Vecchi: "Io all'Inter perché il diktat di Samaden era 'allenare la Primavera come una prima squadra'"

L'ospite speciale di 'Caffè Doppio', format di Inter Channel, è il tecnico della Primavera Stefano Vecchi, che nel corso della chiacchierata con Roberto Scarpini ha ripercorso il tragitto che dal Carpi lo ha portato in nerazzurro: "Ho allenato il Carpi in Serie B, chiudendo con 5-6 vittorie il girone d'andata. Quando sono andato via, poi, la squadra è rimasta più o meno nella stessa posizione, mentre l'anno dopo ha vinto il campionato. Il rammarico è che poteva toccare a me, ma in ogni caso - ha ammesso l'orobico - sono contentissimo di quello che è successo sia al Carpi che a me". 

Ma com'è nata la trattativa con l'Inter? "Mi ha chiamato il ds del Sudtirol Piazzi dicendomi che Samaden aveva chiesto il mio numero di telefono. Appena l'ho saputo, gli ho detto che se mi voleva all'Inter, ci sarei andato subito. Poi, effettivamente Samaden mi ha spiegato cosa cercavano, e io, molto sinceramente, gli ho detto che non avevo mai lavorato con i ragazzi. Non mi sentivo all'altezza per il Settore giovanile, anche se gli ho fatto capire che all'Inter ci sarei andato a piedi. Lui mi ha risposto che stavano cercando un tecnico che allena come si allena una Prima squadra. E allora è stato lì che ho pensato di poter essere all'altezza per farlo".