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Vaciago: "Nella seconda stella dell'Inter c'è tutta la mano di Marotta. Exploit di Inzaghi"
Nel corso del suo articolo di fondo pubblicato su Tuttosport, il direttore del quotidiano Guido Vaciago ha celebrato lo scudetto della seconda stella dell'Inter sottolineando il lavoro dell'amministratore delegato Beppe Marotta e del tecnico Simone Inzaghi:
"E il ritmo è merito del gruppo, di quelli che si fanno il mazzo sempre - ha esordito Vaciago - che sventano le distrazioni, che spazzano via i timori nei momenti critici, che portano a casa i risultati sporchi ma pesanti. E costruire quel tipo di gruppo è la specialità di Beppe Marotta, che con questo scudetto firma un capolavoro. Certo, dare all’amministratore delegato un pizzico di merito in più rispetto a Simone Inzaghi può sembrare ingeneroso per un tecnico cresciuto in modo esponenziale negli ultimi tre anni e che ha plasmato anche esteticamente la squadra.
Se l’Inter della scorsa stagione non offriva sempre uno spettacolo entusiasmante (eufemismo) - prosegue - nel corso di questa stagione è diventata una delle cose più belle del nostro campionato per l’efficacia così sintetica con cui cerca il gol, sfruttando in modo organico tutti i reparti. Ma nell’edificare lo zoccolo duro di italiani, nell’averci appiccicato intorno giocatori di esperienza, nell’aver azzeccato i comprimari, c’è tutta la mano di Marotta (e naturalmente Ausilio)".
"E il ritmo è merito del gruppo, di quelli che si fanno il mazzo sempre - ha esordito Vaciago - che sventano le distrazioni, che spazzano via i timori nei momenti critici, che portano a casa i risultati sporchi ma pesanti. E costruire quel tipo di gruppo è la specialità di Beppe Marotta, che con questo scudetto firma un capolavoro. Certo, dare all’amministratore delegato un pizzico di merito in più rispetto a Simone Inzaghi può sembrare ingeneroso per un tecnico cresciuto in modo esponenziale negli ultimi tre anni e che ha plasmato anche esteticamente la squadra.
Se l’Inter della scorsa stagione non offriva sempre uno spettacolo entusiasmante (eufemismo) - prosegue - nel corso di questa stagione è diventata una delle cose più belle del nostro campionato per l’efficacia così sintetica con cui cerca il gol, sfruttando in modo organico tutti i reparti. Ma nell’edificare lo zoccolo duro di italiani, nell’averci appiccicato intorno giocatori di esperienza, nell’aver azzeccato i comprimari, c’è tutta la mano di Marotta (e naturalmente Ausilio)".
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