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Sarri ritrova i suoi uomini. E Lotito si gode la serata: anche venerdì aveva caricato la Lazio
Vittoria e polemiche a parte, nella notte dell'Olimpico Sarri ha ritrovato i suoi uomini. Lo aveva chiesto alla vigilia: "Dopo la sconfitta di Bologna voglio una reazione dagli uomini, prima ancora che dai giocatori". E ieri contro l'Inter dell'ex Inzaghi la squadra biancoceleste ha reagito in maniera veemente. I tre punti sono la naturale conseguenza, oltre che ovviamente degli episodi che hanno segnato la partita, dell'atteggiamento della Lazio, sempre più dalla doppia faccia. Bella e accesa nelle serate di gala, vedi il derby, spenta e stanca nei pomeriggi 'normali', vedi Bologna o Cagliari.
Non è una novità, Milinkovic ieri l'ha ricordato. "Non va bene funzionare solo con le big, ogni partita deve avere questo atteggiamento per dimostrare che siamo una squadra grande". Quindi a Formello la concentrazione deve rimanere alta: giovedì con il Marsiglia e domenica prossima a Verona, senza gli squalificati Acerbi e Luiz Felipe, la Lazio dovrà riconfermarsi affamata, ordinata e determinata per non vanificare gli immensi sforzi di ieri contro l'Inter. Sarebbe un peccato.
Legittimo, però, che lo spogliatoio per una notte abbia festeggiato. Così come lo ha fatto il presidente Lotito, che sentiva molto la sfida all'ex figliol prodigo, che in estate l'ha abbandonato. Le modalità dell'addio non sono piaciute al presidente della Lazio, che sperava di vendicarsi sportivamente alla prima occasione. Zac, eccola. Per questo, sia la scorsa settimana che venerdì alla vigilia, a Formello ha tenuto a rapporto la squadra, strigliandola e facendole presente i propri doveri. Proprio come Sarri, anche lui ha stuzzicato l'orgoglio del gruppo biancoceleste, la cui risposta è sotto gli occhi di tutti. Per la felicità di Sarri, che era soddisfatto anche all'intervallo ieri quando la Lazio era sotto, e di Lotito, che ha conquistato i tre punti battendo Inzaghi. Di meglio forse non poteva chiedere.
Non è una novità, Milinkovic ieri l'ha ricordato. "Non va bene funzionare solo con le big, ogni partita deve avere questo atteggiamento per dimostrare che siamo una squadra grande". Quindi a Formello la concentrazione deve rimanere alta: giovedì con il Marsiglia e domenica prossima a Verona, senza gli squalificati Acerbi e Luiz Felipe, la Lazio dovrà riconfermarsi affamata, ordinata e determinata per non vanificare gli immensi sforzi di ieri contro l'Inter. Sarebbe un peccato.
Legittimo, però, che lo spogliatoio per una notte abbia festeggiato. Così come lo ha fatto il presidente Lotito, che sentiva molto la sfida all'ex figliol prodigo, che in estate l'ha abbandonato. Le modalità dell'addio non sono piaciute al presidente della Lazio, che sperava di vendicarsi sportivamente alla prima occasione. Zac, eccola. Per questo, sia la scorsa settimana che venerdì alla vigilia, a Formello ha tenuto a rapporto la squadra, strigliandola e facendole presente i propri doveri. Proprio come Sarri, anche lui ha stuzzicato l'orgoglio del gruppo biancoceleste, la cui risposta è sotto gli occhi di tutti. Per la felicità di Sarri, che era soddisfatto anche all'intervallo ieri quando la Lazio era sotto, e di Lotito, che ha conquistato i tre punti battendo Inzaghi. Di meglio forse non poteva chiedere.
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