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Gravina difende la Covisoc, Malagò punta l'indice verso il Governo per l'agenzia di controllo
La notizia della possibile creazione di un'agenzia governativa per il controllo dei conti delle squadre di calcio ha creato un grande dibattito nel nostro calcio. Malagò "Autonomia dello sport violata al 100%: se si ritiene che vadano fatte cose diverse per migliorare giusto, ma andavano trovati tempi diversi. E in realtà potrebbe riguardare tutti gli sport. Ma è stata gestita male, noi del Coni non siamo stati informati, tempi e modi sono sbagliati. Siamo tutti sconcertati: Abodi è riuscito a mettere d'accordo per una volta Gravina e Lotito, passerà alla storia.... Penso che qualunque ragionamento, anche valido, automaticamente prenda una strada sbagliata. Non va bene che al Coni non se ne sapeva nulla. E che lo abbiamo appreso da federazione e organi di stampa. Meritiamo rispetto e questo è indice del fatto che i presupposti non sono buoni".
Queste invece le parole di Franco Carraro. "Lo scopo non era controllare che i bilanci dei club fossero in pareggio, quanto garantire al sistema che le squadre che iniziavano il campionato lo potessero terminare. E ritengo che l'obiettivo sia stato centrato. Abodi? Conosce bene il calcio, il governo ha l'interesse che lo sport sia ordinato e da questo punto di vista si può certamente migliorare. Ma è inaccettabile pretendere che la gestione di calcio e basket dipenda dal governo. FIFA e UEFA, inoltre, pretenderanno che le federazioni funzionino democraticamente. L'Italia deve seguire il modello internazionale".
Gravina invece difende la Covisoc. "Quello che sta avvenendo in queste ore con questa attività, questa agenzia, la ritengo” una cosa “forse irriguardosa nei confronti di tre magistrati che fanno parte dell’attuale organizzazione della Covisoc, professionisti straordinari, super partes, poi ci si accorge improvvisamente che da oggi la Covisoc non è più indipendente quando la Covisoc storicamente, lo dice la storia e lo dico anche io, ha una funzione assegnata per legge quella di assicurare che una società parte e arriva alla fine del campionato”.
Queste invece le parole di Franco Carraro. "Lo scopo non era controllare che i bilanci dei club fossero in pareggio, quanto garantire al sistema che le squadre che iniziavano il campionato lo potessero terminare. E ritengo che l'obiettivo sia stato centrato. Abodi? Conosce bene il calcio, il governo ha l'interesse che lo sport sia ordinato e da questo punto di vista si può certamente migliorare. Ma è inaccettabile pretendere che la gestione di calcio e basket dipenda dal governo. FIFA e UEFA, inoltre, pretenderanno che le federazioni funzionino democraticamente. L'Italia deve seguire il modello internazionale".
Gravina invece difende la Covisoc. "Quello che sta avvenendo in queste ore con questa attività, questa agenzia, la ritengo” una cosa “forse irriguardosa nei confronti di tre magistrati che fanno parte dell’attuale organizzazione della Covisoc, professionisti straordinari, super partes, poi ci si accorge improvvisamente che da oggi la Covisoc non è più indipendente quando la Covisoc storicamente, lo dice la storia e lo dico anche io, ha una funzione assegnata per legge quella di assicurare che una società parte e arriva alla fine del campionato”.
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