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Inzaghi colpito da Mancuso: il talento nerazzurro si allena con la Prima Squadra
"Premiata" la sua incredibile prestazione contro il Monza, che è valsa alla squadra Under 17 la quarta vittoria consecutiva in campionato.
L'Inter Under 17 non sbaglia più un colpo. Contro il Monza, nella gara probabilmente più importante di questo finale di stagione, è arrivata la quarta vittoria consecutiva, nonchè il decimo risultato utile del campionato. I nerazzurri conquistano ufficialmente il secondo posto nel girone B, dominato da un Milan strepitoso, e accedono direttamente ai quarti di finale scudetto. Nulla da fare invece per i brianzoli, autori comunque di un'ottima regular season, che chiuderanno terzi e dovranno dunque affrontare la fase play-off.
Nell'ultima trasferta a Monza, spicca l'ennesima grande prestazione di Matias Mancuso, un giocatore che è tornato a far parlare di sè negli ultimi giorni per l'incredibile convocazione (nelle sedute di allenamento) in Prima Squadra. Una notizia che ci sorprende... fino a un certo punto, conoscendo talmente bene il ragazzo e soprattutto dopo averlo ammirato con Under 15, Under 16 e nell'attuale stagione tra Under 17 e Under 18.
Milita da anni ormai nel settore giovanile nerazzurro, si è sempre distinto come uno dei migliori elementi di ogni squadra, venendo aggregato (più volte) da sotto età senza mai soffrire il confronto con giocatori più grandi. È un calciatore che può vantare qualità tecniche veramente notevoli, capace di fornire ottime prestazioni da mezzala oppure nel ruolo di trequartista, dove ama servire l'ultimo passaggio al compagno o tentare la conclusione da fuori area per sorprendere il portiere. Abile con entrambi i piedi, può andare a segno calciando anche con il mancino, piede apparentemente debole, com'era accaduto (ad esempio) nella gara della scorsa stagione contro il Cittadella. Nonostante, chi ce lo racconti, lo definisca un ragazzo timido, in campo ha sempre dimostrato grande personalità, sia a parole che... con i fatti: è lui a presentarsi spesso sul dischetto, riuscendo a spiazzare nella maggior parte dei casi l'avversario.
Ha la doppia cittadinanza, italiana e uruguiana, ma fino a questo momento ha sempre risposto presente alle convocazioni con la nostra Nazionale, fin dall'Under 15. L'ultima gara risale in Under 17, nel match di inizio settembre contro Israele. L'obiettivo di queste settimane pare abbastanza chiaro: strappare una chiamata da Massimiliano Favo, ct dell'Italia, in vista degli Europei, in programma quest'estate a Cipro.
Ultimo dettaglio, non meno importante: ha compiuto 17 anni poco più di un mese fa e ha già firmato il suo primo contratto da professionista, che lo legherà all'Inter fino al 2025. I nerazzurri credono fortemente nelle qualità di questo ragazzo e sono pronti a sostenerlo nel suo normale percorso di crescita, fino ad arrivare (si spera) alla Prima Squadra, non solo per le sedute di allenamento ma anche per scendere in campo durante le gare ufficiali.
Nell'ultima trasferta a Monza, spicca l'ennesima grande prestazione di Matias Mancuso, un giocatore che è tornato a far parlare di sè negli ultimi giorni per l'incredibile convocazione (nelle sedute di allenamento) in Prima Squadra. Una notizia che ci sorprende... fino a un certo punto, conoscendo talmente bene il ragazzo e soprattutto dopo averlo ammirato con Under 15, Under 16 e nell'attuale stagione tra Under 17 e Under 18.
Milita da anni ormai nel settore giovanile nerazzurro, si è sempre distinto come uno dei migliori elementi di ogni squadra, venendo aggregato (più volte) da sotto età senza mai soffrire il confronto con giocatori più grandi. È un calciatore che può vantare qualità tecniche veramente notevoli, capace di fornire ottime prestazioni da mezzala oppure nel ruolo di trequartista, dove ama servire l'ultimo passaggio al compagno o tentare la conclusione da fuori area per sorprendere il portiere. Abile con entrambi i piedi, può andare a segno calciando anche con il mancino, piede apparentemente debole, com'era accaduto (ad esempio) nella gara della scorsa stagione contro il Cittadella. Nonostante, chi ce lo racconti, lo definisca un ragazzo timido, in campo ha sempre dimostrato grande personalità, sia a parole che... con i fatti: è lui a presentarsi spesso sul dischetto, riuscendo a spiazzare nella maggior parte dei casi l'avversario.
Ha la doppia cittadinanza, italiana e uruguiana, ma fino a questo momento ha sempre risposto presente alle convocazioni con la nostra Nazionale, fin dall'Under 15. L'ultima gara risale in Under 17, nel match di inizio settembre contro Israele. L'obiettivo di queste settimane pare abbastanza chiaro: strappare una chiamata da Massimiliano Favo, ct dell'Italia, in vista degli Europei, in programma quest'estate a Cipro.
Ultimo dettaglio, non meno importante: ha compiuto 17 anni poco più di un mese fa e ha già firmato il suo primo contratto da professionista, che lo legherà all'Inter fino al 2025. I nerazzurri credono fortemente nelle qualità di questo ragazzo e sono pronti a sostenerlo nel suo normale percorso di crescita, fino ad arrivare (si spera) alla Prima Squadra, non solo per le sedute di allenamento ma anche per scendere in campo durante le gare ufficiali.
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