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Sconcerti: "Eriksen può diventare il tesoro dell’Inter ma Conte deve aiutarlo"
"Eriksen può diventare il tesoro dell’Inter ma Conte deve aiutarlo". Sulle pagine del Corriere della Sera, Mario Sconcerti scrive del fantasista danese arrivato in nerazzurro dal Tottenham a gennaio: "Per capire Eriksen bisogna partire dal posto in cui è nato. L’Isola di Fionia è uno dei posti più particolari del mondo. [...]
La dichiarazione più trasgressiva che si ricordi di Eriksen è sui paragoni con altri giocatori. Non li ama. Bravo Sneijder, bravo anche Van Der Vaart, ma ognuno resti dentro se stesso. [...]
Ha un ruolo esatto, è un trequartista che rifinisce per gli altri e ha doti anche per il gol. Sembra dunque tutto semplice, ma lo è stato poche volte anche prima dell’Inter. Nessun tecnico ha mai voluto perderlo, ma quasi nessuno ha cambiato la squadra per lui. [...]
Con Eriksen nel suo ruolo le squadre finiscono per pendere da una parte. C’è bisogno di aiuti dalle fasce abbastanza continui. Puoi compiere questi sacrifici se fai di Eriksen lo scopo di tutto. Ma devi essere ben ripagato. Questo non può accadere sempre. [...]
Sono sacrifici che lo stesso Conte fece al Chelsea quando passò dal suo schema abituale al 3-4-1-2 proprio per mettere Hazard in condizioni di stare in partita. E vinse il campionato. È auspicabile succeda anche all’Inter, perché Eriksen assomiglia davvero a un grande giocatore. Non deve essere scoperto, deve capire lui e deve essere capito dagli altri. Eriksen non è mai un errore".
La dichiarazione più trasgressiva che si ricordi di Eriksen è sui paragoni con altri giocatori. Non li ama. Bravo Sneijder, bravo anche Van Der Vaart, ma ognuno resti dentro se stesso. [...]
Ha un ruolo esatto, è un trequartista che rifinisce per gli altri e ha doti anche per il gol. Sembra dunque tutto semplice, ma lo è stato poche volte anche prima dell’Inter. Nessun tecnico ha mai voluto perderlo, ma quasi nessuno ha cambiato la squadra per lui. [...]
Con Eriksen nel suo ruolo le squadre finiscono per pendere da una parte. C’è bisogno di aiuti dalle fasce abbastanza continui. Puoi compiere questi sacrifici se fai di Eriksen lo scopo di tutto. Ma devi essere ben ripagato. Questo non può accadere sempre. [...]
Sono sacrifici che lo stesso Conte fece al Chelsea quando passò dal suo schema abituale al 3-4-1-2 proprio per mettere Hazard in condizioni di stare in partita. E vinse il campionato. È auspicabile succeda anche all’Inter, perché Eriksen assomiglia davvero a un grande giocatore. Non deve essere scoperto, deve capire lui e deve essere capito dagli altri. Eriksen non è mai un errore".
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