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Empoli, Dionisi: "Il Frosinone ha sfiorato la A? E' passato. Dimostriamo chi siamo"
Trasferta ciociara per l'Empoli, che domani, all'esordio del campionato, se la vedrà con il Frosinone. Conferenza pre gara di mister Alessio Dionisi, all'esordio sulla panchina azzurra in gare ufficiali: "Sembra di non esser mai pronti, ma pronti lo siamo, e ci siamo arrivati come speravamo: qualche assenza c'è, ma le squadre si completeranno all'inizio di ottobre. L'importante è iniziare, anche se l'avversario non è dei più semplici, ma tanto vanno affrontate tutte: di certo il Frosinone farà un campionato importante, ha sfiorato la A, ma è inutile guardare al passato. Dimostreremo che siamo gli stessi ma con motivazioni forti. Anche se già alla prima partita non si può tirare una riga, vogliamo solo che il campo dica che ci siamo. Formazione? Non è mia abitudine svelarla prima, spesso neppure ai ragazzi, ma quella di domani non sarà quella definitiva: le mie scelte sono fatte sempre in base ai momenti, il martedì non ho già la formazione del sabato".
Una nota va poi al campionato: "E' un campionato legato alla stagione scorsa, a problemi che non possiamo nascondere, è una situazione ancora atipica che non dà vantaggi o svantaggi. Va solo presa per quello che è, niente di più. Pensiamo però a fare un campionato dove si venda cara la palle, puntando, come si dice, alla parte sinistra della classifica e giocando di squadra; sarà poi vietato partire battuti: dobbiamo essere squadra, voglio che si riconosca la squadra. Tutto quello che ci diciamo va poi fatto vedere in campo, perché un torneo non lo determinano gli episodi, ma la squadra".
Conclude: "E' presto per parlare, chiaro poi che chi ha organici importanti è avvantaggiato, ma io non guardo troppo oltre o agli altri, guardo in casa mia. Penso solo a quello che sarà il nostro match, che per me è e sarà sempre il più importante".
Una nota va poi al campionato: "E' un campionato legato alla stagione scorsa, a problemi che non possiamo nascondere, è una situazione ancora atipica che non dà vantaggi o svantaggi. Va solo presa per quello che è, niente di più. Pensiamo però a fare un campionato dove si venda cara la palle, puntando, come si dice, alla parte sinistra della classifica e giocando di squadra; sarà poi vietato partire battuti: dobbiamo essere squadra, voglio che si riconosca la squadra. Tutto quello che ci diciamo va poi fatto vedere in campo, perché un torneo non lo determinano gli episodi, ma la squadra".
Conclude: "E' presto per parlare, chiaro poi che chi ha organici importanti è avvantaggiato, ma io non guardo troppo oltre o agli altri, guardo in casa mia. Penso solo a quello che sarà il nostro match, che per me è e sarà sempre il più importante".
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