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Viva la Ciociaria: 80' eroici, poi allo 'Stirpe' sbarcano i marziani
domenica 23 settembre 2018, 22:23News
di Andrea Pontone
per Tuttofrosinone.com

Viva la Ciociaria: 80' eroici, poi allo 'Stirpe' sbarcano i marziani

Scolpite questi nomi in lamine di pietra sotto al Campanile. Erigete loro un monumento, perché pur di ottenere quel che per poco non hanno ottenuto sarebbero stati disposti a morire in campo. Sportiello, Capuano, Salamon, Goldaniga, Zampano, Chibsah, Maiello, Hallfredsson, Molinaro, Campbell, Perica, Crisetig, Ciano, Cassata. Sono i quattordici prodi ciociari (subentrati compresi) ertisi a difensori della patria sul manto erboso del 'Benito Stirpe'. Hanno regalato un sogno all'intera tifoseria giallazzurra, fermando per quasi 80' sullo 0-0 una Juventus che da sette anni vanta sul petto la coccarda tricolore. La filastrocca più bella che la storia del Frosinone Calcio abbia raccontato in questa stagione: l'emblema di una terra che non si è mai arresa, di un popolo che continua a lottare. Ma poi non è andata: il marziano in provincia ha colpito e castigato un intero popolo. E Bernardeschi, migliore in campo, ha rifinito il tutto.

Avvio gagliardo da parte della truppa giallazzurra, apparsa determinata e grintosa nella prima parte di gioco, fase in cui si manifesta sul conto dei canarini anche uno spirito offensivo coraggioso. Dall'altra parte del campo attacca però una Juve vogliosa di vittoria, la quale tenta di far leva sull'estro e la genialità di Mr. 117 milioni: portano il nome di Cristiano Ronaldo le prime sortite bianconere in proiezione avanzata, con un Marco Sportiello più attento che mai ad opporsi alle conclusioni del portoghese. Tra CR7 e Zampano è un duello infinito: per quei pochi contrasti riusciti dal laterale frusinate è boato sugli spalti del 'Benito Stirpe'.

Col passare dei minuti comincia a delinearsi una discrepanza tecnica alquanto evidente, con i campioni d'Italia che salgono in cattedra e contemplano lo specchio avversario senza però riuscire mai a penetrare la linea di porta: Rugani in volée sfiora il gol più bello della sua carriera, poi il solito Ronaldo dispensa tiri a non finire da fuori area ma non impensierisce mai un Frosinone tutt'altro che timoroso. Al 34' il già ammonito Bentancur stende da dietro Zampano, bloccando la sua discesa lungo l'out di destra: il giocatore della Juventus meriterebbe l'espulsione ma l'arbitro chiude un occhio. Strano.

La fine della prima frazione di gioco si rivela un'autentica fiera di occasioni da rete: sfortunato Cuadrado che a botta sicura non inquadra lo specchio, impreciso Campbell al termine di una ripartenza in cui con il suo sprint in velocità sembrava volersi mangiare il campo. Pochi minuti dopo il momento che avrebbe potuto ergersi a pilastro della storia sportiva ciociara: nel cuore dell'area Perica devia non si sa come un pallone che per un pelo non s'insacca alle spalle di Sczeszny sotto la Curva Sud. A mezzo stadio (perché di infiltrati gobbi ce ne son parecchi) l'urlo resta spezzato in gola.



La ripresa inizia a spron battuto per gli ospiti, i quali tentano - in modo anche abbastanza protervo - di capitalizzare le molteplici palle-gol create. Ma la diga regge, tra un colpo a destra e un altro a sinistra. L'unica cosa certa è che quel numero 7 con la casacca bianca e nera sia più spietato che mai: si batte, attira a sé una quantità industriale di palloni e conclude appena può. Fantascientifico il colpo di tacco con cui avrebbe potuto sbloccare il parziale. E invece no: si resta sullo zero a zero, con le unghie e con i denti. Allora Allegri si gioca tutti i cambi a sua disposizione: non può far più nulla, li ha messi tutti in campo. Sono tutti lì, nella metà campo di destra rispetto alla nostra postazione, a cercare di bucare quella porta lì, come fecero Ciano e Maiello nella finale playoff contro il Palermo. Ma il tempo passa e gli autorevoli colossi ciociari si difendono asportandosi il cuore e gettandolo in campo. Fino a quando arriva Cristiano Ronaldo che in un attimo di secondo spezza i sogni del popolo canarino. Nel finale Bernardeschi fa 2-0, ed è un vero peccato.

Ma c'è da essere orgogliosi. Onore alla squadra di Longo, onore all'armata giallazzurra. Viva il Frosinone, viva la Ciociaria.