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Ulivieri e le parole di Malagò: "Tanti discorsi ma alla fine deciderà il Governo"
Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, ha parlato a Lady Radio: "Chi decide è la Federazione, che deve seguire le linee del Governo. Poi nella Federazione ci sono le Leghe, l'intenzione è di ripartire ma a certe condizioni".
Cosa pensa della polemica relativa alla responsabilità dei medici dei club?
"La responsabilità del medico Civile e penale c'è sempre, come per ognuno di noi. Se succede che viene giù una porta è anche dell'allenatore che non ha verificato oltre che del presidente, nei dilettanti. Ma se il medico dimostra che ha seguito le regole e fatto di tutto per farle rispettare è a posto".
Bastano i protocolli attuali per pensare alla ripartenza?
"I protocolli vanno rispettati, non si può fare ognuno come vuole. Io perdo la mia libertà nell'interesse degli altri. La speranza è che queste regole possano essere più morbide, andando avanti in base ai numeri dei contagi, per questo le regole cambiano in continuazione".
Cosa pensa dei ritiri delle squadre nel corso delle ultime giornate di campionato per evitare il contagio?
"Basterebbe la quarantena volontaria, sua e della famiglia, dipende tutto dalla nostra volontà e responsabilità sociale".
Le modifiche alla Giustizia Sportiva sono utili?
"Situazione d'emergenza, se si accorciano i tempi è per lo stato di necessità, per poter ripartire".
Cosa pensa delle parole di Malagò sulla ripresa il 13 giugno?
"Si sono sentiti tanti discorsi ma ripeto chi decide è solo la Federazione in base alle linee del Governo, poi può parlare chiunque. Anche i club devono capire che nelle Leghe e nella Federazione sono già rappresentati e bisogna attenersi alle decisioni prese. Sui ricorsi spero che si mettano d'accordo prima".
Cosa pensa della polemica relativa alla responsabilità dei medici dei club?
"La responsabilità del medico Civile e penale c'è sempre, come per ognuno di noi. Se succede che viene giù una porta è anche dell'allenatore che non ha verificato oltre che del presidente, nei dilettanti. Ma se il medico dimostra che ha seguito le regole e fatto di tutto per farle rispettare è a posto".
Bastano i protocolli attuali per pensare alla ripartenza?
"I protocolli vanno rispettati, non si può fare ognuno come vuole. Io perdo la mia libertà nell'interesse degli altri. La speranza è che queste regole possano essere più morbide, andando avanti in base ai numeri dei contagi, per questo le regole cambiano in continuazione".
Cosa pensa dei ritiri delle squadre nel corso delle ultime giornate di campionato per evitare il contagio?
"Basterebbe la quarantena volontaria, sua e della famiglia, dipende tutto dalla nostra volontà e responsabilità sociale".
Le modifiche alla Giustizia Sportiva sono utili?
"Situazione d'emergenza, se si accorciano i tempi è per lo stato di necessità, per poter ripartire".
Cosa pensa delle parole di Malagò sulla ripresa il 13 giugno?
"Si sono sentiti tanti discorsi ma ripeto chi decide è solo la Federazione in base alle linee del Governo, poi può parlare chiunque. Anche i club devono capire che nelle Leghe e nella Federazione sono già rappresentati e bisogna attenersi alle decisioni prese. Sui ricorsi spero che si mettano d'accordo prima".
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