatarusanu 7 - Nel primo tempo, quando il Salisburgo era in partita, ci ha messo senso della posizione e freddezza. Esattamente ciò che serviva ad un Milan che incassando un gol avrebbe rischiato di vedere i fantasmi
Kalulu 7 - Due istantanee: la scivolata che limita Okafor lanciato a rete, il tiro da 35 metri nella ripresa. Oramai è una delle assolute certezze del Milan che è arrivato agli ottavi di Champions League. Dall'86' Gabbia sv
Kjaer 6,5 - In una partita dove l'esperienza rischia di diventare un fattore, e anzi lo è, Pioli non ci rinuncia. E pur con qualche sbavatura nel primo tempo guida i compagni di reparto e non con autorità
Tomori 7 - Quella scivolata, quella chiusura nel primo tempo, vale quanto e forse più di un gol segnato. Tempismo, attenzione e concentrazione dove e quando serve
Theo Hernandez 7 - Dopo qualche passaggio a vuoto, torna ad essere il martello indiavolato che tutti conosciamo a sinistra. Un palo dopo 3 minuti, sprint su sprint, azioni pericolose a ripetizione. In Champions serve questo (alto) livello sempre. Dal 77' Ballo-Touré sv
Bennacer 7 - Gira che è una meraviglia ed il Milan ne trae enorme beneficio. Di spada e di fioretto, ma sempre con la qualità che è mancata alla squadra a Torino. Dal 69' Pobega 6 - Dà sostanza e fa rifiatare Bennacer quando la partita ha poco da dire
Tonali 7 - Un pelo sotto a livello di qualità della manovra rispetto al collega di reparto, ma fra le tante cose che fa c'è la pennellata perfetta da calcio d'angolo per il primo gol di Giroud
Rebic 6,5 - Intensità e cattiveria agonistica a quintali, ma pure alcuni errori in fase di appoggio. Mette lo zampino sul secondo gol e chiude con la fascia da capitano al braccio
Krunic 7 - Qualche sbavatura nel primo tempo in fase di appoggio, poi la rete dell'apoteosi rossonera a inizio ripresa che regala tranquillità alla squadra e di fatto spegne del tutto il Salisburgo. Dal 77' De Ketelaere sv
Leao 6,5 - Primo tempo quasi assente e la manovra ne risente. Nella ripresa si scuote, semina il panico in più di una circostanza mandando fuori giri la difesa austriaca ed incendiando San Siro. Anche se la mira è difetta, in occasione della traversa. Dal 69' Messias 6,5 - Entra, aiuta in fase difensiva e segna il 4-0. Ottimo impatto a partita però già finita
Giroud 8,5 - E' quello con più gettoni Champions e si vede. Il Milan si aggrappa letteralmente a lui e fa bene: la zuccata per l'1-0, l'assist per il 2-0, il gol del 3-0, il mezzo assist per Messia sul 4-0 e tante piccole grandi cose all'interno di una partita finita in trionfo. Per lui e per il Milan
Stefano Pioli 8 - Fra De Keteaere e Diaz sceglie Krunic. E come quasi sempre capita i fatti gli danno ragione. Il Milan torna agli ottavi di Champions a quasi 9 anni dall'ultima partecipazione e anche in questo traguardo c'è tanto, tanto della sua mano
SALISBURGO (di Marco Pieracci)
Köhn 5 - Non riesce a tirare fuori dalla porta il colpo di testa di Giroud, sul quale sembra in ritardo. Respinge male sul gol annullato al Milan. Ne prende quattro senza fare una vera parata.
Dedic 4,5 - La catena di sinistra rossonera fa paura: Leao e Theo fanno quello che vogliono trovando sempre la sbarra alzata. Goffo il rinvio tentato sul 3-0.
Solet 5,5 - Gioca un po' a sorpresa e soffre gli strappi di Leao, non riuscendo a tenerlo quando cambia passo. Rimane negli spogliatoi. Dal 46' Bernardo 4,5 - Di male in peggio, si perde subito Giroud.
