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C'è una strategia nonostante i problemiTUTTO mercato WEB
giovedì 24 giugno 2021, 17:33Editoriale
di Lapo De Carlo
per Linterista.it

C'è una strategia nonostante i problemi

E' confortante vedere la dirigenza nerazzurra in apparente controllo della situazione, a prescindere dai problemi economici di Suning. 
Siamo entrati in una fase cruciale importante per la prossima stagione da una parte e per il futuro a lungo termine dall'altra, e dietro alle decisioni prese sembra esserci una strategia lungimirante, in contrasto con una realtà che chiede continue soluzioni per l'immediato.
Partiamo dalla cessione di Hakimi è uno di quei fatti dolorosi attesi da tempo che in queste ore si sta conclamando. 

La questione qui non è soltanto se l'Inter riuscirà a essere ugualmente forte senza giocatori come lui ed Eriksen, ma di una sensazione sgradevole che si sta protraendo da troppo tempo e di cui l'attuale dirigenza non è colpevole. Constato il realismo dei tifosi nerazzurri, consapevoli della necessità di dover vendere e nel contempo mi allarmo per quel senso di ineluttabilità che si è diffusa

Parliamo di tifosi che erano scesi in piazza per lo scambio Guarin-Vucinic, animati da passione e una sana ingenuità, un pubblico che negli anni ha perso giocatori che non ha potuto trattenere come Coutinho, Kovacic e prestiti come Rafinha e Cancelo.
A prescindere dalla loro forza effettiva la frustrazione sta nel non essere in grado di decidere se investire su un giocatore per effettive difficoltà economiche.
Non è una scelta strategica come quella di vendere un giocatore per poter fare cassa e pagarsi l'intera campagna acquisti ma una situazione che l'Inter ha attraversato con enormi difficoltà in questi anni.
Con l'arrivo di Suning si era avuta la sensazione illusoria di poter finalmente tornare a essere arbitri di se stessi. Oggi invece siamo tornati indietro di qualche anno e la cessione di Hakimi fa rima con quella di Cancelo, almeno dal punto di vista tecnico.

La differenza è che oggi sembrano tutti adeguarsi, probabilmente anche per la situazione del covid ma l'Inter deve risolvere il problema a monte. 
Se dovesse davvero subentrare un fondo di investimento al posto di Suning la situazione sarebbe ancora più irregimentata nell'ottica del risparmio.
A questo proposito entra in scena il consorzio Interspac capitanato dall'economista Carlo Cottarelli, il quale propone in modo concreto il tema dell'azionariato. 
A Radio Nerazzurra abbiamo proposto un sondaggio come qui su linterista.it per capire se c'è un'effettiva volontà concreta di investire i propri soldi per metterli nella propria squadra. 
E' una possibilità affascinante e presto sapremo anche se davvero percorribile.
Cottarelli ha annunciato i tempi dell'operazione e l'interesse della proprietà. Un azione costerà almeno 500 euro e a breve una piattaforma sarà a disposizione per verificare la fattibilità.
Inutile fare adesso una considerazione su un eventualità che se si realizzasse sarebbe rivoluzionaria, oltre che meno remota di un anno fa ma ancora non effettiva. 
Più legittimo concentrarsi sulla necessità di firmare urgentemente il contratto dello stadio e constatare che risposta veramente importante, la speranza per un futuro ambizioso passa dalla conferma fondamentale del management.
Dopo mesi in cui sono piovute illazioni sul futuro di Marotta lontano dall'Inter, la sua permanenza certifica una maggiore solidità del progetto, qualunque esso sia. Se fosse andato via sarebbe stato un pessimo segnale, invece la continuità garantisce spessore.e una prospettiva.
L''arrivo di Calhanoglu, a condizioni convenienti, per mettere una toppa all'assenza di Eriksen è un'operazione intelligente.  È altrettanto evidente che non si può fare affidamento solo sull'intelligenza e la lungimiranza di Marotta e Ausilio. 
In questo senso capiremo presto se i soldi che arriveranno dalla cessione di Hakimi serviranno solo per far cassa o per finanziare almeno in parte la campagna acquisti ma c'è comunque la buona sensazione, pur con tutti i problemi, che i dirigenti siano in grado di mantenere l'Inter ad un livello competitivo.
Amala