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I nomi mercato, Giroud: Campione del Mondo, caporedattore di Jesus
Olivier Giroud è calciatore, campione, ma pure editore. E' caporedattore della rivista cattolica Jesus. E' uomo di profonda fede, nel ritiro della Nazionale ha consegnato copie del Nuovo Testamento a dei suoi compagni, durante i Mondiali del 2014 era solito andare in chiesa per pregare. Sotto la maglia, durante l'ultima finale d'Europa League vinta a Baku, voleva esibire una maglia con scritto 'I Love Jesus' ma in terra azera "meglio evitare", ha pensato. "Sono cristiano, figlio di Dio, il mio pastore Joel mi ha paragonato al personaggio della Bibbia, Joseph", ha avuto modo di dire in un'intervista recente a La Croix.
Croce e delizia Olivier Giroud è il classico giocatore che ti chiedi come possa essere il pallino di tutti gli allenatori, poi lo vedi giocare, lo studi, e capisci perché. Olivier da Chambery ha spalle larghe ed è il prototipo dell'uomo forte e generoso, delizia per i palati d'ogni tecnico. E' ariete per sfondare le porte avversarie ma pure rifugio e porto sicuro dove far attraccare il pallone quando la partita è in tempesta. Ha segnato in rovesciata, di testa, in sforbiciata, di rapina e d'istinto. A trentatre anni è Campione del Mondo da titolare ma riserva al Chelsea. E cerca ora nuova aria.
Sotto i cieli d'Italia Giroud è anche il prototipo del giocatore che piace a Conte. Sudore e fatica, al servizio di una causa. Però pure Sarri, che lo ha elevato nell'ultima Europa League, pensa ad accoglierlo alla Juventus, perché partito Mandzukic forse quell'area è un po' più vuota. L'Inter resta in vantaggio, il Chelsea non lo libera a cuor leggero ma la storia forse lo vorrà lontano da Londra. Sotti i cieli d'Italia.
Croce e delizia Olivier Giroud è il classico giocatore che ti chiedi come possa essere il pallino di tutti gli allenatori, poi lo vedi giocare, lo studi, e capisci perché. Olivier da Chambery ha spalle larghe ed è il prototipo dell'uomo forte e generoso, delizia per i palati d'ogni tecnico. E' ariete per sfondare le porte avversarie ma pure rifugio e porto sicuro dove far attraccare il pallone quando la partita è in tempesta. Ha segnato in rovesciata, di testa, in sforbiciata, di rapina e d'istinto. A trentatre anni è Campione del Mondo da titolare ma riserva al Chelsea. E cerca ora nuova aria.
Sotto i cieli d'Italia Giroud è anche il prototipo del giocatore che piace a Conte. Sudore e fatica, al servizio di una causa. Però pure Sarri, che lo ha elevato nell'ultima Europa League, pensa ad accoglierlo alla Juventus, perché partito Mandzukic forse quell'area è un po' più vuota. L'Inter resta in vantaggio, il Chelsea non lo libera a cuor leggero ma la storia forse lo vorrà lontano da Londra. Sotti i cieli d'Italia.
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