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Potevamo far splendere la Serie A, ma è finita in rissa... Milan-Inter, l'analisi di Luca Calamai
Il calcio italiano ha un bisogno disperato di conquistare attenzioni positive. Per uscire dall'ombra della Premier, il colosso al quale ci ispiriamo, abbiamo bisogno di sponsorizzare soprattutto all'estero il marchio serie A. Il derby della seconda stella dell'Inter era un'occasione fantastica per far vedere che non siamo più un torneo minore. Che abbiamo campioni in campo e settantamila persone sugli spalti. Che la maglia di Lautaro merita l'attenzione degli sportivi cinesi o del mondo americano. Che non si vive di solo Manchester City o di Real Madrid. Tanto per citare un paio di esempi. Tutto ha funzionato nella maniera giusta fino allo sgradevole finale.
La rissa da Far West che ha visto coinvolto le due squadre certo non è stata un bello spot. Con l'arbitro impegnato a distribuire cartellini rossi in un imbarazzo generale. Non ci interessa mettere alla gogna i colpevoli. Non è questo il senso della riflessione che stiamo facendo. Ci penserà il Giudice Sportivo a valutare il comportamento dei calciatori espulsi e a prendere i necessari provvedimenti. Diciamo solo che non abbiamo fatto una bella figura. Che, tutto sommato, non abbiamo sfruttato al meglio un'opportunità che sarebbe stata preziosa non solo per le due squadre milanesi ma per tutto il calcio italiano.
Possiamo fare di meglio, questo è sicuro. Siamo sicuramente meglio e di questo ne siamo ancora più sicuri. Purtroppo questo non ci aiuterà a dimenticare la rissa da saloon e neppure la fase finale della Champions, dove noi non siamo presenti. Ma questa è un'altra storia. Questo è un limite tecnico con il quale siamo consapevoli di doverci confrontare. E che speriamo di riuscire a colmare in tempi umani.
La rissa da Far West che ha visto coinvolto le due squadre certo non è stata un bello spot. Con l'arbitro impegnato a distribuire cartellini rossi in un imbarazzo generale. Non ci interessa mettere alla gogna i colpevoli. Non è questo il senso della riflessione che stiamo facendo. Ci penserà il Giudice Sportivo a valutare il comportamento dei calciatori espulsi e a prendere i necessari provvedimenti. Diciamo solo che non abbiamo fatto una bella figura. Che, tutto sommato, non abbiamo sfruttato al meglio un'opportunità che sarebbe stata preziosa non solo per le due squadre milanesi ma per tutto il calcio italiano.
Possiamo fare di meglio, questo è sicuro. Siamo sicuramente meglio e di questo ne siamo ancora più sicuri. Purtroppo questo non ci aiuterà a dimenticare la rissa da saloon e neppure la fase finale della Champions, dove noi non siamo presenti. Ma questa è un'altra storia. Questo è un limite tecnico con il quale siamo consapevoli di doverci confrontare. E che speriamo di riuscire a colmare in tempi umani.
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