Se il Sassuolo giocasse sempre con l'Inter… Campioni d'Italia ko, si riapre la corsa salvezza

Solo una squadra, in un campionato dominato, è riuscita a battere l'Inter. Non una, ma due volte. Dopo il colpaccio di San Siro, il Sassuolo supera ancora i nerazzurri di Simone Inzaghi. Mentre sui social l'ironia corre veloce, è ancora più lesto Armand Laurienté, che approfitta di un regalo e segna l'1-0 decisivo al Mapei Stadium. Ai neroverdi la vittoria mancava dal 9 marzo, sono tre punti che riaprono in maniera decisa la corsa salvezza della squadra di Davide Ballardini. Agli ospiti costano qualche record e poco male: la Milano nerazzurra è ancora in festa.

Il migliore in campo è proprio l'attaccante francese. 7 in pagella al match winner, schierato da Ballardini come seconda punta nel 3-5-2 per mettersi a specchio. 5 invece a Denzel Dumfries, l'autore del regalo di cui sopra. Nelle pagelle dell'Inter, comunque, vige la mediocrità di una squadra che di vincere aveva una voglia relativa.

Ballardini la chiama impresa e considerati i numeri del Sassuolo viene difficile dargli torto. "Battere l'Inter per una squadra come la nostra è un evento straordinario - spiega il tecnico ravennate - la squadra, in tutti i suoi elementi, ha dato grande generosità e attenzione.  Come successo a Palermo, ci sono dei ragazzi che hanno delle qualità. Non sono abituati, anche se negli ultimi anni il Sassuolo ha cambiato tanti giocatori: abbiamo tanti giovani, di grande prospettiva ma giovani e con tante difficoltà da affrontare. Devi fare queste partite qua. Poi non so cosa può succedere, ma facendo queste prestazioni e cercando di mettere anche più personalità, perché i giocatori ci sono per gestire meglio il pallone e condizionare di più gli avversarie, le premesse ci sono per fare bene da qui alla fine".

Inzaghi chiede rinforzi. Al tecnico interista la sconfitta dà fastidio, ma è inevitabile che si parli soprattutto di futuro nelle analisi post partita: "Sicuramente dovremo allungare la rosa: ho già letto che in Champions si potrà inserire una lista più lunga - dice l'allenatore nerazzurro - la mia valutazione su Arnautovic e Sanchez? Io l'ho già fatta, alla mia società ho detto che i giocatori che ho avuto quest'anno vorrei ripartire con tutti loro, senza uno in meno. Arnautovic e Sanchez per me sono stati molto importanti: hanno giocato meno rispetto agli altri due, ma quando abbiamo avuto bisogno si sono fatti trovare pronti.