Nunes: "Carlos Augusto non credevo arrivasse all'Inter. Diventato giocatore chiave"

Inaspettatamente dalle previsioni, Carlos Augusto si sta rivelando un vero tuttofare all'Inter e Simone Inzaghi ne sta apprezzando le doti di adattamento ad ogni ruolo proposto. Specialmente in casi di emergenza in difesa, come potrebbe riproporsi dal prossimo impegno con l'Empoli visto il caso Acerbi ancora irrisolto e l'infortunio di De Vrij. A raccontare le qualità dell'ex Monza ci ha pensato l'ex tecnico Tiago Nunes, che ha raccontato i tempi del Corinthians ai taccuini di Tuttosport:

"È un soldato. Se dovessi andare in guerra, andrei con lui. Ci si può sempre contare, gioca per la squadra, per l’allenatore, per i tifosi. È una roccia". Nonostante agli inizi venisse poco preso in considerazione: "Carlos Augusto non rientrava nei piani, miei e della società. Sarebbe dovuto andare via in prestito".

Pensava che sarebbe potuto arrivare in una squadra top come l’Inter?

"Magari non credevo che sarebbe arrivato in nerazzurro, ma dopo aver conosciuto la sua forza, il suo carattere, la resilienza, la capacità di andare avanti nonostante all’inizio non fosse considerato, ero certo che si sarebbe fatto valere".

Dove lo vede meglio?

"Come terzo di difesa. Fisicamente è un mostro, di testa è fortissimo. Sa trattare la palla, è determinato in marcatura e può impostare. Carlos Augusto può fare la differenza in quel ruolo".

Per lui è arrivata anche la chiamata del Brasile...

"Da esubero, a giocare chiave. Lui è la dimostrazione di come lavorando si possa crescere. Per me è un motivo d’orgoglio: ho contribuito all’evoluzione del giocatore".