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Ince e il tema razzismo: "Temo che in Italia non pensino sia una cosa così brutta"
mercoledì 24 marzo 2021, 23:06News
di Christian Liotta
per Fcinternews.it

Ince e il tema razzismo: "Temo che in Italia non pensino sia una cosa così brutta"

Nella lunga intervista rilasciata a Sky Sports, l'ex centrocampista dell'Inter Paul Ince tocca anche il tema, purtroppo sempre attuale, del razzismo verso i giocatori di colore. Raccontando di come il suo arrivo a Milano non fu dei più felici, per via di alcuni graffiti sui muri circostanti il Meazza dove veniva apostrofato con un insulto a sfondo razziale. "Ma non ne fui infastidito. Sono stato educato a subire abusi razzisti con i miei amici a Dagenham e il razzismo era diffuso nei primi anni '80 quando ero al West Ham. Non era qualcosa che mi avrebbe dissuaso da quella che era la mia missione all'Inter. In Italia, c'era una cultura in cui pensavano che fosse giusto gridare insulti razzisti ai giocatori neri. Ma il fatto era che stavano arrivando sempre più giocatori neri in Serie A, quindi abbiamo sentito che era qualcosa che andava fermato". 

Nella stagione 1995-96, Ince fu fatto oggetto di cori razzisti pesanti a Cremona dopo uno scontro di gioco col portiere avversario, un episodio che portò Massimo Moratti a sporgere denuncia e per il quale il sindaco della città lombarda Paolo Bodini fu portato a scrivere una lettura di scuse al giocatore: "È stato carino da parte sua, ma a Cremona non ci sono tornato di nuovo, questo è certo. Abbiamo fatto un ottimo lavoro eliminando il razzismo in Inghilterra: giocatori, stampa, Premier League e federazione, abbiamo sempre fatto tutto il possibile per sradicarlo. Ma in Italia temo che non pensino sia una cosa così brutta".