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Gianluca Rossi per Linterista.it: "La quiete dopo la tempesta (del calciomercato)"
Il weekend appena trascorso, parafrasando Giacomo Leopardi, è stato come la quiete prima della tempesta.
La tempesta riguarda ovviamente il mercato dell’Inter con gli arrivi e le partenze più o meno già annunciati.
Tra gli arrivi spicca il Lukaku-day, fissato per mercoledì 29 con le visite all’Humanitas di Rozzano, l’idoneità sportiva al Coni e poi la firma nella sede di viale della Liberazione: il piano con aereo privato da Olbia a Milano è già stato messo a punto nei minimi dettagli.
Tra le partenze, c’è sempre quella dolorosa di Skriniar, perché in questa settimana, dopo la richiesta dell’Inter di 80 milioni di euro e la proposta del PSG di 50 milioni di euro, le parti si stanno avvicinando fino al punto di incontro, previsto tra i 65 milioni e il 70 milioni di euro, magari a 68 come fu un anno fa per Hakimi, con una serie di bonus ancora tutti da stabilire. Al momento l’Inter è scesa ufficiosamente a 70 e il PSG è salito, altrettanto ufficiosamente, a 60: insomma ci siamo. Da segnalare però il persistente disturbo del Chelsea, che da un lato sembrerebbe aiutato dall’operazione Lukaku, ma dall’altro si è comunque mosso troppo tardi.
Tra gli altri arrivi ci sono da sistemare le posizioni e le contropartite per Asllani e Bellanova, tra le altre partenze quella di Pinamonti con una manciata di milioni di euro che ballano ancora tra Inter a Atalanta e soprattutto gli adii di Vidal e di Alexis Sanchez, che ha già rifiutato diverse destinazioni: l’Inter è fiduciosa di cavarsela, come sappiamo da tempo, con le buonuscite, anche se tra i due cileni Sanchez continua ad essere quello meno malleabile. Il Leone continua a rifiutare ogni proposta: l’ultima in ordine di tempo pare sia stata quella dell’Aston Villa, dopo Siviglia e Villarreal, Marsiglia e Galatasaray. Ma all’Inter sono fiduciosi di risolverla a breve. Vedremo.
Poi si passerà alla definizione di Bremer, dove i discorsi con il giocatore sono già a posto a tempo e finalmente anche quelli con Cairo sembrano aver trovato un punto di svolta positiva, anche se sulla contropartita tecnica chiesta da Cairo, ossia il giovane Campione d’Italia della Primavera Cesare Casadei, l’Inter continua a storcere il naso. Magari la formula con riscatto e controriscatto potrà mettere tutti d’accordo.
E poi c’è Dybala che, timoroso di ritrovarsi a piedi, sta sondando altre strade, tipo l’Atletico Madrid, ma senza successo. Marotta e Zanetti lo aspettano a braccia aperte, un po’ meno Ausilio che deve trovargli lo spazio salariale. Anche la Joya però deve dimostrare di volere fortemente l’Inter, come ha fatto Lukaku. Se qualche altro club, penso al Milan, volesse davvero scatenarsi su Dybala questo sarebbe il momento giusto ma pare che dall’altra parte del Naviglio abbiano altre idee. Quali? Le sapremo da Paolo Maldini che tutti danno prossimo alla firma e quindi garante dei milanisti, come lui stesso aveva chiesto nella famosa intervista alla Gazzetta dello Sport alle proprietà. Se però nemmeno il Milan dovesse poi muoversi verso Dybala, la Joya si ritroverebbe nella strana situazione di essere l’unico parametro zero costretto ad abbassare ogni sua pretesa pur di andare all’Inter e senza nemmeno la garanzia di un posto da titolare. Dopo aver tirato parecchio la corda, adesso la corda a tirarla è l’Inter, soprattutto riducendo a 5 milioni la parte fissa del suo eventuale contratto triennale e legando i bonus ad un alto numero di presenze, cosa certamente non gradita all’entourage dell’argentino.
