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Editoriale: un anno di Frosinone, il 2020 dei canariniTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 31 dicembre 2020, 17:30News
di Francesco Cenci
per Tuttofrosinone.com

Editoriale: un anno di Frosinone, il 2020 dei canarini

Anche quest’anno ripercorriamo l’anno solare 2020 del Frosinone, un anno iniziato benissimo, con una flessione poi nella parte centrale del campionato, fino alla disputa dei play off raggiunta per il rotto della cuffia, e giocati magistralmente tanto da arrivare a “pochi centimetri dalla serie A” nella doppia finale con lo Spezia. Infine la ripresa del campionato 2020-2021, fino ad arrivare ai giorni nostri.

L’inizio 2020 dei canarini

Il nuovo anno del Frosinone inizia con un pareggio casalingo ottenuto contro il Pordenone, vera rivelazione della Serie B 2019-2020. La vittoria di Ascoli rilancia le ambizioni dei canarini in chiave play off. Dalla partita del “Del Duca” in poi, la squadra di Nesta cambierà marcia. Nelle successive sei  partite, infatti, i ciociari centreranno i tre punti per ben cinque volte, salvo pareggiare in trasferta con il Livorno, fanalino di coda. Da quel 3 Marzo, succede un qualcosa di anomalo e inaspettato, che paralizzerà via via tutto il Mondo, compreso quello del pallone. Il Coronavirus infatti, stravolgerà la vita di tutti, impedendo ai sostenitori giallazzurri e a quelli di tutti Italia, di mostrare il loro affetto nei confronti delle loro squadre. Entreremo infatti, di lì a poco, nel periodo del Lockdown.  Sabato 7 Marzo si gioca al “Benito Stirpe” il match contro la Cremonese, l’ultimo prima del fermo dei campionati. Si  gioca a porte chiuse, in un clima surreale, come del resto, in tutti i restanti campi della cadetteria. Il Frosinone ci arriva da secondo in classifica ma, complice un arbitraggio che fa discutere e la mancanza del proprio pubblico, subisce una brutta sconfitta (finisce 0-2), con i canarini mai realmente in partita. E’ l’inizio di un incubo per l’Italia intera e per tutto l’universo calcistico. Il calcio, così come tutti gli altri sport, si ferma davanti alla potenza invisibile di un piccolo virus. Sarà l’inizio di una pura sofferenza e profonda tristezza, che ancora non siamo riusciti a rimuovere in maniera definitiva.

La crisi giallazzurra del post lockdown

Il calcio esce dal “letargo” forzato causato dalla terribile pandemia. La serie B riprenderà il 20 Giugno, con un’atmosfera del tutto surreale. Il Frosinone è impegnato sul campo di un Trapani in crisi nera e già sull’orlo di una retrocessione. Ma la partita, come era lecito aspettarsi dopo un lunghissimo stop, non regala grandissime emozioni. Al Provinciale, infatti, finisce con un pari (0-0). L’undici di Nesta sembra risentire dell’atmosfera cupa di questo calcio del tutto diverso. Infatti, fatta eccezione della vittoria casalinga, contro lo Spezia, i giallazzurri inanellano una serie di risultati poco soddisfacenti. Sicuramente ha pesato la mancanza  del caloroso pubblico ciociaro, da sempre il dodicesimo uomo in campo.  Arriviamo così all’ultima partita della regular season, giocata e pareggiata (1-1) con il Pisa, dove con l’ottavo posto, il Frosinone si qualifica per i play off.

La grande illusione dei play off

I canarini iniziano il loro percorso post stagione regolare molto presto, a causa dello sfavorevole posizionamento ottenuto in stagione. E’ il 5 Agosto, quando i ragazzi di Nesta scendono in campo, nel turno preliminare play off, per affrontare il sempre ostico Cittadella, a domicilio. Al Frosinone serve per forza di cose la vittoria, per proseguire il sogno promozione. E’ una partita vietata ai deboli di cuore, che si risolve a tempo scaduto con una magnifica volèe di Ciano da fuori area, il match finisce 2-3. E’ il tripudio per i canarini che passano il turno al minuto 121! Indubbiamente la miglior partita dei leoni degli ultimi anni.

Arriviamo alla doppia semifinale con il Pordenone dove viene sovvertito il fattore casalingo. Infatti, all’andata giocata allo Stirpe, i ramarri, con un gol di Tremolada all’82esimo battono i padroni di casa. E’ al ritorno che i canarini compiono la seconda impresa mettendo a segno nel giro di un quarto d’ora due gol con Ciano e Novakovich e resistendo ai tentativi dei padroni di casa di realizzare il gol della qualificazione.

