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L'Atalanta paga la mancanza di lucidità. La corsa Champions passa dal recupero di Udine
Una squadra scarica e con poche idee. Gasperini lo aveva detto in conferenza stampa: sarà una sfida complicata e così è stato. Il Genoa ha dimostrato di essere in un buon momento di forma dopo la prestazione in Coppa Italia contro la Juventus, la squadra di Ballardini si è difesa ad oltranza rischiando pure il colpaccio. Male la Dea - nonostante le valutazioni post gara del tecnico di Grugliasco -, poco brillante e con ancor meno idee: squadra stanca e poco convinta, soprattutto sulle proiezioni offensive e sulle giocate tra le linee. Il punto non complica la classifica, ma ora la corsa Champions passa dal recupero di Udine.
POCA CONCRETEZZA - Primo tempo col freno a mano tirato, con giocate prevedibili e qualche occasione non sfruttata. La ripresa non cambia il giudizio complessivo sulla compagine orobica: tante occasioni create, poca precisione in fase di rifinitura e qualche nota stonata sulle prestazioni dei singoli. Ulteriore nota di demerito per Josip Ilicic, protagonista nelle ultime gare ma sempre troppo nervoso: serve la sua qualità per poter sbloccare partite simili, ma il numero 72 non è riuscito in nessun modo a cambiare il corso del match. Il siparietto all'uscita evidenzia i nervi tesi di un giocatore che se vuole sa cambiare qualsiasi gara.
IL RECUPERO DI UDINE - Mercoledì si torna di nuovo in campo. L'Atalanta è stata fortunata a non giocare alla Dacia Arena prima del match decisivo con l'Ajax, ma ora la musica è cambiata. La sfida con l'Udinese sarà decisiva per rilanciare definitivamente la corsa e le ambizioni Champions dei nerazzurri. Prima i bianconeri, poi il Milan: serve portare a casa punti pesanti per poter delineare la classifica e lanciare ulteriori segnali alle dirette concorrenti.
POCA CONCRETEZZA - Primo tempo col freno a mano tirato, con giocate prevedibili e qualche occasione non sfruttata. La ripresa non cambia il giudizio complessivo sulla compagine orobica: tante occasioni create, poca precisione in fase di rifinitura e qualche nota stonata sulle prestazioni dei singoli. Ulteriore nota di demerito per Josip Ilicic, protagonista nelle ultime gare ma sempre troppo nervoso: serve la sua qualità per poter sbloccare partite simili, ma il numero 72 non è riuscito in nessun modo a cambiare il corso del match. Il siparietto all'uscita evidenzia i nervi tesi di un giocatore che se vuole sa cambiare qualsiasi gara.
IL RECUPERO DI UDINE - Mercoledì si torna di nuovo in campo. L'Atalanta è stata fortunata a non giocare alla Dacia Arena prima del match decisivo con l'Ajax, ma ora la musica è cambiata. La sfida con l'Udinese sarà decisiva per rilanciare definitivamente la corsa e le ambizioni Champions dei nerazzurri. Prima i bianconeri, poi il Milan: serve portare a casa punti pesanti per poter delineare la classifica e lanciare ulteriori segnali alle dirette concorrenti.
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