FOCUS - Tutti pazzi per Vigorito: il Frosinone ha la sua nuova star

Considerato l'infortunio di Bardi, il mancato coinvolgimento di Zappino e pure il poco feeling con la tifoseria del Benevento (che quest'anno ci sta come il prezzemolo), qualunque tifoso del Frosinone sarà rimasto alquanto stupito all'idea di vedere Mauro Vigorito difendere i pali giallazzurri nella sfida contro l'Ascoli. L'estremo difensore ex-Vicenza ha invece stupito tutti, con una prova degna del migliore dei numeri uno che gli ha consegnato la palma di migliore in campo nell'incontro disputato con i bianconeri.

Cos'ha fatto per avere tutta questa 'fama'?
Per chi se lo fosse perso, Vigorito al 'Benito Stirpe' si è reso autore di un vero e proprio show: al 30′ con un gran colpo di reni alla sua sinistra va a deviare una punizione di Gigliotti dai 23 metri; al 44' para un calcio di rigore al malcapitato Buzzegoli; al 52' devia in corner un'insidiosa conclusione di Addae; al 64' si oppone al primo tentativo offensivo della gara di Simone Ganz. Mica male, per uno che fino all'altro ieri aveva scritto sulla carta d'identità "terzo portiere del Frosinone".

Ma questo Vigorito, alla fine, chi è?
"Mauro Vigorito è un calciatore italiano, portiere del Frosinone", suggerisce Wikipedia. E grazie, direte voi. Ma ecco che vi offriamo l'intera cronistoria della sua carriera: ha giocato nel Cagliari, nella Carrarese, nella Triestina, nel Lumezzane, nel Venezia e nel Vicenza, prima di approdare in Ciociaria. Insomma, la gavetta l'ha fatta, considerato che ha 28 anni.

Perché gira che ti rigira, Vigorito è semplicemente Vigorito: colui di cui per sei mesi non sai neanche che esista, poi esce fuori e ti fa un partitone che, per te in primis, resterà indimenticabile. Dev'esser dura fare il "terzo portiere". Al posto suo chiunque altro cosa avrebbe fatto? Avrebbe chiesto la cessione, pregato per un'influenza di Bardi e Zappino o trascorso un anno in vacanza? Lui invece se n'è stato zitto, nel dimenticatoio, allenandosi come un forsennato, aspettando una chance che alla fine ha avuto. E che ha sfruttato al volo. Bravo, bravo, bravo. Da standing ovation la sua prova ed il suo atteggiamento.