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Euro 2022, Danimarca avvisa Italia, con la Bosnia vietato sbagliare. Servirebbe una goleada
Che la Danimarca fosse la vera rivale per il primo posto nel girone di qualificazione all’Europeo inglese, che causa pandemia è slittato al 2022, si sapeva. E dopo il risultato maturato ieri sera questa convinzione è ancora più forte. Mentre l’Italia restava ai box a causa del nuovo lockdown deciso dal governo d’Israele, che ha fatto rinviare a data da destinarsi la sfida contro le biancazzurre mediorentali, le scandinave andavano a far visita alla Bosnia – prossima avversaria dell’Italia – battendola con irrisoria facilità. Un 4-0 maturato nel finale del primo tempo per la squadra biancorossa che porta il proprio score a 29 reti segnate e zero subite nelle sei gare fin qui giocate.
Numeri che fanno paura visto che l’Italia ha finora segnato 19 reti subendone due e che devono spingere le azzurre a conquistare una vittoria rotonda in Bosnia per migliorare una differenza reti che, in caso d’arrivo a pari punti con la Danimarca, potrebbero risultare decisive. Perché è giusto pensare, e credere, di poter vincere il girone davanti alle scandinave, ma è anche giusto preparare un Piano B vincente e che metta la qualificazione diretta in cassaforte visto che gli spareggi possono sempre riservare sorprese (chiedere alla Danimarca che restò fuori dall’ultima Coppa del Mondo per aver incontrato nei play off quell’Olanda che chiuse al secondo posto dietro gli USA).
Le azzurre di Milena Bertolini hanno tre gare nelle gambe (diversamente dagli anni passati) anche se mancano della sfida contro Israele che avrebbe potuto affinare i meccanismi di una squadra che non gioca assieme dallo scorso marzo. Ma il gruppo è quello degli ultimi anni, si conosce pressoché a memoria e c’è fiducia che possa presentarsi subito in palla contro lo bosniache con la consapevolezza che la posta in palio è alta e che non sono ammessi passi falsi fino alla doppia sfida contro la Danimarca che con tutta probabilità deciderà le sorti del primo posto nel girone.
Numeri che fanno paura visto che l’Italia ha finora segnato 19 reti subendone due e che devono spingere le azzurre a conquistare una vittoria rotonda in Bosnia per migliorare una differenza reti che, in caso d’arrivo a pari punti con la Danimarca, potrebbero risultare decisive. Perché è giusto pensare, e credere, di poter vincere il girone davanti alle scandinave, ma è anche giusto preparare un Piano B vincente e che metta la qualificazione diretta in cassaforte visto che gli spareggi possono sempre riservare sorprese (chiedere alla Danimarca che restò fuori dall’ultima Coppa del Mondo per aver incontrato nei play off quell’Olanda che chiuse al secondo posto dietro gli USA).
Le azzurre di Milena Bertolini hanno tre gare nelle gambe (diversamente dagli anni passati) anche se mancano della sfida contro Israele che avrebbe potuto affinare i meccanismi di una squadra che non gioca assieme dallo scorso marzo. Ma il gruppo è quello degli ultimi anni, si conosce pressoché a memoria e c’è fiducia che possa presentarsi subito in palla contro lo bosniache con la consapevolezza che la posta in palio è alta e che non sono ammessi passi falsi fino alla doppia sfida contro la Danimarca che con tutta probabilità deciderà le sorti del primo posto nel girone.
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