La doppia finale è un vortice di emozioni: all’andata lo Spezia vinse a Frosinone con un gol di Gyasi al 21’, i canarini ebbero una scarsa reazione, ma dobbiamo tener conto che era il 16 Agosto e i liguri avevano sulle gambe una partita in meno. Nella partita di ritorno giocata il 20 Agosto, i ciociari giocano una gara davvero gagliarda e le speranze di promozione vengono alimentate da un gol di Rohden al 61’. L’ultima mezz’ora di gioco è un forcing dei ragazzi di Nesta e l’occasione ghiotta capita ad Ardemagni ,che viene anticipato sul più bello da un intervento miracoloso di Vignali. Davvero un gran peccato!

La nuova stagione 2020-2021

Nel mercato estivo, avvengono alcuni cambiamenti, vanno via alcune pedine importanti come Luca Paganini (dopo oltre 10 anni); Krajnc; Citro; Trotta; Matarese; Errico; Esposito; Bastianello; Campbell; Mastrantonio e Ghazoini, mentre arrivano alla corte di Nesta, Kastanos; Parzyszek; Curado; Carraro; Baroni; Volpe; Vitale e Boloca a campionato in corso. Il nuovo campionato inizia il 26 Settembre, troppo presto per i canarini, che hanno nelle gambe ancora le scorie dei play off. Purtroppo infatti si inizia con una secca sconfitta interna ad opera dell’ Empoli per 2-0. Nelle successive cinque partite però il Frosinone si rifà ampiamente vincendo quattro gare e pareggiandone una, fino ad arrivare alla sconfitta di Monza per 2-0 e alla seconda sosta del campionato.  Alla ripresa, nella partita interna col Cosenza, i giallazzurri perdono malamente per 2-0 contro un Cosenza, mai vincitore fino ad allora in campionato. Dopo questa disfatta però i ciociari, con grande orgoglio, inanellano un filotto di risultati utili, vincendo a Brescia, in casa con il Chievo, pareggiando a Lecce espugnando il campo della Reggiana e infine pareggiando con qualche rimpianto in casa con la sorprendente Salernitana di Mister Castori. E’ a Cittadella che si interrompe la serie, con una sconfitta di misura per 1-0 e una scialba prestazione della squadra di Ciano e compagni. Da ricordare che in questo match vi erano numerosi assenti in ambo le squadre causa Covid. E' nella partita successiva, in casa col Pordenone, che i ragazzi di Nesta compiono un capolavoro pareggiando 1-1 una partita affrontata con soli 14 uomini disponibili, di cui 3 portieri! Era successo infatti che ben altri 10 giocatori erano risultati positivi al Covid proprio poche ore prima del match. Da tener presente che erano scesi in campo calciatori come Vitale e Iacobucci che fino ad allora non avevano mai messo piede in campo, oppure gente come Boloca o Gori che avevano giocato pochissimo. Ovviamente, nell'ultimo match dell'anno, che avrebbe dovuto disputarsi a Pisa, la società canarina è stata quasi costretta a usufruire del jolly per ottenere il rinvio della partita, anche perchè avrebbe avuto un'altro uomo in meno, visto l'infortunio di Ciano.

Il cambio di gestione tecnica e la questione Dionisi

A metà Novembre, il Presidente Stirpe decide di compiere una rivoluzione tecnica, entra nell’organigramma societario come DS, Guido Angelozzi, ed arriva con pieni poteri. Si ha la sensazione che dopo 14 anni, il rapporto con l’ormai ex DG Ernesto Salvini sia giunto al capolinea. Il cambio gestione dell’area tecnica è dettata ovviamente dalla necessità di rimodulare le politiche societarie, adeguandole ai cambiamenti causati dal covid e alla mancanza del pubblico negli stadi,  con tutte le conseguenze economiche negative. Inoltre sembrava ormai irrinunciabile impostare una politica societaria puntando sui giovani e la loro crescita, bilanciando correttamente entrate e uscite, insomma portare in Ciociaria il modello Sassuolo, dimostratosi vincente e duraturo nel tempo.

Dopo la vittoria di Brescia, in casa Frosinone, viene fuori il caso Dionisi. La punta, che ha tanto contribuito alla causa dei canarini nelle due promozioni in serie A spesso con gol decisivi, e comunque un uomo spogliatoio, viene messo fuori squadra non venendo più convocato in tutte le partite successive. Le cause non vengono fuori del tutto, anche perché si innesca uno scarico di responsabilità tra le parti. Questa vicenda infiamma il dibattito tra i tifosi  pro-società e pro-Dionisi  e si potrà capire l’epilogo solo aspettando il mercato di Gennaio. Non ci resta che attendere! Per dovere di cronaca occorre citare anche Ardemagni, mai integratosi nella realtà ciociara e anche lui fortemente candidato a lasciare il Frosinone da qui a breve.

Vorremmo concludere questo editoriale con un pensiero di speranza per il futuro di tutti noi, del calcio e in particolare del Frosinone. Ci piacerebbe che si potesse debellare al più presto, in maniera definitiva questo subdolo virus, così da tornare ad una vita normale che ci possa consentire di tornare allo stadio e tifare tutti insieme per i colori giallazzurri.