Elogio alla professionalità di Milinkovic-Savic
Ha fatto sembrare semplice accettare il mancato passaggio a top club come Manchester United, Real Madrid, Juventus o PSG.
Nomi che mettono i brividi solo al pensiero, soprattutto per un classe ’95 che può e deve ambire ad arrivare al massimo livello. Non per fare un torto alla Lazio, sia chiaro, che ha cercato di non ostacolare un suo possibile trasferimento. “Nessuno vuole tarparli le ali”, ha sempre detto il presidente Lotito, fermo però a non cederlo per meno di 75 milioni. Lo United avrebbe anche raggiunto l’accordo per lui, ma la mancata cessione di Pogba al Real ha bloccato tutto il domino dei centrocampisti. Salvo clamorosi ribaltoni, Milinkovic rimarrà . C’è l’Inter che potrebbe fare un’offerta in extremis, ma a Formello non confermano. Inzaghi sorride, a maggio aveva chiesto la conferma di almeno uno tra lui e Luis Alberto: sono, pardon, dovrebbero rimanere entrambi nella Lazio 4.0 di Simone. Da capire è come rimarrà il serbo, con che testa, voglia e stimoli. Dal quartier generale biancoceleste assicurano che è carico e vuole regalarsi la Champions. L’anno scorso saltò la preparazione causa Mondiale, questo luglio invece le cose sono andate diversamente.
La società ha apprezzato il suo comportamento, per questo è decisa a premiarlo. Rinnovo con adeguamento di contratto (4 milioni con bonus), per riconoscere la sua importanza nella squadra. Perché mentre tutti si impuntano, lanciano indizi via social e fanno di tutto per ottenere la cessione c’è lui. Un gigante buono che fa sembrare facile tutto, anche rinunciare a ingaggi faraonici per rimanere a correre con l’aquila sul petto.