Morata ricorda l'ultimo periodo alla Juve: "Giocare da esterno era uno sforzo"

Álvaro Morata non ha dimenticato la Juventus. L'attaccante spagnolo è tornato all'Atletico Madrid a causa del mancato riscatto del club bianconero. I 35 milioni di euro, pattuiti per permettere allo spagnolo di diventare interamente juventino, non sono stati sborsati. Ciò ha decretato una seconda vita con la maglia dei rojiblancos. La decisione della Vecchia Signora, però, non ha provocato del rancore nel giocatore, il quale si è sempre sentito ben voluto da Madama anche quando il posto per poter farne parte non lo proponeva come centravanti di riferimento. Nell'ultimo periodo di permanenza alla Juventus, l'ex numero 9 bianconero ha dovuto giocare da esterno per permettere l'inserimento di Vlahović. Questa situazione ha limitato in lui la leggerezza di giocare a calcio. Malgrado lo sforzo, però, questi ha dimostrato a sé stesso di poter intraprendere tale mestiere. Quelle che seguono sono le parole, pronunciate a El Larguero, trasmissione radiofonica spagnola, in onda su Cadena Ser:

"Arrivato Vlahovic pensavo che non avrei giocato molto. Tuttavia, parlando con Allegri, mi è stato detto che non sarei andato via dalla Juve e che avrei dovuto giocare con Vlahovic, largo a sinistra: per me era uno sforzo; ma, alla fine, ho dimostrato di poterlo intepretare il ruolo".