Pavlovic 4,5 - Seguito dalla Juventus per il restyling della difesa, il posizionamento in occasione del calcio d'angolo non è il migliore degli spot. E sulle altre reti non va meglio.
Wöber 5 - Di solito fa il centrale, stavolta gli viene data la possibilità di spingere in fascia. Mette dentro un paio di cross interessanti ma è in ritardo nella diagonale su Krunic. Dal 77' Ulmer sv
Seiwald 5 - A San Siro fa quasi da spettatore perchè in mezzo al campo Bennacer e Tonali gli nascondono la palla per novanta minuti.
Gourna-Douath 5,5 - Partenza a petto in fuori per lanciare un segnale, in realtà è un fuoco di paglia. Entra duro su Theo ma è lui farsi male. Dal 64' Kameri 5,5 - Va al tiro con poca convinzione.
Kjærgaard 5,5 - Insidioso negli inserimenti senza palla: si fa murare da Tomori sullo 0-0. Nel primo tempo allunga la squadra con le sue galoppate poi si eclissa.
Sučić 5,5 - Balla tra le linee è lì in mezzo crea qualche grattacapo alla difesa milanista. Regala una gran palla in verticale a Okafor, ci prova fino alla fine con poca precisione.
Adamu 5,5 - Non sta mai fermo per dare imprevedibilità. Largo per favorire i tagli dei compagni, quando riempie l'area trova sulla sua strada Tatarusanu. Dal 62' Sesko 6- Potenziale campioncino, testa i riflessi di Tatarusanu.
Okafor 6 - Annunciato come pericolo numero uno, sul campo conferma di essere un cliente scomodo facendo sempre il movimento giusto. Dà l'impressione di predicare nel deserto. Dal 77' Koita sv
Matthias Jaissle 5 - Guida la squadra più giovane della Champions League e giocarsi la qualificazione a San Siro all'ultima giornata con un gruppo di ventenni è comunque un successo. Fedele alla filosofia del club, ma il coraggio non basta: l'atteggiamento è da elogiare, la fase difensiva da brividi.
MILAN (di Simone Bernabei)
Tatarusanu 7 - Nel primo tempo, quando il Salisburgo era in partita, ci ha messo senso della posizione e freddezza. Esattamente ciò che serviva ad un Milan che incassando un gol avrebbe rischiato di vedere i fantasmi
Kalulu 7 - Due istantanee: la scivolata che limita Okafor lanciato a rete, il tiro da 35 metri nella ripresa. Oramai è una delle assolute certezze del Milan che è arrivato agli ottavi di Champions League. Dall'86' Gabbia sv
Kjaer 6,5 - In una partita dove l'esperienza rischia di diventare un fattore, e anzi lo è, Pioli non ci rinuncia. E pur con qualche sbavatura nel primo tempo guida i compagni di reparto e non con autorità
Tomori 7 - Quella scivolata, quella chiusura nel primo tempo, vale quanto e forse più di un gol segnato. Tempismo, attenzione e concentrazione dove e quando serve
Theo Hernandez 7 - Dopo qualche passaggio a vuoto, torna ad essere il martello indiavolato che tutti conosciamo a sinistra. Un palo dopo 3 minuti, sprint su sprint, azioni pericolose a ripetizione. In Champions serve questo (alto) livello sempre. Dal 77' Ballo-Touré sv
Bennacer 7 - Gira che è una meraviglia ed il Milan ne trae enorme beneficio. Di spada e di fioretto, ma sempre con la qualità che è mancata alla squadra a Torino. Dal 69' Pobega 6 - Dà sostanza e fa rifiatare Bennacer quando la partita ha poco da dire
Tonali 7 - Un pelo sotto a livello di qualità della manovra rispetto al collega di reparto, ma fra le tante cose che fa c'è la pennellata perfetta da calcio d'angolo per il primo gol di Giroud
Rebic 6,5 - Intensità e cattiveria agonistica a quintali, ma pure alcuni errori in fase di appoggio. Mette lo zampino sul secondo gol e chiude con la fascia da capitano al braccio
