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Giovanni Fabbian: "È bello giocare nel Bologna ed è bello vederci giocare"
Intervistato da Sportweek, il centrocampista del Bologna Giovanni Fabbian, su cui l'Inter mantiene il diritto di riacquisto, ripercorre le tappe della carriera che lo ha visto approdare nel settore giovanile nerazzurro dopo la vittoria dello scudetto Under 15 con la maglia del Padova.
A Padova vinci lo scudetto Under 15 e capisci che il calcio sarebbe stato il tuo futuro?
"No (ride). Lo sognavo, ma senza pensarci veramente. Quello scudetto fu il coronamento di un percorso iniziato quando avevo 8 anni. Poi passai all’Inter".
Dove trovi Chivu come allenatore.
"Ha influenzato parecchio il mio modo di giocare. Ed era bello ascoltare i suoi aneddoti di ex calciatore interista, legati soprattutto alla vittoria del Triplete".
Il tuo primo allenatore tra i professionisti è stato un certo Pippo Inzaghi…
"Mi ha fatto giocare, mi ha regalato parecchi preziosi consigli, ha speso pubblicamente parole buone nei miei confronti. Ci sentiamo ancora".
Hai detto: Thiago Motta mi ha conquistato elencandomi i miei difetti. Quali?
"Eh, sono cose tra noi due e tra noi due devono restare. Però è vero che, alla nostra prima telefonata, mi chiarì in cosa secondo lui avrei dovuto migliorare".
Hai detto: “Mi piace stare al Bologna perché gioca bene al calcio”.
"Sì, siamo una squadra che cerca sempre di trovare la soluzione per uscire dalla propria metà campo con la palla a terra: è una scelta che presuppone l’assunzione di responsabilità. È bello giocare nel Bologna ed è bello vederci giocare".
A Padova vinci lo scudetto Under 15 e capisci che il calcio sarebbe stato il tuo futuro?
"No (ride). Lo sognavo, ma senza pensarci veramente. Quello scudetto fu il coronamento di un percorso iniziato quando avevo 8 anni. Poi passai all’Inter".
Dove trovi Chivu come allenatore.
"Ha influenzato parecchio il mio modo di giocare. Ed era bello ascoltare i suoi aneddoti di ex calciatore interista, legati soprattutto alla vittoria del Triplete".
Il tuo primo allenatore tra i professionisti è stato un certo Pippo Inzaghi…
"Mi ha fatto giocare, mi ha regalato parecchi preziosi consigli, ha speso pubblicamente parole buone nei miei confronti. Ci sentiamo ancora".
Hai detto: Thiago Motta mi ha conquistato elencandomi i miei difetti. Quali?
"Eh, sono cose tra noi due e tra noi due devono restare. Però è vero che, alla nostra prima telefonata, mi chiarì in cosa secondo lui avrei dovuto migliorare".
Hai detto: “Mi piace stare al Bologna perché gioca bene al calcio”.
"Sì, siamo una squadra che cerca sempre di trovare la soluzione per uscire dalla propria metà campo con la palla a terra: è una scelta che presuppone l’assunzione di responsabilità. È bello giocare nel Bologna ed è bello vederci giocare".
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