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SMS e l'Inter: stasera avversari, in futuro chissà. Il serbo poteva essere nerazzurro, Marotta ci riproveràTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 25 settembre 2019, 18:05In Primo Piano
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

SMS e l'Inter: stasera avversari, in futuro chissà. Il serbo poteva essere nerazzurro, Marotta ci riproverà

Poteva essere, ma non è stato. Rispetto alle precedenti sessioni di mercato la scorsa estate Sergej Milinkovic-Savic sarebbe davvero potuto salire su un volo Roma-Milano per iniziare una nuova esperienza professionale, con la maglia dell'Inter. In casa Lazio per la prima volta c'era disponibilità a trattare la cessione, sempre a cifre comunque molto alte, e Beppe Marotta (che già lo voleva portare alla Juventus) ha parlato a lungo con il club biancoceleste in merito a un possibile affare. Mai concretizzatosi, nonostante le buone intenzioni, per il mancato incastro di alcuni tasselli del puzzle.

Il piano era chiaro: regalare ad Antonio Conte un centrocampista di alto profilo per rendere ancora più robusta la sua Inter. I candidati al ruolo erano due: il serbo, appunto, e Arturo Vidal, vecchia conoscenza del tecnico salentino e disponibile a tornare in Italia dopo aver solo sfiorato il nerazzurro un anno prima. Il cileno sarebbe stata un'operazione low cost, un prestito secco che avrebbe trovato il consenso del Barcellona, con problemi di abbondanza in mediana. Ma sia per Re Arturo sia per SMS la conditio sine qua non era l'uscita di un altro centrocampista, dopo quella di Joao Mario. Il candidato principale doveva essere Borja Valero, che dopo il mancato ritorno a Firenze non è stato solleticato dalle proposte provenienti dalla Liga e dal Qatar, preferendo concludere il suo contratto a Milano. Se lo spagnolo avesse accettato, anche per questioni di bilancio è plausibile che Marotta e Ausilio avrebbero virato su Vidal, visti i costi elevati dell'affare Milinkovic-Savic.

Il classe '95 della Lazio, però, è stato sempre il primo vero obiettivo anche se piuttosto complesso. Discorsi embrionali con Igli Tare ce ne sono stati, si è parlato anche di possibili contropartite (l'Inter ha provato a offrire Joao Mario o Roberto Gagliardini, i biancocelesti hanno risposto chiedendo Sebastiano Esposito ricevendo un 'no' secco) e sulla carta il budget per un investimento da circa 80 milioni complessivi non sarebbe stato irraggiungibile. Ma tutto girava intorno al destino di Mauro Icardi, che se avesse accettato la cessione al Napoli avrebbe permesso ai nerazzurri di girare l'incasso a Claudio Lotito in cambio del serbo, il quale avrebbe firmato un quinquennale da 4,5/5 milioni a stagione più bonus. Anche un eventuale scambio tra l'attaccante argentino e Paulo Dybala con la Juventus avrebbe ritagliato nel bilancio nerazzurro uno spazio per un altro importante acquisto, grazie alla plusvalenza garantita dalla valutazione di Maurito. Insomma, le condizioni per vedere SMS con la maglia dell'Inter in questa stagione c'erano tutte, ma i tasselli determinanti di questo puzzle non sono andati al loro posto. E tutto è sfumato, in attesa chissà di un nuovo tentativo in un futuro prossimo, senza dimenticare tuttavia che il centrocampista piace molto anche ad altri club altospendenti (il Manchester United aveva praticamente chiuso il suo acquisto, salvo poi tirarsi indietro).

Intanto stasera Milinkovic-Savic sarà avversario dell'Inter, e rappresenterà per la squadra di Conte uno spauracchio da neutralizzare. La scorsa stagione fu protagonista del gol che diede il successo alla Lazio al Meazza, nel periodo più critico per i nerazzurri di Luciano Spalletti. Ma nello scontro in Tim Cup (che sorrise ai rigori ancora ai biancocelesti) rischiò di mandare in fumo la qualificazione con un intervento inutile in area ai danni di Danilo D'Ambrosio, che permise a Icardi di realizzare l'illusorio rigore del pareggio proprio al 120'. In generale, comunque, il serbo ha spesso ben impressionato contro l'Inter, che in un modo o nell'altro rimarrà ancora a lungo un possibile sbocco per la propria carriera. Se sia Marotta sia Conte sono d'accordo sul fatto che possa dare davvero quel quid in più alla squadra, di certo ci riproveranno. Nella speranza che stavolta il puzzle possa completarsi senza intoppi.

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