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Roma, Dybala: "Spero di essere un leader in campo, l'importante per me è dare il massimo"
Dopo il successo contro l'Empoli, l'attaccante della Roma Paulo Dybala ha parlato ai microfoni di DAZN: "Un po' sofferta ma a volte è più bello vincere così".
La tua esultanza col ciuccio?
"La mia ragazza si è spaventata (ride ndr). Con Vina tutti i giorni beviamo il mate a colazione anche con Ibanez. Se facevo gol esultavo con lui".
Pronto a prendere in mano la Roma?
"Sto cercando di mettermi in forma che per me è fondamentale, dare continuità nelle partite ed essere un punto di riferimento per i compagni. Cerco di dare il massimo per la squadra e per i tifosi. Spero di essere un leader calcistico che fuori dal campo. Per me l'importante è dare il massimo in campo per i compagni e il mister".
Il prossimo rigore chi lo batte?
"Credo che a volte si decide sul momento. Pellegrini non aveva ancora segnato e ne aveva bisogno per la fiducia. Poi se ce ne sarà un altro vedremo sul momento. Non si scrive prima chi lo calcia".
Quando non avevi una squadra facevi brutti pensieri?
"E' particolare. Non mi era mai successo arrivare in una situazione del genere. Dovevo mantenere la calma. Dovevo allenarmi con una squadra perché c'era il Mondiale e si avvicinava il campionato. Paura e brutte sensazioni non ne avevo perché ho trovato la squadra giusta per me".
Quando a Torino c'è stato un qualcosa che ti ha emozionato parecchio?
"Qualcosa di particolare diciamo di no. Ho un grande rapporto con la tutta gente che lavora nella Juventus in tutti i settori. Dopo sette anni tornare subito alla terza giornata è stato difficile per quanto riguarda le emozioni, Ho cercato di mettere la testa sulla mia squadra e dare il massimo per i miei compagni".
La tua esultanza col ciuccio?
"La mia ragazza si è spaventata (ride ndr). Con Vina tutti i giorni beviamo il mate a colazione anche con Ibanez. Se facevo gol esultavo con lui".
Pronto a prendere in mano la Roma?
"Sto cercando di mettermi in forma che per me è fondamentale, dare continuità nelle partite ed essere un punto di riferimento per i compagni. Cerco di dare il massimo per la squadra e per i tifosi. Spero di essere un leader calcistico che fuori dal campo. Per me l'importante è dare il massimo in campo per i compagni e il mister".
Il prossimo rigore chi lo batte?
"Credo che a volte si decide sul momento. Pellegrini non aveva ancora segnato e ne aveva bisogno per la fiducia. Poi se ce ne sarà un altro vedremo sul momento. Non si scrive prima chi lo calcia".
Quando non avevi una squadra facevi brutti pensieri?
"E' particolare. Non mi era mai successo arrivare in una situazione del genere. Dovevo mantenere la calma. Dovevo allenarmi con una squadra perché c'era il Mondiale e si avvicinava il campionato. Paura e brutte sensazioni non ne avevo perché ho trovato la squadra giusta per me".
Quando a Torino c'è stato un qualcosa che ti ha emozionato parecchio?
"Qualcosa di particolare diciamo di no. Ho un grande rapporto con la tutta gente che lavora nella Juventus in tutti i settori. Dopo sette anni tornare subito alla terza giornata è stato difficile per quanto riguarda le emozioni, Ho cercato di mettere la testa sulla mia squadra e dare il massimo per i miei compagni".
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