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...con Calderoni
“Che emozione il gol al Milan! Tifavo Juve, ora provo a batterla... e chiederò la maglia ad Alex Sandro. Anno importante, mi gioco tutto. Liverani la nostra guida. Pioli, in bocca al lupo...”
Minuto 92, partita quasi finita. Speranze riposte in archivio. E invece no. Marco Calderoni tira fuori la magia che non ti aspetti. Un tiro dalla distanza che s’insacca alle spalle di Donnarumma. E il Lecce pareggia contro il miglior Milan dell’ultimo periodo. San Siro ammutolito. “Un’emozione incredibile. Sentivo qualcosa, ho tirato. L’ho presa bene. Pensavo che la palla finisse sul palo. E invece ho fatto gol, che gioia...”, commenta Calderoni a TuttoMercatoWeb.
Eroe per una sera, ha rovinato la prima di Pioli. Telefono bollente, immagino.
“Si, tanti messaggi. Sono cose che fanno piacere. Qualcuno mi ha scritto ‘hai fatto un gran gol, ma proprio al Milan dovevi farlo?’. È stata una bella emozione”.
Lei e Babacar due calciatori allenati da Pioli. Domenica sera gli avete fatto un brutto scherzo...
“Ho incontrato il mister e il suo vice dopo. Ci siamo salutati, gli auguro di fare bene”.
Avete affrontato il miglior Milan degli ultimi tempi...
“Si, soprattutto nel primo tempo. Ma è stato bravo Gabriel così come tutti noi. Per noi è un punto d’oro. Nel primo tempo il Milan ha creato tanto, siamo stati bravi a rimanere in partita”.
La vittoria a Torino, il pareggio contro il Milan. Questo Lecce sta mettendo fieno in cascina per la salvezza.
“Per noi raggiungere la salvezza vuol dire veramente tanto. Stiamo raccogliendo un po’ di più fuori casa. Sabato incontriamo la squadra favorita per lo Scudetto, ma grazie al risultato contro il Milan, alla partita contro la Juve arriviamo con un po’ di consapevolezza in più”.
Per lei è una stagione importante. La prima vera in Serie A, dove era già stato nel 2010 per poco tempo, a Palermo.
“Si. Questo è un anno importante. Non sono più un ragazzo di vent’anni, so che mi gioco tanto”.
Liverani è stato anche suo compagno di squadra, oggi è il suo allenatore. Come lo ha ritrovato?
“È una persona molto sanguigna, pretende tanto. Conosce il calcio, per noi tutto ciò che dice lo prendiamo come una lezione. Come giocatore era molto duro sopratutto con i giovani, ma lo faceva per farci crescere. E oggi ha gli stessi modi di fare”.
Il suo modello?
“Alex Sandro, avrò la fortuna di giocarci contro e magari provare a rubare qualche segreto. Sabato gli chiederò la maglia, vediamo se accetta (sorride, ndr). Da piccolo ero juventino, sabato sarà un motivo in più per sfidare i bianconeri. E come detto, arriviamo alla partita con un po’ di consapevolezza in più”.
Eroe per una sera, ha rovinato la prima di Pioli. Telefono bollente, immagino.
“Si, tanti messaggi. Sono cose che fanno piacere. Qualcuno mi ha scritto ‘hai fatto un gran gol, ma proprio al Milan dovevi farlo?’. È stata una bella emozione”.
Lei e Babacar due calciatori allenati da Pioli. Domenica sera gli avete fatto un brutto scherzo...
“Ho incontrato il mister e il suo vice dopo. Ci siamo salutati, gli auguro di fare bene”.
Avete affrontato il miglior Milan degli ultimi tempi...
“Si, soprattutto nel primo tempo. Ma è stato bravo Gabriel così come tutti noi. Per noi è un punto d’oro. Nel primo tempo il Milan ha creato tanto, siamo stati bravi a rimanere in partita”.
La vittoria a Torino, il pareggio contro il Milan. Questo Lecce sta mettendo fieno in cascina per la salvezza.
“Per noi raggiungere la salvezza vuol dire veramente tanto. Stiamo raccogliendo un po’ di più fuori casa. Sabato incontriamo la squadra favorita per lo Scudetto, ma grazie al risultato contro il Milan, alla partita contro la Juve arriviamo con un po’ di consapevolezza in più”.
Per lei è una stagione importante. La prima vera in Serie A, dove era già stato nel 2010 per poco tempo, a Palermo.
“Si. Questo è un anno importante. Non sono più un ragazzo di vent’anni, so che mi gioco tanto”.
Liverani è stato anche suo compagno di squadra, oggi è il suo allenatore. Come lo ha ritrovato?
“È una persona molto sanguigna, pretende tanto. Conosce il calcio, per noi tutto ciò che dice lo prendiamo come una lezione. Come giocatore era molto duro sopratutto con i giovani, ma lo faceva per farci crescere. E oggi ha gli stessi modi di fare”.
Il suo modello?
“Alex Sandro, avrò la fortuna di giocarci contro e magari provare a rubare qualche segreto. Sabato gli chiederò la maglia, vediamo se accetta (sorride, ndr). Da piccolo ero juventino, sabato sarà un motivo in più per sfidare i bianconeri. E come detto, arriviamo alla partita con un po’ di consapevolezza in più”.
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