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Tutto in una notte: sesto derby consecutivo e seconda stella. Inzaghi ha scritto la storiaTUTTO mercato WEB
martedì 23 aprile 2024, 22:27Editoriale
di Gian Luca Rossi
per Linterista.it

Tutto in una notte: sesto derby consecutivo e seconda stella. Inzaghi ha scritto la storia

Ci pensavo mentre alle due e mezza del mattino festeggiavo in Piazza del Duomo con migliaia di tifosi interisti in visibilio: in fondo, chissenefrega se piove! Quando sei in orgasmo, manco ci fai caso e poi la pioggia porta bene ai Nerazzurri. A Parma, sotto la pioggia, l’Inter vinse il suo 16° Scudetto e a Milano, giusto un anno fa, sempre sotto la pioggia, eliminò proprio il Milan, guadagnandosi la finale di Champions League. 

Insomma Missione compiuta. La Seconda Stella è finalmente realtà e averla vinta nel Derby, in casa dei rossoneri, con il sesto successo consecutivo sui cugini è un evento storico mai accaduto e che, realisticamente, mai più accadrà. Il campionato dell’Inter resta effettivamente soprannaturale con 86 punti in  33 gare, frutto di 27 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta, con 79 gol segnati e 18 subiti, numeri da Dream-Team per lo Squadrone di Simone Inzaghi, al suo 6° Trofeo da Allenatore dell’Inter. E mancano ancora 5 partite per stabilire altri record, tra cui c’è quello di 41 gare andando sempre in gol.
Questo Derby, che porta il conteggio sui rossoneri a sei vittorie su sei nelle ultime stracittadine con 14 reti segnate e solo 2 subite, l’Inter l’ha pure giocato senza strafare, ma ormai per il Milan la Stracittadina è diventata un incubo, perché lo fa assomigliare al Derby torinese della Mole, con l’Inter a fare la Juventus e il Milan che pare essere diventato il Torino. 

Per la cronaca l’Inter il Derby n.239 lo ha vinto 2-1, grazie alla rete dell’ex Acerbi e al 12° gol in Campionato di Marcus Thuram, salito a quota 14 gol complessivi, quindi già in doppia cifra alla sua prima stagione in nerazzurro, come fecero Ronaldo, Djorkaeff, Eto’o e Lukaku. Per il Milan a segno Tomori, che ha festeggiato a dieci minuti dalla fine come se i rossoneri fossero passati in vantaggio, ma nel finale hanno perso la testa sia Theo Hernandez sia il capitano rossonero Calabria, quello del mantra “la stella nerazzurra nel Derby non accadrà!” Addio core.

Avevo preannunciato ai cugini, così fiduciosi nello scongiurare gli ‘zero titoli’ in stagione grazie all’Europa League, che invece poteva pure succedere che i cinque giorni dal 18 al 22 aprile potessero trasformarsi nei giorni della merla e se cambiate l’ultima consonante capite cosa voglio dire: fuori dall’Europa per mano della Roma, classifica alla mano senz’altro più debole del Milan, poi ennesima bastonata dall’Inter, che se non altro è più forte.   
Dalla Cina è poi arrivato anche il messaggio a tutte le componenti dell’Inter di Steven Zhang. Il giovane presidente è al suo 7° Trofeo da Presidente e ha raggiunto Angelo Moratti nella classifica dei Presidenti Nerazzurri più vincenti di sempre. Primo resta ovviamente Massimo Moratti con i suoi 16 Trofei in 18 anni. 

Zhang sta lavorando con Pimco, che a breve sostituirà Oaktree, scavallando la data del 20 maggio: vi avevo già avvisato che non sarebbe più stata d’attualità, come gli ossessionati speravano. Aspetto ovviamente l’ufficialità del nuovo matrimonio con il fondo californiano, appartenente alla galassia Allianz, che ha oltre 3000 dipendenti nel mondo e gestisce quasi 2000 miliardi di dollari, al sesto posto al mondo per patrimonio gestito. Oaktree per intenderci non arriva nemmeno a 190 miliardi di dollari. Ma ci sarà tempo per tornare sull’argomento, sui soldi prestati e sui tassi s’interesse, che poi magari si scoprirà pure non essere così lontani da quelli del precedente compagno di viaggio. A sensazione ci sarà ancora da rosicare per i social premi Nobel dell’Economia con battesimo e Patente B come massimi titoli di studio, che non hanno mai letto manco il bilancio del loro condominio. Come se non avessero preso abbastanza sberloni sul campo, dove l’Inter sta vivendo un vero e proprio ciclo, perché sette trofei in tre anni sono già un ciclo! 
Tra l’altro le ricorrenze a livello di date si sono confermate. Il 22 aprile 1990 il Milan aveva perso 2-1 a Verona una partita tra mille polemiche finita con le espulsioni di Rijkaard, Van Basten, Costacurta e del tecnico Arrigo Sacchi, consentendo al Napoli di diventare virtualmente Campione d’Italia ad un solo punto dalla certezza aritmetica. 

Dopo 17 anni, il 22 aprile 2007 l’Inter, di scena a Siena, aveva vinto 2-1 con una doppietta di Materazzi laureandosi Campione d’Italia per la 15ª volta nella sua Storia. Altri 17 anni più tardi, guarda un po’, il 22 aprile 2024, Milan-Inter, ha sancito il titolo con seconda Stella per i nerazzurri. 
E se vi piacciono questi paralleli sulle date, vi aggiungo che l’Inter, nata nel 1908, si è aggiudicata la prima Stella dopo 58 anni, nel 1966: e proprio altri 58 anni dopo, nel 2024 ha raggiunto la seconda Stella. 

Il Milan, nato nel 1899, ha conquistato la sua prima Stella solo nel 1979, a 80 anni dalla sua fondazione: se lo schema dovesse essere rispettato, la seconda Stella rossonera dovrebbe arrivare ad altri 80 anni dalla prima, ossia nel 2059. E sicuramente io non la vedrò. Quindi, ripetiamolo insieme: l’Inter è Campione di Italia per la 20ª volta nella sua Storia e le sue maglie da oggi con l’apposizione della seconda Stella cambiano per sempre. 

Quindi non è solo cronaca ma è già Storia. Viva l’Inter.