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È successo di nuovo! L'Inter è diventata l'incubo della Juve: 4-2 ai bianconeri, ottava Coppa ItaliaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 11 maggio 2022, 23:35Primo piano
di Patrick Iannarelli
per Linterista.it
fonte dall'inviato allo stadio Olimpico, Roma

È successo di nuovo! L'Inter è diventata l'incubo della Juve: 4-2 ai bianconeri, ottava Coppa Italia

Come nelle favole, come nei film. E la sceneggiatura questa volta è stata notevole, forse del miglior thriller sugli schermi in questo momento, con l’uomo degli undici anni a farla da padrone, come già accaduto agli ottavi di Champions League. L’Inter vince 4-2 contro la Juventus e conquista la sua ottava Coppa Italia della storia - il secondo trofeo dell’era Inzaghi dopo la Supercoppa a gennaio ottenuta ancora contro i bianconeri -, al termine di una partita incredibile in cui è successo praticamente di tutto: prima la rimonta degli uomini di Allegri dopo il gol iniziale di Barella, poi il pareggio di Calhanoglu su calcio di rigore e il doppio acuto di Ivan Perisic. E la terza vittoria consecutiva contro i rivali di sempre ha un sapore ancor più dolce. Per la legge dei grandi numeri non doveva succedere. E invece è successo di nuovo.

Barella si inventa un gran gol, Dzeko e compagni in gestione nel primo tempo

C’è chi aveva pronosticato una partita equilibrata, con poco spettacolo e parecchia tattica riversata in campo. È successo tutto il contrario, d’altronde una rete come quella di Barella non poteva portare a una partita noiosa: un tiro da posizione defilata, creato e cercato dal numero 23 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Prima di reagire però la Juventus ci ha rimuginato su, ha atteso cercando di tenere meglio le distanze tra i reparti: è proprio da un centrocampo troppo distaccato dai quattro d’attacco che l’Inter è riuscita a trovare diversi spazi in fase offensiva. 

Ricucito lo strappo Vlahovic è stato in grado di scaricare a rete trovando davanti a sé un Handanovic in versione super. Nemmeno De Ligt di testa e Dybala sull’azione successiva, dalla distanza, hanno sorpreso lo sloveno, tra i migliori nella prima frazione di gara. 

Uno-due Juventus, risponde Calhanoglu su calcio di rigore

Nella ripresa però è arrivato l’uno-due che ha travolto l’Inter, accasciata sulle corde e incapace di reagire: la rete di Alex Sandro - la deviazione di Morata è stata valutata non influente - ha spaccato la partita grazie anche alla complicità di Handanovic. Due minuti più tardi, invece, è arrivato l’acuto tanto atteso dal popolo bianconero, quello di Dusan Vlahovic: il numero 7 ha prima raccolto un pallone di Dybala, poi ha ribattuto in rete la respinta da pochi passi ancora dello sloveno.

Due gol subiti nel giro di due minuti che hanno stordito inevitabilmente un’Inter incapace di reagire pure coi tre cambi effettuati da Inzaghi. Serviva soltanto un dettaglio per riaprire la sfida e l’episodio è arrivato all’80’, quando Lautaro in area di rigore è stato atterrato da Bonucci: dal dischetto ancora una volta si è presentato Calhanoglu, glaciale dagli undici metri.

L’Inter reagisce, Perisic la vince da fenomeno

Nei tempi supplementari serviva un cambio di rotta da parte degli uomini di Inzaghi, troppo nervosi anche per via delle scaramucce tra le due panchine. La tensione è esplosa al 97’, quando Valeri - dopo una revisione al VAR - ha assegnato il secondo calcio di rigore in favore dei nerazzurri per un contatto in area tra De Vrij e De Ligt. Dagli undici metri, in assenza di Calhanoglu - si è presentato Ivan Perisic: il croato ha trasformato il penalty e ha poi deciso di vincere la gara da fenomeno vero. Semplice ma per niente banale il controllo in area e la conclusione dal limite sul secondo palo, ancora una volta imparabile per Perin. 

Due schiaffi pesanti, due mazzate che hanno messo alla corda i bianconeri e hanno consegnato la Coppa Italia in mano ai nerazzurri. Nel secondo tempo supplementare non c’è stato nemmeno il tempo di una reazione: a far festa sono stati gli uomini di Inzaghi. Terza vittoria consecutiva, secondo trofeo dell’era Inzaghi: alla fine è successo di nuovo.
 

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