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TMW RADIO - Sconcerti: "Lazio-Torino non si recupera per forza. Juve, ormai è anno zero"TUTTO mercato WEB
martedì 2 marzo 2021, 19:39Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Sconcerti: "Lazio-Torino non si recupera per forza. Juve, ormai è anno zero"

Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco "Un precedente solo non può fare legge. Peraltro non se c'erano due sentenze di condanna al Napoli e una per far rigiocare la partita. La motivazione dell'ultimo disse che la condanna era stata motivata ingiustamente dalla Corte d'Appello, che non ci fosse stato un giudizio sereno ma una condanna troppo pesante. Mi pare non si fosse entrati nel merito sul fatto se contasse più il parere della Asl o il patto tra calcio e Stato. Non sarei così sicuro che sia tutto automatico, e non siamo davanti a una pantomima: ci sono cose che vanno fatte, e infatti si presenta pure l'arbitro che è parte neutra. Se la Lazio non si fosse presentata avrebbe avuto anche lei partita persa... Ci sono delle regole".

Hanno tutti ragione e tutti torto?
"C'è però una contraddizione in termini: la Asl rappresenta la municipalità e quindi lo Stato, ma la regola che permette alle squadre di andare a giocare è anch'essa frutto di un accordo tra calcio e Stato, visto che c'è la firma di Spadafora, allora Ministro. Sono cose fatte per sopravvivere: chiaramente non si sarebbe dovuto giocare a pallone, i calciatori hanno fatto sacrifici enormi, sono caduti come foglie d'autunno per quanti se ne sono ammalati. Credevo addirittura si fosse arrivati all'immunità di gregge".

Non si poteva evitare tutto questo arrivare a ridosso?
"Perché? Non è stata presa nessuna decisione nuova, c'è un protocollo firmato, c'è una legge. Puoi fare come ti dice o come dice la Asl, sapendo però che dal punto di vista sportivo perdi la partita. La decisione di 10 mesi fa è stata fatta per salvare questa, di stagione. Non si può far decidere le sorti del calcio ai DPCM: già il calcio sta morendo nonostante si giochi. L'azienda è troppo grossa per poterla giudicare nei dettagli".


La Juventus ha perso l'ultimo treno a Verona?
"Sì. Ci sono dei dati molto evidenti: il massimo dei punti recuperati tra la 24^ giornata e la fine da Ancelotti che ne recuperò 9 proprio alla Juve, è stato di 5 punti. Per un recupero così grande servirebbe la crisi di chi sta davanti. Per quanto riguarda la lotta salvezza, invece, il massimo divario recuperato è di 4 punti, perciò chi è a 25 potrebbe essere tranquillo. La differenza però è che dietro oggi ci sono squadre importanti come Torino e Cagliari".

Dove sono i problemi della Juve?
"Mi sembra evidente che quest'anno ci sia stata una somma di debolezze per la Juventus, che ha cercato di fare un passo lungo tramite piccoli. Hanno messo insieme troppe debolezze: la prima è stata cacciare gli ultimi due allenatori che hanno vinto il campionato, accettando l'incognita di prendere un allenatore che non aveva mai allenato. Poi è stato fatto un mercato molto complesso, di prestiti. Si sono incasinati sul centravanti con quell'operazione balorda per Suarez, poi ci sono stati 113 milioni di euro di prestiti da riscattare. Sono stati fatti debuttare quattro ragazzi e tiene solo quattro centrocampisti giocando a tre... In attacco mancava un attaccante, già da prima dell'infortunio di Dybala mancava la riserva di Ronaldo e Morata. Tutto ciò, mescolato al problema economico che è serio, anche se non c'è pericolo di chiudere secondo il bilancio e le prospettive future. Davanti a tutto ciò, e l'indeterminatezza della pandemia, mi viene da pensare che la Juve abbia trasformato una stagione di per sé precaria in un anno zero".