Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / In Primo Piano
Strama: "È un sogno, non ho paura. Moratti incanta! I giovani e Mou..."
martedì 27 marzo 2012, 17:28In Primo Piano
di Redazione FcInterNews
per Fcinternews.it
fonte Dagli inviati ad Appiano Gentile Domenico Fabbricini e Fabio Costantino

Strama: "È un sogno, non ho paura. Moratti incanta! I giovani e Mou..."

Il giorno di Andrea Stramaccioni: dopo il primo allenamento con il suo nuovo gruppo, il tecnico romano incontra la stampa per la sua prima conferenza stampa da allenatore dell'Inter, incarico del quale è stato insignito ieri. Ecco le sue prime parole ufficiali in risposta alle domande dei numerosi giornalisti presenti ad Appiano Gentile, tra cui anche FcInterNews.it:

Le tue prime sensazioni, dalla vittoria in NGS al primo allenamento.
E' un bellissimo sogno, sono passato dalla vittoria di Londra che ora sembra lontana mesi alla chiamata di ieri. Emozioni che solo il calcio di questi livelli sa trasmetterti. Un grande successo della Primavera frutto del lavoro di tutti, ci ho messo la faccia ma c'è un lavoro della società. E' la vittoria dell'Inter e del calcio italiano. Per il resto inaspettato, un sogno che cercherò di onorare.

Queste prime ore sono state come attraversare il Gran Canyon?
Gli spogliatoi sono vicini (scherza, ndr) ma è un altro mondo, mondi distanti anni luce, poi se ci metti che siamo all'Inter e uno dei primi club la considerazione è automatica.

Come ti sei approcciato ai ragazzi?
Sono stato sincero e ho detto che è un orgoglio, fino a ieri erano campioni che ammiravo, ora sono i miei grandi campioni, uno spogliatoio di grande professionalità di campioni mondiali, è stato facile comunicare.

Un sogno che fa paura? 
Se decidi di fare questo lavoro non puoi avere paura, devi avere grande concentrazione, da quando il presidente mi ha comunicato la decisione la mia testa ha cominciato a girare solo sul campo e sul lavoro.

Hai già in mente novità?
Quello sullo spazio ai giovani è un discorso delicato, lo abbiamo fatto dall'altra parte e lo continuo ora, i giovani sono di valore, sono un patrimonio e la società deciderà come gestirli al meglio perché ogni calciatore ha il suo percorso e la sua dimensione, come proporli è una cosa importante e delicata perché spesso si corre il rischio di precorrere troppo l'evoluzione di un ragazzo. Oggi abbiamo già aggregato dei ragazzi, l'Inter ha dei patrimoni e la società deciderà come e quando capitalizzare.

Ti servirà anche tanta convinzione per trasmettere a della gente che ha vinto tutto le tue idee.
Ieri quando sono uscito dall'incontro col presidente che ero stato me stesso nell'esporgli le mie idee e farmi conoscere. Se Moratti, che ha scritto la storia del calcio mondiale, ha deciso di darmi una possibilità è per quanto ha visto in questi sei mesi in campo. Ho la certezza del mio lavoro, le mie idee, con umiltà e sicurezza in quello che so fare. L'entusiasmo è a mille, non ho paura di bruciarmi, io devo andare in campo e fare quello che il presidente mi ha chiesto, so di allenare grandi campioni ma so che ho trovato grandi professionisti e so che tutta la società mi è vicina. Io faccio il mio, i calciatori faranno il resto.

Mourinho prima della finale di Madrid aveva detto non cadiamo nell'ossessione di vincere ma crediamo nel sogno, come farai tu a non cadere nell'ossessione ma vivere un sogno?
Non c'è pericolo, adesso mi sento anni luce da uno dei migliori allenatori al mondo, sono l'ultimo arrivato, ho le mie idee, lui ha le sue che ha dimostrato nel mondo, andrò a insegnare quello che so, per me lui resta solo un mito per me.

Già in passato si è parlato di te come successore di Ranieri, cosa pensavi e cosa pensi ora? Come prepari la prossima partita?
Sul mio nome accostato, mi lusingava e dentro di me pensavo che se in sei mesi la dirigenza dell'Inter ha scritto la storia del calcio avesse pensato a me, ero veramente orgoglioso. Il fatto che poi la scelta si sia verificata l'ho già commentato. E' normale che subentrare non è come lavorare dall'inizio ma non serve la mia osservazione per dirlo, ma anche il presidente mi ha chiesto di portare quello che aveva visto in Primavera, in prima squadra. Riportare i colori nerazzurri dove meritano. Sono rimasto contagliato dalla passione del presidente.

L'obiettivo dell'Inter e il tuo in queste 9 partite? (Intanto si palesa Mario Balotelli a salutare il mister!, ndr)
Rispondo con una battuta del presidente che ha detto 'mister, ora dobbiamo vincere'. Non serviva uno scienziato ma è difficile stilare progetti a lunga scadenza, il tifo qui è pazzesco e ora parliamo solo di Inter-Genoa e portare sul campo la voglia.

