Casarin: "Rigore di Sensi, Giacomelli sereno nell'accettare la rivisitazione del Var"

Nel suo spazio ''fischio finale' sul Corriere della Sera, Paolo Casarin, ex arbitro e designatore, concentra la sua attenzione sui falli di mano nell'era del Var: "Nel calcio riaffiora, dopo l’editto estivo dell’Ifab, la possibilità che ogni contatto del braccio con il pallone diventi un fallo essendo stato cancellato il filtro dell’involontarietà. Si può subire o avere un rigore senza colpa o senza merito. Una modifica che ha diviso in parti uguali e contrapposte arbitri, allenatori, giornalisti e appassionati. In particolare gli arbitri che ora velocizzano la decisione e poi semmai si correggono su indicazione della Var. È il caso di Giacomelli (Lecce-Inter) sereno nell’accettare la rivisitazione suggerita dall’attento Var Guida per un rigore concesso al Lecce e inesistente.

In Napoli-Fiorentina il capace Pasqua non dà un rigore inesistente di Allan, si reca per scrupolo al monitor del Var Fabbri e conferma la prima decisione giusta. Anche il Var può pensare, sul mani, in modo opposto all’arbitro! Il giovane Giua, in Brescia-Cagliari, conferma talento e supponenza evidente. Ma crescerà; giusto il rigore concesso al Cagliari per fallo di Tonali. In area di rigore molta severità per le mani, molto meno in mezzo al campo dove scontri fisici e scivolate pericolose vengono liquidate con ammonizioni".