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Inter campione, il pagellone di Inzaghi - È il frontman dello scudetto nerazzurro
Simone Inzaghi 9,5 - C'è chi, incredibile ma vero, non gli perdona ancora ma forse a questo punto lo farà, lo scudetto perso due stagioni fa. Ora che il tricolore l'ha vinto, e pure nel derby, chissà se i sassolini voleranno dalle scarpe dell'allenatore dell'Inter. A lui va il voto più alto del pagellone di TMW, pochi dubbi. Un anno fa, di questi tempi, sembrava tutt'altro che saldo alla guida. Il mondo è cambiato, ma la verità è che l'ha cambiato lui, con idee e lavoro. E il suo staff, che ama ricordare, a conferma di quanto il calcio del 2024 sia un affare leggermente più complicato di quel che sembri. Cosa manca per il 10? Lo scopriamo la prossima stagione.
A inizio stagione aveva puntato lo scudetto, alla fine l'ha portato a casa. Ogni promessa è debito, il corredo è un campionato praticamente perfetto. Non ha mai vacillato, ha sempre scelto di proporre gioco, ha tenuto testa alla Juventus finché c'è stata partita e quando ha fiutato l'occasione di liberarsene ha premuto forte sull'acceleratore. Del record di punti, ce ne si farà una ragione. Gli attestati di stima che arrivano dall'estero fanno piacere e certificano quanto di buono Inzaghi sia riuscito a costruire.
Ha migliorato i suoi giocatori. Crediamo sia questo il miglior complimento possibile. Oggi il tricolore che l'Inter si appunterà sulla maglia dalla prossima stagione sembra scontato. La seconda stella, dovuta. Invece, basta elencare la lista di alcuni giocatori partiti in estate: Onana, Lukaku, Dzeko, Skriniar, Brozovic. Tredici in totale, una rivoluzione che è passata come fosse acqua fresca grazie alla sua forza tranquilla. Brava la dirigenza a trovare i giusti sostituti, per carità. Eccezionale Inzaghi nel trasformarli da punti interrogativi a campioni d'Italia.
A inizio stagione aveva puntato lo scudetto, alla fine l'ha portato a casa. Ogni promessa è debito, il corredo è un campionato praticamente perfetto. Non ha mai vacillato, ha sempre scelto di proporre gioco, ha tenuto testa alla Juventus finché c'è stata partita e quando ha fiutato l'occasione di liberarsene ha premuto forte sull'acceleratore. Del record di punti, ce ne si farà una ragione. Gli attestati di stima che arrivano dall'estero fanno piacere e certificano quanto di buono Inzaghi sia riuscito a costruire.
Ha migliorato i suoi giocatori. Crediamo sia questo il miglior complimento possibile. Oggi il tricolore che l'Inter si appunterà sulla maglia dalla prossima stagione sembra scontato. La seconda stella, dovuta. Invece, basta elencare la lista di alcuni giocatori partiti in estate: Onana, Lukaku, Dzeko, Skriniar, Brozovic. Tredici in totale, una rivoluzione che è passata come fosse acqua fresca grazie alla sua forza tranquilla. Brava la dirigenza a trovare i giusti sostituti, per carità. Eccezionale Inzaghi nel trasformarli da punti interrogativi a campioni d'Italia.
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