Insomma, al momento Dybala resta, come tempistiche, il più lontano di tutti i colpi di mercato dell’Inter e certamente quello che verrà chiuso per ultimo, sempre che lo si chiuda.
La tempesta riguarda ovviamente il mercato dell’Inter con gli arrivi e le partenze più o meno già annunciati.
Tra gli arrivi spicca il Lukaku-day, fissato per mercoledì 29 con le visite all’Humanitas di Rozzano, l’idoneità sportiva al Coni e poi la firma nella sede di viale della Liberazione: il piano con aereo privato da Olbia a Milano è già stato messo a punto nei minimi dettagli.
Tra le partenze, c’è sempre quella dolorosa di Skriniar, perché in questa settimana, dopo la richiesta dell’Inter di 80 milioni di euro e la proposta del PSG di 50 milioni di euro, le parti si stanno avvicinando fino al punto di incontro, previsto tra i 65 milioni e il 70 milioni di euro, magari a 68 come fu un anno fa per Hakimi, con una serie di bonus ancora tutti da stabilire. Al momento l’Inter è scesa ufficiosamente a 70 e il PSG è salito, altrettanto ufficiosamente, a 60: insomma ci siamo. Da segnalare però il persistente disturbo del Chelsea, che da un lato sembrerebbe aiutato dall’operazione Lukaku, ma dall’altro si è comunque mosso troppo tardi.
Tra gli altri arrivi ci sono da sistemare le posizioni e le contropartite per Asllani e Bellanova, tra le altre partenze quella di Pinamonti con una manciata di milioni di euro che ballano ancora tra Inter a Atalanta e soprattutto gli adii di Vidal e di Alexis Sanchez, che ha già rifiutato diverse destinazioni: l’Inter è fiduciosa di cavarsela, come sappiamo da tempo, con le buonuscite, anche se tra i due cileni Sanchez continua ad essere quello meno malleabile. Il Leone continua a rifiutare ogni proposta: l’ultima in ordine di tempo pare sia stata quella dell’Aston Villa, dopo Siviglia e Villarreal, Marsiglia e Galatasaray. Ma all’Inter sono fiduciosi di risolverla a breve. Vedremo.
Poi si passerà alla definizione di Bremer, dove i discorsi con il giocatore sono già a posto a tempo e finalmente anche quelli con Cairo sembrano aver trovato un punto di svolta positiva, anche se sulla contropartita tecnica chiesta da Cairo, ossia il giovane Campione d’Italia della Primavera Cesare Casadei, l’Inter continua a storcere il naso. Magari la formula con riscatto e controriscatto potrà mettere tutti d’accordo.
E poi c’è Dybala che, timoroso di ritrovarsi a piedi, sta sondando altre strade, tipo l’Atletico Madrid, ma senza successo. Marotta e Zanetti lo aspettano a braccia aperte, un po’ meno Ausilio che deve trovargli lo spazio salariale. Anche la Joya però deve dimostrare di volere fortemente l’Inter, come ha fatto Lukaku. Se qualche altro club, penso al Milan, volesse davvero scatenarsi su Dybala questo sarebbe il momento giusto ma pare che dall’altra parte del Naviglio abbiano altre idee. Quali? Le sapremo da Paolo Maldini che tutti danno prossimo alla firma e quindi garante dei milanisti, come lui stesso aveva chiesto nella famosa intervista alla Gazzetta dello Sport alle proprietà. Se però nemmeno il Milan dovesse poi muoversi verso Dybala, la Joya si ritroverebbe nella strana situazione di essere l’unico parametro zero costretto ad abbassare ogni sua pretesa pur di andare all’Inter e senza nemmeno la garanzia di un posto da titolare. Dopo aver tirato parecchio la corda, adesso la corda a tirarla è l’Inter, soprattutto riducendo a 5 milioni la parte fissa del suo eventuale contratto triennale e legando i bonus ad un alto numero di presenze, cosa certamente non gradita all’entourage dell’argentino.
Insomma, al momento Dybala resta, come tempistiche, il più lontano di tutti i colpi di mercato dell’Inter e certamente quello che verrà chiuso per ultimo, sempre che lo si chiuda.
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