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...con Sabri Lamouchi
“Genoa e Parma, che ricordi! Vorrei allenare i gialloblù. Ripresa, brutto senza tifosi. E che bravo Bennacer...”
“Di Genoa e Parma ho grandi ricordi, conoscere il calcio italiano è stata una fortuna”. Così a TuttoMercatoWeb il doppio ex Sabri Lamouchi, oggi allenatore del Nottingham.
Genoa o Parma: per chi tifa?
“A Parma ho passato tre anni meravigliosi e ho vinto un trofeo. Ma sono legato anche al Genoa”.
Si aspettava queste difficoltà per il Genoa?
“No. Ma il calcio è così.... quando non fai le scelte giuste rischi di pagare”.
Com’è la ripresa post Covid?
“Giocare in uno stadio vuoto è particolare, non c’è la stessa atmosfera e chiaramente anche l’intensità viene un po’ meno. Fisicamente le squadre non sono pronte, si vede. Questa situazione è unica al mondo. L’Italia è stato il primo Paese a chiudere le frontiere, una scelta giusta. Ma non ne siamo ancora chiusi. Senza tifosi è tutto diverso. Giusto finire il campionato per chiudere la stagione però è tutto complicato, ci dobbiamo adattare. La Germania ha dimostrato di aver gestito al meglio la situazione. In Inghilterra abbiamo avuto poco tempo per lavorare e il calendario è impegnativo. Dobbiamo stare attenti”
E il suo Nottingham?
“Vogliamo giocare i playoff e ottenere la promozione in Premier League. Il Nottingham Forrest è una squadra importante”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Quando ti trovi bene in un posto pensi sempre al ritorno. L’Italia è passione. Mi piacerebbe tornare a Parma da allenatore, sarebbe una bella storia”.
La sorpresa della Serie A?
“Bennacer. Che bravo. Mi ha impressionato la sua facilità di inserimento in un grande club”.
Genoa o Parma: per chi tifa?
“A Parma ho passato tre anni meravigliosi e ho vinto un trofeo. Ma sono legato anche al Genoa”.
Si aspettava queste difficoltà per il Genoa?
“No. Ma il calcio è così.... quando non fai le scelte giuste rischi di pagare”.
Com’è la ripresa post Covid?
“Giocare in uno stadio vuoto è particolare, non c’è la stessa atmosfera e chiaramente anche l’intensità viene un po’ meno. Fisicamente le squadre non sono pronte, si vede. Questa situazione è unica al mondo. L’Italia è stato il primo Paese a chiudere le frontiere, una scelta giusta. Ma non ne siamo ancora chiusi. Senza tifosi è tutto diverso. Giusto finire il campionato per chiudere la stagione però è tutto complicato, ci dobbiamo adattare. La Germania ha dimostrato di aver gestito al meglio la situazione. In Inghilterra abbiamo avuto poco tempo per lavorare e il calendario è impegnativo. Dobbiamo stare attenti”
E il suo Nottingham?
“Vogliamo giocare i playoff e ottenere la promozione in Premier League. Il Nottingham Forrest è una squadra importante”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Quando ti trovi bene in un posto pensi sempre al ritorno. L’Italia è passione. Mi piacerebbe tornare a Parma da allenatore, sarebbe una bella storia”.
La sorpresa della Serie A?
“Bennacer. Che bravo. Mi ha impressionato la sua facilità di inserimento in un grande club”.
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