Krunic 7 - Qualche sbavatura nel primo tempo in fase di appoggio, poi la rete dell'apoteosi rossonera a inizio ripresa che regala tranquillità alla squadra e di fatto spegne del tutto il Salisburgo. Dal 77' De Ketelaere sv
Leao 6,5 - Primo tempo quasi assente e la manovra ne risente. Nella ripresa si scuote, semina il panico in più di una circostanza mandando fuori giri la difesa austriaca ed incendiando San Siro. Anche se la mira è difetta, in occasione della traversa. Dal 69' Messias 6,5 - Entra, aiuta in fase difensiva e segna il 4-0. Ottimo impatto a partita però già finita
Giroud 8,5 - E' quello con più gettoni Champions e si vede. Il Milan si aggrappa letteralmente a lui e fa bene: la zuccata per l'1-0, l'assist per il 2-0, il gol del 3-0, il mezzo assist per Messia sul 4-0 e tante piccole grandi cose all'interno di una partita finita in trionfo. Per lui e per il Milan
Stefano Pioli 8 - Fra De Keteaere e Diaz sceglie Krunic. E come quasi sempre capita i fatti gli danno ragione. Il Milan torna agli ottavi di Champions a quasi 9 anni dall'ultima partecipazione e anche in questo traguardo c'è tanto, tanto della sua mano
SALISBURGO (di Marco Pieracci)
Köhn 5 - Non riesce a tirare fuori dalla porta il colpo di testa di Giroud, sul quale sembra in ritardo. Respinge male sul gol annullato al Milan. Ne prende quattro senza fare una vera parata.
Dedic 4,5 - La catena di sinistra rossonera fa paura: Leao e Theo fanno quello che vogliono trovando sempre la sbarra alzata. Goffo il rinvio tentato sul 3-0.
Solet 5,5 - Gioca un po' a sorpresa e soffre gli strappi di Leao, non riuscendo a tenerlo quando cambia passo. Rimane negli spogliatoi. Dal 46' Bernardo 4,5 - Di male in peggio, si perde subito Giroud.
Pavlovic 4,5 - Seguito dalla Juventus per il restyling della difesa, il posizionamento in occasione del calcio d'angolo non è il migliore degli spot. E sulle altre reti non va meglio.
Wöber 5 - Di solito fa il centrale, stavolta gli viene data la possibilità di spingere in fascia. Mette dentro un paio di cross interessanti ma è in ritardo nella diagonale su Krunic. Dal 77' Ulmer sv
Seiwald 5 - A San Siro fa quasi da spettatore perchè in mezzo al campo Bennacer e Tonali gli nascondono la palla per novanta minuti.
Gourna-Douath 5,5 - Partenza a petto in fuori per lanciare un segnale, in realtà è un fuoco di paglia. Entra duro su Theo ma è lui farsi male. Dal 64' Kameri 5,5 - Va al tiro con poca convinzione.
Kjærgaard 5,5 - Insidioso negli inserimenti senza palla: si fa murare da Tomori sullo 0-0. Nel primo tempo allunga la squadra con le sue galoppate poi si eclissa.
Sučić 5,5 - Balla tra le linee è lì in mezzo crea qualche grattacapo alla difesa milanista. Regala una gran palla in verticale a Okafor, ci prova fino alla fine con poca precisione.
Adamu 5,5 - Non sta mai fermo per dare imprevedibilità. Largo per favorire i tagli dei compagni, quando riempie l'area trova sulla sua strada Tatarusanu. Dal 62' Sesko 6- Potenziale campioncino, testa i riflessi di Tatarusanu.
Okafor 6 - Annunciato come pericolo numero uno, sul campo conferma di essere un cliente scomodo facendo sempre il movimento giusto. Dà l'impressione di predicare nel deserto. Dal 77' Koita sv
Matthias Jaissle 5 - Guida la squadra più giovane della Champions League e giocarsi la qualificazione a San Siro all'ultima giornata con un gruppo di ventenni è comunque un successo. Fedele alla filosofia del club, ma il coraggio non basta: l'atteggiamento è da elogiare, la fase difensiva da brividi.
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