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Stipendi, giorni caldi: la soluzione Juve non piace alla Lega Serie A. Oggi si tratterà con l'AIC
Giorni decisivi tra Lega Serie A e AIC, il tema resta quello delle riduzioni degli stipendi dei calciatori finché il calcio non ripartirà. Il Corriere della Sera fa il punto, partendo dalla decisione della Juventus, che ha trovato un accordo con i propri tesserati per tagliare quattro mensilità, con un risparmio attualmente calcolato sui 90 milioni di euro. Un accordo che potrà essere modificato se e quando si rientrerà in campo.
Una soluzione che non piace alla Lega. I vertici di via Rosellini, infatti, avrebbero voluto tenere un fronte compatto. E vedono, secondo il quotidiano, in questa mossa un escamotage di bilancio. Oggi ci sarà un confronto con l'assocalciatori: l'intenzione è quella di proporre all'assocalciatori il congelamento degli stipendi da marzo a giugno. Il fronte, però, è disomogeneo: Juve a parte, diverse big hanno già scelto la propria strada o stanno conducendo le rispettive trattative.
La ricetta Juve è gradita all'AIC. A qualcuno potrebbe sembrare strano, ma i giocatori hanno capito quanto sia importante fare la propria parte, e accordi individuali possono essere la soluzione. A livello generale, il sindacato non vorrebbe sentir parlare di congelamento senza regolarizzare i pagamenti di febbraio e gennaio. E, come abbiamo sempre raccontato, prima di ogni decisione definitiva vorrebbe che fosse quantificato il danno che il calcio italiano subirà.
Una soluzione che non piace alla Lega. I vertici di via Rosellini, infatti, avrebbero voluto tenere un fronte compatto. E vedono, secondo il quotidiano, in questa mossa un escamotage di bilancio. Oggi ci sarà un confronto con l'assocalciatori: l'intenzione è quella di proporre all'assocalciatori il congelamento degli stipendi da marzo a giugno. Il fronte, però, è disomogeneo: Juve a parte, diverse big hanno già scelto la propria strada o stanno conducendo le rispettive trattative.
La ricetta Juve è gradita all'AIC. A qualcuno potrebbe sembrare strano, ma i giocatori hanno capito quanto sia importante fare la propria parte, e accordi individuali possono essere la soluzione. A livello generale, il sindacato non vorrebbe sentir parlare di congelamento senza regolarizzare i pagamenti di febbraio e gennaio. E, come abbiamo sempre raccontato, prima di ogni decisione definitiva vorrebbe che fosse quantificato il danno che il calcio italiano subirà.
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