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Quale sarà la "bellissima sorpresa" di Gravina? Professionismo o date del nuovo campionato?
“Il 25 al Consiglio Federale parleremo a lungo del calcio femminile e spero ci possa essere una bellissima sorpresa". Questa la frase che il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è lasciato scappare nel corso di una lunga intervista rilasciata a Radio Rai. Una frase che non svela molto e che lascia addito alle più svariate interpretazioni, una delle quali è quella che va in direzione del tanto agognato professionismo.
La FIGC, come qualunque altra Federazione sportiva, non può da sola intraprendere questa strada visto che vi è una legge (la n. 91 del 23 marzo 1981) che regola il professionismo sportivo ed esclude tutte le atlete (e anche un buon numero di atleti). Prima serve quindi una modifica della legge da parte del Governo con il Ministro Vincenzo Spadafora che in più di un’occasione ha spiegato di essere al lavoro per allargare la platea degli atleti e delle atlete che potranno accedere al professionismo dopo che l’emendamento alla Legge di Bilancio approvato nel dicembre 2019 aveva introdotto un esonero contributivo al 100% per tre anni per le società sportive femminili. Un percorso che era partito a dicembre e che poi, anche a causa della pandemia Coronavirus, ha vissuto uno stop improvviso e brusco quando sembravano esserci le basi per dare il via al professionismo già dal prossimo campionato.
Gravina e Spadafora non hanno però abbandonato del tutto questa strada e ci hanno continuato a lavorare sottotraccia nel corso di questi mesi che li hanno visti spesso contrapposti, almeno mediaticamente, sulla ripartenza del calcio italiano. Fra dieci giorni sapremo se sarà questa la bellissima sorpresa di cui parlava il numero uno del calcio italiano o se si è trattata solo di un’illusione legata più alla speranza che a basi concrete a cui appigliarsi dopo che lo stop del campionato femminile ha demoralizzato l’ambiente e fatto pensare che quanto di buono e bello era accaduto nell’ultimo anno, anno e mezzo, fosse finito nel dimenticatoio rispendendo il movimento indietro di anni.
A proposito del campionato, si fa sempre più concreta l’ipotesi che si possa partire già a metà agosto per evitare che lo stop dall’ultima gara giocata si faccia veramente troppo lungo (e già lo è) e permettere alla ct Milena Bertolini di avere le giocatrici rodate in vista delle sfide contro Israele e Bosnia nel cammino verso gli Europei in Inghilterra. Anche questa sarebbe una bella notizia, forse anche bellissima per le giocatrici che mordono il freno dalla voglia di tornare in campo a fare quello che più gli piace.
La FIGC, come qualunque altra Federazione sportiva, non può da sola intraprendere questa strada visto che vi è una legge (la n. 91 del 23 marzo 1981) che regola il professionismo sportivo ed esclude tutte le atlete (e anche un buon numero di atleti). Prima serve quindi una modifica della legge da parte del Governo con il Ministro Vincenzo Spadafora che in più di un’occasione ha spiegato di essere al lavoro per allargare la platea degli atleti e delle atlete che potranno accedere al professionismo dopo che l’emendamento alla Legge di Bilancio approvato nel dicembre 2019 aveva introdotto un esonero contributivo al 100% per tre anni per le società sportive femminili. Un percorso che era partito a dicembre e che poi, anche a causa della pandemia Coronavirus, ha vissuto uno stop improvviso e brusco quando sembravano esserci le basi per dare il via al professionismo già dal prossimo campionato.
Gravina e Spadafora non hanno però abbandonato del tutto questa strada e ci hanno continuato a lavorare sottotraccia nel corso di questi mesi che li hanno visti spesso contrapposti, almeno mediaticamente, sulla ripartenza del calcio italiano. Fra dieci giorni sapremo se sarà questa la bellissima sorpresa di cui parlava il numero uno del calcio italiano o se si è trattata solo di un’illusione legata più alla speranza che a basi concrete a cui appigliarsi dopo che lo stop del campionato femminile ha demoralizzato l’ambiente e fatto pensare che quanto di buono e bello era accaduto nell’ultimo anno, anno e mezzo, fosse finito nel dimenticatoio rispendendo il movimento indietro di anni.
A proposito del campionato, si fa sempre più concreta l’ipotesi che si possa partire già a metà agosto per evitare che lo stop dall’ultima gara giocata si faccia veramente troppo lungo (e già lo è) e permettere alla ct Milena Bertolini di avere le giocatrici rodate in vista delle sfide contro Israele e Bosnia nel cammino verso gli Europei in Inghilterra. Anche questa sarebbe una bella notizia, forse anche bellissima per le giocatrici che mordono il freno dalla voglia di tornare in campo a fare quello che più gli piace.
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