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ESCLUSIVA TMW - Sabato: "Inter, ora Skriniar vada in panchina. Il mercato influenza"TUTTO mercato WEB
mercoledì 25 gennaio 2023, 09:30Serie A
di Alessio Del Lungo
esclusiva

Sabato: "Inter, ora Skriniar vada in panchina. Il mercato influenza"

Antonio Sabato, ex centrocampista dell'Inter, è intervenuto al TMW News per parlare di molti temi dopo la sconfitta per 1-0 a San Siro contro l'Empoli: "Ha un brutto significato perché arrivare a -13 dal Napoli significa aver abdicato per lo scudetto. 13 punti sono tanti, ci sono altre squadre ed il Napoli viaggia ad una media eccellente. Sinceramente non ci voleva e, avendo subito 6 sconfitte, mi sembra che sia difficile recuperare per l'Inter".

Quale deve essere l'obiettivo della stagione dell'Inter?
"L'Inter deve giocare almeno fino alla fine per lo scudetto, siamo abituati bene negli ultimi due anni. Arrivare in Champions è una magra consolazione, un obiettivo di secondo piano, a meno che non riesci ad andare avanti in Champions. Quello sarebbe un grandissimo risultato, ma altrimenti non posso considerarla una stagione esaltante".

Inzaghi non è l'allenatore giusto per l'Inter?
"La colpa è a metà, va divisa: l'allenatore fa le sue scelte, ma i giocatori vanno in campo e sbagliano. Non darei la colpa all'allenatore, sceglie in base agli allenamenti e pensa di mettere in campo la squadra migliore. Se i giocatori fanno errori poi è un'altra cosa".

Le voci di mercato possono influenzare il futuro dei calciatori?
"Tutti dicono che non influenza, ma secondo me influenza. La prima parte di campionato, quando non si conosceva il futuro di Skriniar, non fece bene. Alla fine cambiarono Handanovic con Onana. Secondo me un po' condizionano... Non è facile giocare essendo in scadenza di contratto e non avendo la possibilità di rinnovare. Non sono convinto che ti renda tranquillo".

Continuerebbe a far giocare Skriniar e a dargli la fascia da capitano?
"No, la fascia non gliela darei perché ormai ha deciso così, di non rinnovare con l'Inter. Non lo farei neanche giocare, se ha deciso di andare via e l'Inter non ha un margine di trattativa per il rinnovo... Posso far giocare D'Ambrosio o altri giocatori, ormai non fa più parte della rosa. Meglio venderlo subito, incassare qualcosa che possa servire a prendere qualche altro giocatore. Io non capisco, l'Arsenal prende Kiwior, che gioca allo Spezia, e nessuno lo vede. Mi sembra di sognare".


Con chi potrebbe essere sostituito Skriniar? Si è parlato di Milenkovic.
"Non penso che la Fiorentina dia via Milenkovic adesso che siamo a metà stagione. L'Inter vuole mettere mano ai fondi? In estate prende Scalvini, adesso arrangiamoci con quelli che abbiamo. Prendere tanto per prendere alla fine non porti mai a casa niente di buono. Investiamo nei giovani. Abbiamo Bastoni che è interessantissimo, prendiamo Scalvini e investiamo nel futuro. Se non facciamo così la società non dimostra di essere all'altezza".

Dumfries sarà il sacrificato per l'esigenze di bilancio dell'Inter?
"Se Dumfries non gioca a quanto lo vendiamo? A niente. Su di lui bisogna insistere, non penso che un giocatore così importante non possa essere titolare. Ci sta che abbia un periodo che non sta bene, avrà i suoi problemi, ma va recuperato. Se vogliamo venderlo ad un buon prezzo bisogna fatto giocare".

Lukaku è utile all'Inter?
"Non sta bene, il problema è solo quello. Ha subito un sacco di infortuni, non si allena come dovrebbe perché non sta bene. Non riesce mai ad avere continuità di rendimento e di prestazione atletica. Però se devi farlo giocare sacrificalo dall'inizio, a partita in corso, con la struttura che ha, non ti può dare una mano, ci vuole un sacco di tempo per far sì che si metta in moto. Fino a che resiste resiste, dopodiché lo puoi tirare fuori, ma se vuoi fare il suo bene deve giocare dall'inizio".

Nel mondo del calcio ex calciatori hanno parlato di un abuso di farmaci in passato. Qual è la sua opinione?
"Sono testimonianze importanti, tutti qualcosina... Ma se fosse così la maggior parte oggi sarebbe in cattive condizioni. Per me dipende da soggetto a soggetto, non ci può essere una causa comune".

Oggi c'è più controllo?
"Sì, ce n'è molto di più, ma c'era anche prima. Oggi ce n'è di più ripeto, ma i medici di quei tempi non erano degli sprovveduti o dei banditi, se ti davano qualcosa lo facevano con cognizione".