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Le pagelle della Juventus - Alex Sandro e Rabiot un disastro. Si salva solo De Ligt
Lione-Juventus 1-0 (31' Tousart)
Szczesny 6 - Totalmente incolpevole sul gol di Tousart, così come lo era in precedenza sulla traversa di Toko Ekambi. Una serata da involontario spettatore di un disastro.
Danilo 5 - Cornet corre e rincorre, lui e Cuadrado faticano anche nel raddoppio. Nella ripresa prova semmai a spingere e a farsi sentire davanti ma con risultati lampeggianti. Verso il rosso.
Bonucci 5 Nella conferenza stampa della vigilia, mari e monti. La nostalgia di Chiellini però si manifesta in campo, e nel gol è pure nostalgia di De Ligt che era fuori a farsi curare. Una nottata da incubo anche per il leader, che a Lione non lo è stato.
De Ligt 6 Il gol del Lione arriva quando è una maschera di sangue, quando è a bordo campo, fasciato come in trincea. E la Juventus perde una battaglia.
Alex Sandro 4 Una cascata d'errori, una dopo l'altra. In difesa, in attacco, col sinistro, col destro. Cerca improbabili sombreri, ma altro che tanto di cappello. Lione non val bene una festa, è una delle peggiori prestazioni della sua storia recente.
Bentancur 5.5 Morbido come un formaggio francese in occasione di Aouar che passa come un grissino, per il resto della gara non ha quella gamba che Sarri gli chiedeva nella vigilia. Fuori Pjanic va a fare il regista, il film non sfonda ma almeno cresce con la responsabilità del ciak.
Pjanic 4.5 Continua a non essere il centro gravitazionale che Maurizio Sarri avrebbe voluto. La condizione non era ottimale ma nella prestazione viene esaltato all'ennesima potenza. Piccolissimo principe. (dal 61' Ramsey 6 Quanto meno prova ad accendere la scintilla, Principino di Galles, lui maiuscolo. )
Rabiot 4 Le attese, i fischi, i fiaschi. Adrien Rabiot resta uno dei grandi dilemmi della stagione della Juventus, acquistato dopo una lunga corsa, parametro zero con annesse commissioni. Chi ringrazia per ora è solo il suo conto in banca. (dal 78' Bernardeschi ng)
Cuadrado 5 Allarga il gioco dove il Lione lascia praterie perché si chiude a riccio in mezzo. Sia nei tre che da ala nei quattro risulta mai incisivo. Insufficiente in entrambe le fasi. (dal 70' Higuain 5.5 Si mangia un gol, ma il destro di rincorsa era strozzato e non viene soffocato solo il suo grido di gioia. Dentro lui, però, l'area del Lione si è riempita. I centravanti servono a quello ma la Juventus ne ha solo uno)
Dybala 5 Non è centravanti e si vede. E' individualista ed è noto. Il suo voto arriva più per colpe e responsabilità di Maurizio Sarri che della Joya. Snaturato tatticamente, imbrigliato, ha l'istinto del dieci ma così facendo lascia l'area sguarnita. Per vizio, più che per virtù.
Cristiano Ronaldo 5.5 Ci prova. Nel primo tempo dà la sensazione d'essere il solito diesel d'Europa. Però nella seconda frazione non si accende e se la Juventus è a zero tiri nello specchio c'è anche del suo.
Sarri 4 - La Juventus è lo specchio del Sarrismo, stasera. Non esiste. Male in entrambe le fasi, i cambi sono frutto dell'improvvisazione tattica e del 'dentro tutti gli attaccanti', piuttosto che di una strategia precisa.
Danilo 5 - Cornet corre e rincorre, lui e Cuadrado faticano anche nel raddoppio. Nella ripresa prova semmai a spingere e a farsi sentire davanti ma con risultati lampeggianti. Verso il rosso.
Bonucci 5 Nella conferenza stampa della vigilia, mari e monti. La nostalgia di Chiellini però si manifesta in campo, e nel gol è pure nostalgia di De Ligt che era fuori a farsi curare. Una nottata da incubo anche per il leader, che a Lione non lo è stato.
De Ligt 6 Il gol del Lione arriva quando è una maschera di sangue, quando è a bordo campo, fasciato come in trincea. E la Juventus perde una battaglia.
Alex Sandro 4 Una cascata d'errori, una dopo l'altra. In difesa, in attacco, col sinistro, col destro. Cerca improbabili sombreri, ma altro che tanto di cappello. Lione non val bene una festa, è una delle peggiori prestazioni della sua storia recente.
Bentancur 5.5 Morbido come un formaggio francese in occasione di Aouar che passa come un grissino, per il resto della gara non ha quella gamba che Sarri gli chiedeva nella vigilia. Fuori Pjanic va a fare il regista, il film non sfonda ma almeno cresce con la responsabilità del ciak.
Pjanic 4.5 Continua a non essere il centro gravitazionale che Maurizio Sarri avrebbe voluto. La condizione non era ottimale ma nella prestazione viene esaltato all'ennesima potenza. Piccolissimo principe. (dal 61' Ramsey 6 Quanto meno prova ad accendere la scintilla, Principino di Galles, lui maiuscolo. )
Rabiot 4 Le attese, i fischi, i fiaschi. Adrien Rabiot resta uno dei grandi dilemmi della stagione della Juventus, acquistato dopo una lunga corsa, parametro zero con annesse commissioni. Chi ringrazia per ora è solo il suo conto in banca. (dal 78' Bernardeschi ng)
Cuadrado 5 Allarga il gioco dove il Lione lascia praterie perché si chiude a riccio in mezzo. Sia nei tre che da ala nei quattro risulta mai incisivo. Insufficiente in entrambe le fasi. (dal 70' Higuain 5.5 Si mangia un gol, ma il destro di rincorsa era strozzato e non viene soffocato solo il suo grido di gioia. Dentro lui, però, l'area del Lione si è riempita. I centravanti servono a quello ma la Juventus ne ha solo uno)
Dybala 5 Non è centravanti e si vede. E' individualista ed è noto. Il suo voto arriva più per colpe e responsabilità di Maurizio Sarri che della Joya. Snaturato tatticamente, imbrigliato, ha l'istinto del dieci ma così facendo lascia l'area sguarnita. Per vizio, più che per virtù.
Cristiano Ronaldo 5.5 Ci prova. Nel primo tempo dà la sensazione d'essere il solito diesel d'Europa. Però nella seconda frazione non si accende e se la Juventus è a zero tiri nello specchio c'è anche del suo.
Sarri 4 - La Juventus è lo specchio del Sarrismo, stasera. Non esiste. Male in entrambe le fasi, i cambi sono frutto dell'improvvisazione tattica e del 'dentro tutti gli attaccanti', piuttosto che di una strategia precisa.
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