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Come ha fatto il Barcellona a convincere Xavi a rimanere? Da noi solo in 3 sono sicuri della panchinaTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
sabato 27 aprile 2024, 08:40Editoriale
di Andrea Losapio

Come ha fatto il Barcellona a convincere Xavi a rimanere? Da noi solo in 3 sono sicuri della panchina

Sabato 27 gennaio, di mattina, parlavamo di un rapporto oramai deteriorato fra Xavi, allenatore del Barcellona, e Deco, direttore tecnico, e della possibilità paventata da Jorge Mendes di portare José Mourinho sulla panchina per la stagione successiva, viste le parole al miele degli ultimi tempi e del fatto che Mou ha sempre portato nel cuore la sua esperienza con Robson proprio al Barça. Che Mourinho potesse essere una soluzione quasi impossibile per il suo passato al Real Madrid era scontato. Però dall'altro lato c'era la sensazione che potesse essere proprio un uomo di Mendes il prossimo tecnico: Amorim? Sergio Conceicao? Forse anche Rafa Marquez era nella lista.

Poi alla sera la dichiarazione: "Ho ragionato da tifoso e da uomo del club. Sono io il responsabile, ora giocatori più liberi. Ho preso questa decisione già da giorni, la squadra ha bisogno di un cambio di rotta. Voglio ringraziare il presidente per la fiducia, sono un tifoso del Barça e desidero il meglio per il club". Il calcio poi ha tempi talmente rapidi che quello che è vero oggi rischia di essere sconvolto dal domani. Dopo i mesi da dimissionario, dove i blaugrana hanno dato il meglio - tranne forse nel ritorno di Champions contro il Paris Saint Germain - Xavi ci ha ripensato. D'altro canto un anno fa vinceva LaLiga e la Supercoppa spagnola, perché non dare un'altra opportunità al figliol prodigo? Probabilmente anche Laporta ha fatto un lavoro di convincimento mica da poco per il tecnico, lasciandogli molto spazio per la prossima stagione. Da capire se gli proporranno un budget di alto livello per cercare di migliorare una squadra che ha dimostrato di avere individualità importanti ma che sembra distante dalle migliori d'Europa, soprattutto in fase difensiva.


Poi, appunto, toccherà capire come hanno lavorato Mendes e Deco in questi mesi. "Stiamo ancora provando a convincerlo a restare? Il progetto del Barcellona comprende Xavi, ha un contratto, ma ha preso una decisione mesi fa. Vediamo piano piano, spero che si possa tornare a parlare. Ora però pensiamo alla partita, se poi Xavi decidesse di restare noi saremmo felicissimi". Questo diceva il dt dopo avere pescato il PSG in Champions. Sono parole neutre che non fanno comprendere del tutto la sua posizione. Certo è che il superagente portoghese, nell'ultimo periodo, ha preso in procura molti giocatori della cantera e sembra rilanciarsi verso una nuova epoca d'oro. Senza allenatore, almeno a questo giro.

Poi c'è il giro di allenatori nostrano. La Juventus dovrà capire cosa fare con Allegri (che eventualmente non farà sconti), la Fiorentina saluterà Italiano, Percassi vorrà trattenere Gasperini (ma dipenderà dalle offerte eventuali), per il Milan ci sono duecento papabili e ogni giorno ne saltano fuori almeno due, Palladino potrebbe finire al Bologna in caso di addio di Thiago Motta, il Genoa offre per Gilardino che però chiede una clausola per liberarsi, il Torino probabilmente cambierà completamente dopo gli anni con Juric. Insomma, gli unici sicuri di avere una panchina sono Simone Inzaghi, perché ha vinto, Igor Tudor e Daniele De Rossi perché appena arrivati e confermati dalle proprietà società. Un bel bailamme per un'estate (al mare) che si preannuncia torrida.