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Il Frosinone incassa ed impara: poker Atalanta, canarini sconfittiTUTTO mercato WEB
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lunedì 20 agosto 2018, 22:22News
di Andrea Pontone
per Tuttofrosinone.com

Il Frosinone incassa ed impara: poker Atalanta, canarini sconfitti

L'ultima apparizione in Serie A per il Frosinone fu uno 0-4 rimediato al San Paolo dal Napoli di Gonzalo Higuain. Da quel lontano 14 maggio 2016 di tempo n'è passato, ma la squadra ciociara - seppur con l'intero organico e persino lo sponsor tecnico rinnovato - si ripresenta sulla scena principale del calcio italiano rimediando la stessa bieca figura. L'Atalanta approfitta della pochezza dei ragazzi di Longo per abbandonare lo stadio in pullman con tre reti e tre punti nel sacco. Esordio in campionato traumatico per la compagine laziale, rea di non interpretare al meglio la gara e d'adagiarsi sul grado infimo delle proprie qualità.

PRIME BATTUTE - Per una neopromossa è lecito aspettarsi un avvio in sordina, ma i canarini smentiscono il pronostico e si presentano in campo disputando nei primi minuti una partita ordinata. Linee di passaggio ben coperte, scacchiere disposto ad hoc sul rettangolo di gioco e tanta voglia di far bene. La fiamma giallazzurra, però, mano a mano si spegne ed ecco che prende il via la fiera di palle-gol per gli orobici: Barrow, Toloi e Pasalic fanno passare qualche grattacapo di troppo a Sportiello, che vede poi (al 13') insaccarsi in rete alle sue spalle un sinistro chirurgico del Papu Gomez. Grida vendetta il palo scheggiato pochi istanti prima da Camillo Ciano, al termine di un grande slalom a conferma delle sue doti balistiche.

COLPO ACCUSATO - La rete dello svantaggio disorienta la truppa frusinate, che si appella a tal punto solo e soltanto ai guantoni del proprio portiere: super-protagonista Marco Sportiello, con una scaldata di guanti sul tiro di Gosens (sinistro vellutato ma troppo centrale) e una doppia parata da felino a respingere le avances dell'asse Barrow-Gosens. Attivo sulla corsia mancina il tedesco classe '94: suo l'assist invitante per un de Roon che non scarta il cioccolatino e spara alto. Ci riprova anche il Papu, incrociando largo di piatto sul secondo palo. Verso il finale della prima frazione si riaffaccia in avanti il Frosinone. Con il solito numero 28: da Marcianise parte la punizione velenosa che al 41' si spegne sul fondo e colpisce l'esterno della rete.

SECONDO TEMPO - Niente cooling breack, si va direttamente negli spogliatoi. E il rientro dall'intervallo è dei peggiori per la squadra di Longo, che incassa dopo tre giri di lancette il colpo del k.o.: nessuno viene incontro a Zampano che lascia agli orobici la superiorità numerica sull'out mancino, Gomez è libero di crossare e sull'altro palo la prorompente falcata di Hans Hateboer (approfittante di un vuoto non colmato da Molinaro) viene premiata con la rete del raddoppio siglata a botta sicura. Un minuto dopo reagisce timidamente il Leone, con una smorzata di sinistro in controbalzo da parte di Emil Hallfredsson: l'islandese impatta male e la sfera accarezza il prato dell'Atleti Azzurri d'Italia adagiandosi comodamente a fondocampo. Rispondono i locali con un tiro a giro di Barrow largo d'un pelo. Nel mentre si registra un innocuo tentativo da quaranta metri di Zampano che intravede una porta non poi così tanto sguarnita.

GOLEADA FINALE - Il Frosinone con il passare dei minuti si dimostra sempre più poca cosa ed i padroni di casa ne approfittano per calare il tris: Pasalic sfila dalla corsia di destra e bacia la rete su assist di Gomez, con un ectoplasmatico Molinaro che arranca alle sue spalle conscio d'avere più di qualche responsabilità. Ben tre giocatori bergamaschi s'iscrivono alle audizioni che richiedono il poker: si tratta di de Roon, Zapata e Pasalic, i cui tentativi svaniscono nel nulla. Da segnalare tra le fila ciociare un paio di conclusioni sballate di Perica e un gol olimpico sfiorato da Ciano, il cui tentativo dalla bandierina viene deviato in corner con un tuffo di Gollini. I minuti passano ed il tempo esaurisce, alla fine l'Atalanta si concede anche il lusso di timbrare il 4-0 con il solito Gomez (tiro dal limite dell'area) e torna a casa a bottino pieno. Il risultato finale alla fine non può far altro che confermare l'obiettivo dei canarini: imparare.

IL TABELLINO:

ATALANTA 4-0 FROSINONE
Marcatori:
13' p.t. Gomez, 2' s.t. Hateboet, 16' s.t. Pasalic, 46' s.t. Gomez (A).

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (dal 29' Castagne); Pasalic (dal 35' s.t. Pessina); Barrow (dal 9' s.t. Zapata), Gomez.
Panchina: Berisha, Rossi, Valzania, Reca, Cornelius, Mancini, Adnan.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Krajnc; Zampano, Chibsah, Maiello (dal 16' s.t. Soddimo), Hallfredsson, Molinaro; Ciano (dal 36' s.t. Pinamonti), Perica (dal 36' s.t. Matarese).
Panchina: Bardi, Ghiglione, Ariaudo, Brighenti, Cassata, Capuano, Besea, Beghetto, Crisetig.
Allenatore: Moreno Longo.

Arbitro: Piccinini di Forlì.
Assistenti: Preti di Mantova; Rocca di Vibo Valentia.
IV ufficiale: Abisso di Palermo.
Addetto VAR: Fabbri di Ravenna.
Assistente VAR: Lo Cicero di Brescia.

NOTE: Ammoniti: Goldaniga, Perica (F).