Le tue idee sono molto diverse da quelle portate da settembre a oggi. Quanto è difficile cambiare tanto in poco tempo?
Questi sono giocatori che hanno scritto pagine importanti del calcio, non gli devo insegnare nulla, devo solo trasmettergli le mie idee, quelle che mi hanno portato fino a qui, ho avuto la fortuna di allenare squadre costruite per vincere, andare in campo per far risultato, essere padrone della partita, penso sia un obiettivo condiviso dallo spogliatoio. C'è stata subito intensità in campo, entusiasmo, per essere il primo giorno sono contento e soddisfatto. Ci credo molto.

Abbiamo già parlato di Mourinho, nel passato ha lavorato sia a Crotone con Gasperini, a Roma con Spalletti, Montella, ci può fare dei nomi che stima tantissimo? Si sente un predestinato?
Fortunato, forse. Riassume meglio di predestinato Calcisticamente un allenatore giovane deve prendere tutto ciò che è interessante, rubare ai più grandi, a Roma chi mi ha trasmesso di più è stato Spalletti, mi ha trattato con affetto e mi sono confrontato molto, mi ha ispirato tante idee, poi il mister ha una passione travolgente. E ci accomuna l'aver preso 7 gol in Inghilterra, Luciano mi ha aiutato molto ma di modelli ne ho tanti, diversi. Ora parlo spesso con Sacchi, un po' mi fa complimenti un po' mi tira le orecchie ma non ce la faccio a giocare come lui.

Hai detto di guardare al presente, però tu sappia che è la più grande opportunità che può capitarti, pensi che in 9 partite puoi cambiare qualcosa?
Io sono rimasto sempre lo stesso, sono orgoglioso di rappresentare l'Inter ma sono sempre me stesso, voglio pensare partita per partita e non stilare programmi o progetti, proclami o obiettivi, non mi sembra il caso ma parlare di Inter-Genoa e far risultato.

Dai giocatori ti fai dare del tu o del lei?
Mi danno del lei, penso sia una forma di rispetto giusta perché gli darò il mio rispetto e ne pretenderò altrettanto. Penso sia normale, non penso abbiano sbagliato.

Qui ci sono senatori che hanno vinto tutti, come si fa a farli ragionare da ragazzini?
Li voglio giovani dentro, il nostro capitano è un esempio. Il giovane non è un concetto anagrafico ma voglia di esprimere una rabbia per il bene dell'Inter.

Sul passato recente dell'Inter che idea ti sei fatto? C'è una ricetta per risollevare Sneijder, uno che ha avuto e dato più problemi?
Del passato preferisco non pèarlare perché non conosco le situazioni interne. Wesley non ha bisogno di ricette, è il simbolo di qualità e tecnica e rappresenta un giocatore di maggiore spessore. Se sta bene incide a livello internazionale, ora non sta bene purtroppo e aspettiamo per valutare il suo rientro.

FcInterNews gli chiede: Cosa ti ha detto Moratti domenica? Ti ha pronosticato la panchina dell'Inter? Ti ha promesso una conferma dopo giugno in caso di buoni risultati?
Me ne hanno dette tante in questi giorni, specialmente il presidente, ricordo solo le sue parole di ieri. Il futuro? Moratti mi ha detto di lavorare con tranquillità e di far vincere l'Inter, poi ogni cosa avrà il suo corso.

Pensi di poter avere una bacchetta magica per far correre chi non lo fa?
Ho fatto un allenamento, oggi comincio per la prima volta a conoscere i giocatori da dentro e respirare le loro condizioni, li trovo bene poi conta il campo quindi aspettiamo di giocare prima dei giudizi.

Hai una dedica da fare?
Ovvio che qui ci sono i direttori (Branca e Ausilio, ndr) e la dedica va alla società che mi ha dato la possibilità di avere una vetrina importante, mi hanno trattato come un allenatore importante e ora la loro fiducia controcorrente basta da sé per dire quanto devo a loro.

Con 27 punti si arriva alla Champions?
Non facciamo tabelle, siamo in un momento in cui non è il caso di farle, giochiamo Inter-Genoa e poi prepariamo lapartita seguente, questa la mia unica ricetta.

Anche in prima squadra vedremo l'elasticità di moduli della Primavera? Ti è arrivato qualche messaggio particolare?
Il settore giovanile è diverso, con la Primavera siamo partiti a luglio con un gruppo nuovo e sole 3 riconferme, il progetto è stato differente. Questa è una prima squdra formata da campioni, il mio compito sarà metterli nelle condizioni di esprimersi. Messaggi tanti, Bruno Conti in particolare mi ha dato tanto e mi ha detto "quanto sei forte, lo sapevo". Mi ha tirato su dai dilettanti e mi ha colpito perché mi ha fatto pensare.

Prendere una squadra in crisi, un impegno gravoso, invece lei l'ha presa bene, non sente un responsabilità forte?
Forse sarà un'incoscienza giovanile, ma vedo un gruppo di grandi giocatori, mi preoccuperei se la squadra non fosse all'altezza ma è forte, vittima di una stagione non positiva. Ho fiducia nella squadra, nella società, in me stesso, pensiamo a battere il Genoa, ora penso solo a questo. Ora non penso ad altro.